La stampante ad aghi

Per la tesi, siamo nel lontano 1993, avevo bisogno di 3 cose:
– un computer
– un software adatto per la tesi, e quindi con i simboli statistici
– una stampante

Per il computer mio padre mi comprò un avveniristico 386 (processore da 33 Mhz, RAM 8 Mb, Hard disk 40 Mb), per il software il non plus ultra era il word processing “Chi quadro”, la stampante prescelta fu invece la costosissima (al tempo) stampante ad aghi Epson LX-300.

Ho ancora gli incubi.

Innanzitutto era rumorosa all’inverosimile; la scheda tecnica conferma che emetteva rumore a livello 49 dB (Decibel) ma l’impressione era che fossero molti di più, ben oltre la soglia del semplice “fastidio”.
Era lenta fino alla esasperazione. In funzione “normale” arrivava a stampare al massimo 3-4 pagine al minuto, ma scegliendo una più alta qualità di stampa (eufemismo) si arrivava a 2 pagine al minuto (ovviamente non esisteva il fronte/retro).
In fase di ultimazione tesi ho passato intere giornate a stampare, con il rumore assordante che mi faceva venire mal di testa.
Due le più grandi paure: il foglio incastrato e l’errore si battitura, che ti costringevano alla ristampa di una o più pagine.
Finita la tesi uscirono le prime stampanti a getto d’inchiostro (addirittura a colori!) che a me parvero come una manna arrivata purtroppo fuori tempo massimo.

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52 risposte a La stampante ad aghi

  1. Neogrigio ha detto:

    avevo la stessa stampante

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  2. neurocaffeine ha detto:

    le getto di inchiostro… che all’inizio costavano un botto

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  3. Erik ha detto:

    la cosa che mi ha spiazzato di questo post è che non conosco il “chi quadro”… eppure avevo già 14 anni.. io il primo miglior editor che ricordo era “ami pro” seguito dal classico “lotus 123″…

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  4. Erik ha detto:

    p.s. a me piaceva il rumore delle stampanti ad aghi.. quando si entrava in qualche ufficio quel rumore mi dava immagine di tecnologia e professionalità… 😛

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  5. UnaVoltaEroRubino ha detto:

    Ricordo quando in ufficio dovevo stampare centinaia di pagine di registri fiscali…dopo un pomeriggio di ore quel rumore faceva andare fuori di testa!!!!

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  6. 76sanfermo ha detto:

    È’ un ricordo di tanti , la stampante ad aghi…….se ci pensiamo sembrano passati anni luce….
    Mi piacciono sempre tanto questi tuoi documentati cenni ai tuoi anni universitari.
    Per alcuni e’un ripasso , per altri è’ Storia anni ’90!

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  7. Oriana ha detto:

    Anche io ho avuto una stampante ad aghi. A 9 aghi per la precisione. Era bellissimo quando, all’improvviso, si rompeva il nastro… mio padre la usava per stampare le fatture.
    La tesi, però, l’ho stampata in università con la stampante laser. Per un periodo ho avuto anche una piccola laser in b&n della HP, solo che è impazzita e ha iniziato a stampare a caso anche di notte. La usavo per preparare i bigliettini, era talmente precisa che potevo stampare con un font minuscolo.
    In copisteria credo di aver portato il dischetto e hanno stampato loro. Ma non ne sono certa.

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  8. francescodicastri ha detto:

    Cosa? 49 decibel? Almeno 80!!! Ce l’avevo anch’io, stesso modello!!!

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  9. lali1605 ha detto:

    uh che casino! E i floppy? La mia tesi è su floppy disk…ahahaha

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  10. indianalakota ha detto:

    Eri comunque più avanti di me che ho dato la prima qualche anno dopo, scritta interamente con la mia mitica Olivetti, che era del nonno!

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  11. Dora Buonfino ha detto:

    Il lontano 1993? Una vita fa…

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