Poesie

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

All’esame di 3a media, molti anni fa, presentai questa bellissima poesia di D’Annunzio dal titolo “La pioggia nel pineto”.
Ma molte altre poesie, nei tre anni di scuola media, ci vennero fatte imparare a memoria, e alcune di esse le ricordo ancora.
Mio figlio, attualmente in 3a media anche lui, non ne conosce invece neppure una, per il semplice fatto che non vengono più insegnate.
Non è una questione di professori, è semplicemente cambiato il programma ministeriale che pone una maggiore attenzione sull’Autore e le opere maggiori vengono lette e al massimo parafrasate ma non imparate a memoria.
Non sono uno strenuo difensore dell’imparare a memoria a tutti i costi, però le poesie non entrano solo nella mente, ma entrano anche nel cuore, e le puoi portare con te per tutta la vita.
Al giorno d’oggi impariamo a memoria testi di canzoni superficiali e stupide, e poi tralasciamo opere di infinita bellezza che commuovono l’anima.
Meriggiare pallido e assorto (Eugenio Montale), A Silvia, Il passero solitario, Il sabato del villaggio, L’infinito (Giacomo Leopardi), Pianto antico, San Martino, Il bove (Giosuè Carducci), Alla sera (Ugo Foscolo), Cavallina storna (Giovanni Pascoli) e decine d’altre.
I ragazzi sanno che sono state scritte, ma non le conoscono. Al massimo le hanno lette in classe, ma dopo due giorni vengono già dimenticate.

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20 risposte a Poesie

  1. aspiranterunner ha detto:

    Oltre alle classiche che hai citato ci sono anche tante altre poesie degne di nota ma comunque non conosciute nè tanto meno imparate.
    Anche io ho notato come cambia il modo si studiare italiano sopratutto.
    Oggi studiano in maniera diversa e fanno un’analisi dei generi letterari così dettagliato che noi non ne avevamo neanche idea. Chi può dirlo cos’è meglio?

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    • kikkakonekka ha detto:

      Si possono solo esprimere opinioni.
      La mia è questa: lo studio dei generi letterari è bello, ma alle medie i ragazzi non hanno profondità di pensiero per apprezzarlo al meglio. Lo studiano perché è oggetto di verifica, tra due mesi sarà tutto dimenticato. Ci sarà tempo per uno studio liceale per approfondire i generi letterari.
      Alle medie andrebbe bene imparare un po’ gli Autori, conoscere le opere principali e la loro trama, leggere alcuni estratti, imparare quelle poesie di cui la letteratura italiana è fieramente piena.
      Mia opinione, eh?

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      • aspiranterunner ha detto:

        Sono abbastanza d’accordo tranne per una cosa. La maturità dei ragazzi è molto variabile e al liceo studiano ugualmente solo per ma verifica dimenticando poi tutto.spero di sbagliarmi in realtà

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  2. Oriana ha detto:

    Io non ho molti anni meno di te eppure ho smesso di studiare le poesie a memoria alle elementari, ma solo perché la mia maestra era anziana (67 anni quando ero in quinta) e se ne fregava dei programmi ministeriali rimanendo ancorata alle sue convinzioni.

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  3. lamelasbacata ha detto:

    Pensa che io per tenere la memoria allenata cerco di imparare a memoria canzoni o poesie ancora oggi! 🙂

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  4. wycehub ha detto:

    Ciao… credo che l’ultima poesia imparata a memoria sia stata in 5 elementare… poi tabula rasa!

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  5. E tante io ne ricordo ancora! peccato come stia degradando la nostra istruzione…..Buona serata 🙂

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  6. Giusy Lorenzini ha detto:

    Le cose belle le cambiano…in modo che i sensi rimangano appiattiti, assopiti… e soprattutto inermi. Ciao, Giusy

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  7. Già che tristezza questa cosa. Anche io adoravo impararle a menoria… ma oggi le ricordo ancora… si possono citare.. ma sti giovani quando leggeranno la citazione non sapranno nemmeno di cosa si parla 😦

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