61 risposte a Il coraggio di dire “basta”

  1. 76sanfermo ha detto:

    Si vede che eri gia’sulla strada giusta, per conto tuo…
    (Ma uno psicologo di solito non somministra farmaci….!)

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    • kikkakonekka ha detto:

      A me li ha somministrati sin dal primo incontro.
      Ma ho subito capito che con lui non c’era feeling, se non scatta qualcosa questi incontri sono del tutto inutili, secondo me.
      Ne ho parlato con il mio medico di base, il quale ha fatto una faccia come a dire “ma che dottore era?”.

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      • 76sanfermo ha detto:

        Ah, ecco!
        Ma hai ragione tu, ci vuole la “scintilla”,perche’ gli incontri abbiano valore.
        Lo stress e’ una gran brutta compagnia che fa emergere tutte le nostre debolezze….Forse bisognerebbe tenere a bada quello, almeno secondo la mia esperienza….
        Un abbraccio

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        • kikkakonekka ha detto:

          Quando, circa 8 anni fa, mi rivolsi alla psicologa, mi trovai con lei a mio perfetto agio, perché mi faceva parlare e mi dava consigli.
          Lo psicologo attuale, più esperto, mi è semprato più “distante” e meno interessato a me. E questo non può andare assolutamente bene, o quantobene non va bene ad uno come me.
          Grazie

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    • Miss E. ha detto:

      Uno psicologo infatti non può somministrare farmaci (ha una laurea in psicologia) mentre uno psichiatra può farlo (ha una laurea in medicina e una successiva specializzazione in psichiatria). Ma credo che K intendesse uno psichiatra o al massimo uno psicoterapeuta.
      Se tra il medico e te non c’era feeling hai fatto bene a mollare. Se può servirti cambia semplicemente medico 😉 Se fatta bene,da parte di medico e di paziente, la terapia può aiutare molto.

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  2. indianalakota ha detto:

    Bravo! Così mi piaci! I medici pensano solo a curare il sintomo e non la causa che lo provoca. Hai il mal di pancia? Pastiglie! Hai le crisi di panico? Pastiglie! Non si chiedono perché ce le hai,da dove derivano. Hai mai provato con l’agopuntura? So che funziona anche per disagi psicologici

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  3. Russell1981 ha detto:

    Non posso che concordare sulla tua scelta.

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  4. Anch’io mi son domandata “ma che psicologo era?!”
    Sono appena tornata dalla psichiatra che mi ha detto che comunque lei ci va piano coi farmaci e che prima deve conoscere la persona…. non so se magari tu li avevi già presi e andavi comunque lì per quello, quindi ha voluto fare un discorso diverso

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  5. alessialia ha detto:

    allora non è psicologo…
    ma psichiatra…
    guarda che lo psicologo non puo somministrare farmaci…
    bah…
    hai fatto bene.
    lo psicoterapeuta adatto è quello che ti fa uscire fuori tutto e poi tu riesci a rielaborarlo a modo tuo in modo da togliere tutte le parti nere…!
    bvabbe che scoperta ho fatto eh…

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  6. nascostatralerighe ha detto:

    Prima di dare farmaci e sentirsi un dottore della mente forse doveva concentrarsi sulla mente per davvero! Meglio così, non era la soluzione giusta…

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  7. Emozioni ha detto:

    Lo psicologo,è colui che ha la laurea in Psicologia.
    Il psichiatra, invece, ha conseguito una laurea in Medicina e Chirurgia e successivamente la specializzazione in Psichiatria. Ricordati che è l’unico che può prescrivere farmaci. Attenzione quindi!
    Poi, comunque, hai ragione quando dici che ogni paziente è un caso particolare, diverso dagli altri.
    Ma è anche vero che talvolta, non se ne esce da soli da queste crisi.
    Qualunque “scossone”, può far insorgere nuovamente questi disagi. Quindi, perché non far loro ricorso? Hanno studiato e sanno come aiutare a cogliere i segnali d’allarme o , nel caso si manifestino, come affrontarli.

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    • kikkakonekka ha detto:

      Non ho intenzione di agire d’impulso. parlerò con il mio medico di base e vedremo cosa fare perché si trattava dello psicologo dell’ asl e dunque non scelto da me e non so se sia possibile eventualmente cambiarlo.

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  8. Marta Vitali ha detto:

    Sono profondamente convinta che ogni malessere nasca prima di tutto dalla testa.
    No, una pastiglia non è sempre la soluzione giusta.
    Tu hai il problema e tu hai la testa, quindi tu e solo tu sei in grado di valutare qual è la medicina giusta.
    Se stai meglio significa che qualcosa di giusto l’ hai fatto. Sono contenta di leggere che stai meglio, mi dispiace un po’ leggere che non sai quanto dura, insomma, perché non viversi il problema e se poi il problema si dovesse ripresentare cercare di risolverlo magari rivolgendosi ad un altro medico, uno che ti ispiri più fiducia, a volte è anche questione di empatia.

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  9. Neogrigio ha detto:

    non ci ha perso un attimo a impasticcarti vero??? hai fatto bene, non avresti risolto nulla così.

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  10. Sono stata due anni in analisi e non ho mai preso un solo farmaco. Sono stata seguita da uno psicoanalista che mi ha aiutata ad affrontare problemi recenti e passati. Forse la persona che hai non incontrato non era quella giusta, ma non demordere, posso dirti che andare in analisi è stata la scelta migliore che potessi prendere nella mia vita.

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  11. Bravissimo Andrea. Bravo x aver lasciato le pastiglie chiuse nel cassetto e bravo x aver chiuso i ponti con sto pseudo medico che ha ben pensato subito di lavarsi le mani con le pastiglie

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  12. Sara Provasi ha detto:

    La penso come te… nel mio caso non mi hanno proposto farmaci, ma sedute dove parlare a ruota libera ecc… ma se non si instaura il rapporto di fiducia a livello umano, parlare a ruota mi fa solo sentire fuori luogo :/
    Poi non sono il tipo di persona che tiene tutto dentro, con le persone fidate, o scrivendo, se voglio tiro fuori tutto, anche tra me e me… per i miei disturbi (soprattutto ne ho di psicosomatici) avrei bisogno di qualcosa in più del semplice parlare con una persona dallo sguardo annoiato.
    Poi ho considerato questo: che chiunque ha qualche problema nella vita, sicuramente anche loro… e forse non mettere i problemi al centro della mia attenzione, e non considerarmi più troppo problematica era una cosa da fare… Ho ripreso a dedicarmi alla creatività e alla scrittura (che sono parte di me fin da piccola), ai miei passatempi preferiti dando loro più spazio consapevole, e nel frattempo cerco sempre libri validi scritti da psicologi che sento nelle mie corde, per trovare suggerimenti. Non ho risolto tanto a livello fisico, ma mi sento più serena nel complesso, e questo conta più di tutto. Il punto è: non so se dando 1000 euro per 10 sedute a uno di quelli che ho provato, ora sarei senza disturbi.

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    • kikkakonekka ha detto:

      Io ho risolto una parte dei miei problemi, perché ho capito che avrei dovuto cavarmela da solo. Ma ne ho ancora, ansia, disfagia… a volte mi preoccupo perché gli attacchi sono dolorosissimi.

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      • Sara Provasi ha detto:

        Tanto anche loro dicono che dipende da noi.. e mi sembra che ti riesca ad auto osservare abbastanza per capire come procedere! Non sapevo che gli attacchi potessero essere dolorosi.. 😦

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        • kikkakonekka ha detto:

          Dolorosi? Pare di morire soffocati.

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          • Sara Provasi ha detto:

            Che brutto 😨 spero non succeda spesso…

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            • kikkakonekka ha detto:

              Ultimamente è più frequente, diciamo 2 volte al mese, anche 3.

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            • Sara Provasi ha detto:

              Cavoli, mi dispiace 😦 ma ti succede in seguito ad alcuni eventi o stress particolari, o dal nulla?

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            • kikkakonekka ha detto:

              Allora: io sono una persona che somatizza tutto. Sono ansioso di natura. I miei stati di nervosismo si sono manifestati negli anni sotto differenti forme: attacchi di panico, psoriasi, problemi digestivi, e ora la disfagia. Un po’ ci ho imparato a convivere.

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            • Sara Provasi ha detto:

              Allora siamo simili! Io somatizzo tutti gli stress a livello intestinale soprattutto.. più eventuali febbricole, attacchi di cervicale, ciclo sballato.. a volte va meglio e a volte peggio.. e andrei ancora da qualcuno, ma trovo davvero difficile che in dieci incontri possa risolvere più che un’autoanalisi e auto osservazione quotidiana, non so se parlare a ruota di me a uno sconosciuto avrebbe un senso. Credo che il distrarmi da queste dinamiche concentrandomj su ciò che mi fa sentire me stessa sia meglio, è un concetto che ho trovato negli scritti di jung e hillman e che trovo interessante! Dicono che i sintomi sono per via di quando la nostra natura viene tarpata e non realizzata… ovviamente è difficile sia attuare che individuare tutto e farlo senza stress ulteriori, ma noto che provando a farlo almeno un po’ aiuti, almeno in una serenità generale maggiore se non nei sintomi fisici.. e anche se fosse credo che per i sintomi ci voglia tempo, dato che in anni il corpo ha registrato impulsi contrari.

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            • kikkakonekka ha detto:

              Io ho avuto miglioramenti iniziando a dedicare maggior tempo a me stesso: coltivare hobby, passeggiare, leggere, PC, blog… Ma poi dentro c’è un vulcano che prima o poi esplode di nuovo.
              Ieri sera nuovo attacco di disfagia, il 2° di quest’anno (e siamo solo al 9 gennaio).

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            • Sara Provasi ha detto:

              Cavoli, mi dispiace 😦 Poi immagino che parte dello stress sia anche quello della paura stessa che arrivino gli attacchi :/
              Fai bene comunque a fare tutte queste cose per stare bene, alla lunga, così come nel presente sicuramente aiutano!
              La cosa peggiore è il sentirsi impotenti rispetto all’inconscio o chi per lui, che va contro a ciò che cerchiamo di fare per stare tranquilli, come se non ascoltasse… e lì mi chiedo: esisterà una tecnica psicologica per risistemarlo senza farla all’infinito? Anche le persone che conosco che vanno da anni dallo psicologo, non sono cambiate di molto nei loro problemi, magari sono più felici come noi facendo più cose belle, ma non ne sono uscite… boh :/

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            • kikkakonekka ha detto:

              Non saprei. Secondo me lo psicologo può solo indicarti la strada, ma il percorso comunque lo devi fare tu.

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            • Sara Provasi ha detto:

              Vero… e credo lo dicano anche loro! E comunque è logico: come se vai dal dietologo, può dirti meglio cosa mangiare, ma solo tu puoi essere costante con la dieta, e si sa già cosa fa più male di altro… credo che con lo psicologo valga a maggior ragione! Se abbiamo già molta autoanalisi anche di più. Credo che quelli che ne siano “illuminati” siano persone che fanno zero autoanalisi e tengono tutto dentro anche per sé stessi, e quindi appena concepiscono di poter tirar fuori i problemi parlando si apre loro un mondo… ma per chi è come noi non credo valga, a me fa solo sentire scema parlare da sola a uno con l’espressione da signor coniglio xD

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            • kikkakonekka ha detto:

              A me dà sui nervi vedere il tipo davanti a me che annuisce dandomi la sensazione che non gliene frega una beata fava.

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            • Sara Provasi ha detto:

              Vero!! è la cosa più odiosa di tutte… mi fa sentire stupida, a maggior ragione se racconto cose per me non nuove, come a dire “ma che ci sto a fare qui a raccontare i fatti miei a questo, che non gliene frega nulla, pagandolo?” Poi quando prendono appunti è l’apice del fastidio!

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            • kikkakonekka ha detto:

              Sì, come se a loro interessasse davvero.

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            • Sara Provasi ha detto:

              Ma infatti… che è anche giusto poi, l’ho anche detto all’ultima che ho provato, che era normale che non le interessasse niente e che però mi dava fastidio starci, mi ha fatto una faccia strana xD
              Basterebbe un po’ di empatia e passione per il proprio lavoro (sennò cosa lo fanno a fare?), mica affezionarsi al paziente o essere amiconi… ma ho sempre trovato persone gelide, boh… forse è una tattica per farti sentire sbagliato e tornare da loro xD

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            • kikkakonekka ha detto:

              Io con la prima dott.ssa con cui avevo a che fare mi trovavo bene. Era giovane, prime esperienze, simpatica. Terminato il ciclo però non la vidi più.

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            • Sara Provasi ha detto:

              Non hai più provato a cercarla, o telefonarle?

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            • kikkakonekka ha detto:

              Era presso il centro di profilassi, non agiva come professionista a sé stante.

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            • Sara Provasi ha detto:

              Ah ok… peccato 😦

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