Chi mi chiama?

Sono finalmente a letto, sfinito dopo una giornata stancante.
Il mio riposo è più che meritato, dato che la mia giornata è stata frenetica e densa di impegni.
Doccia, cena e a nanna. Niente libri, niente musica. Devo solo dormire.
Però mi vengono in mente alcune cose.
Devo segnarmele.
Ma non mi alzo, sono troppo stanco. E pigro.
Allungo la mano, prendo il cell, e che faccio? Mi mando una mail, perché so che se non faccio così il giorno dopo mi dimentico tutto, mi è successo anche altre volte.
Allora: ritirare le scarpe dal calzolaio, verificare in internet l’andamento scolastico di Chicco, restituire a mio padre le pinze che mi aveva prestato, passare dalla Francesca (la vicina 75enne) perché mi ha detto di andare da lei dato che doveva dirmi una cosa, whatsapp con gli amici per una pizza & birra, auguri a mia cugina che fa gli anni.
Quante cose! Meno male che me le sono scritte.
Ora posso dormire, buona notte a tutti.
[dopo 2 minuti]
BZZZ
BZZZ
Porca paletta, mi sono dimenticato di spegnere il cell. Ma chi è che mi scrive? Che palle!
[apro la posta]
Da “Andrea” a “Andrea”: cose da fare.
Che idiota, era il mio messaggio!
OK, ora sogni d’oro.