Mio figlio all’asilo era amico di Robert, ragazzo del Camerun.
Un giorno che me lo descrisse mi disse che era alto, forte, con i capelli lunghi ed aveva una voce molto potente.
Ma non mi disse che era nero di carnagione, né io sapevo che proveniva dall’Africa.
Quando li ho visti per la prima volta mentre giocavano insieme ho riso come un matto.
Forse solo i bambini non notano la differenza del colore della pelle.
L’età dell’ innocenza… Poi cresci e la società ti condiziona…
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L’età in cui bianco e nero non fanno differenza
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La differenza non sta nel colore della pelle, ma nelle teste. Poi a me piace che siamo tutti diversi
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Anche a me!
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Se diventano razzisti è solo perché “qualcuno” glielo insegna… come per ogni cosa del resto
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Ma sai che ridere quel giorno?
Non aveva mai notato che avesse la carnagione diversa, nera-nera tra l’altro.
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I bambini vanno oltre…
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A proposito Dora, quando esce il libro?
Scusa la domanda scema ma… verrà pubblicizzato? Andrà anche nelle librerie tipo Feltrinelli / Mondadori? Farai un’intervista?
Sempre se non è un segreto, sono solo curioso.
Sempre in bocca al lupo.
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Il libro uscirà tra pochi giorni e all’inizio sarà disponibile sul sito della casa editrice. Seguirà la distribuzione, ma riguardo ai tempi e alle modalità non ti so dire
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Ottimo
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In fondo è una delle tante caratteristiche. E questo vale per i bambini, non caricano questo tratto di tanti significati, spesso insignificanti (gioco di parole) come facciamo noi
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Era anche molto piccolo, tipo 4 anni.
Però, dico la verità, non è cambiato molto con l’età (ora ne ha 14).
Abbiamo amici stranieri di vario tipo (Romania, Camerun, Australia), la sua nuova classe è multietnica, e non l’ho mai sentito fare riferimenti alle ‘differenze’.
A parte il ‘cinese’ suo compagno di banco per il fatto che non capisce l’italiano.
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Già. È qualcosa che notiamo noi “grandi” perché per noi è importante (anche se non sempre). Per i piccini è un carattere tra molti.
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Ma forse c’è un altro motivo.
Quando ero piccolo io si era tutti compaesani, tutti nati a Padova, tutti abitanti a Padova.
Logico che un ‘cinese’ o un ‘africano’ sarebbero stati visti come ‘diversi’ da noi. Tuttavia non ce n’erano.
Ma i ragazzi di oggi, sin da piccoli (asilo, elementari, sport) sono abituati a relazionarsi con ragazzi di differente etnia, per cui la ‘diversità’ non la notano neppure.
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Sicuramente è anche questo, ma in generale penso che un bambino non carica le differenze di colore della pelle di nient’altro che differenze naturali, normali diciamo.. come potrebbero essere il colore dei capelli, degli occhi e così via
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Hai ragione. .. loro hanno l’obiettivo gioco…. pensa che il mio grande gioca con chiunque gli passi d lato….. ma nn sa mai dirmi i nomi dei bambini 😉
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Il mio a 14 anni ha “ancora” l’obiettivo gioco. Lo studio è sempre e solo un ostacolo. Ciao Anto.
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Ahahhahahahahahh e non lo era anche per te alla sua età? O forse potrebbe esserlo ancora oggi 😀 ciao andre buona giornata
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Sì, in effetti è vero.
Ciao Anto.
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per fortuna per i bambini ci sono solo altri bambini…!
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