Salame vegetariano

Lo vedi al supermercato 1 – 10 – 100 volte ed alla fine dici a te stesso “perché non provarlo? magari è buono”.
Lo comperi.
Lo porti a casa.
Lo guardi con sospetto.
Apri la confezione e ti viene il dubbio che il prodotto sia fatto di plastica.
Prendi in mano una fettina e il dubbio aumenta di intensità.
Il profumo è palesemente innaturale e dubiti di aver fatto un acquisto intelligente.
Leggi gli ingredienti, ti rincuori un po’.
Ci pensi su.
Mediti.
Dopo 2 minuti, dopo aver pensato “e che sarà mai?” ti convinci ad assaggiare.

Forse era davvero di plastica.

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55 risposte a Salame vegetariano

  1. tachimio ha detto:

    Ma scusa pure tu vai a scegliere un salame vegetariano… Cosa puoi aspettarti d’ altro che non sappia di plastica? Meglio un buon salame felino, ti pare? Ciao simpaticone. Isabella

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  2. 76sanfermo ha detto:

    (scusa , ma perché’ comprare un salame finto………?)

    È’ che te lo illustrano così bene che ti convincono , ma poi i conti non tornano…
    Con Il tuo post di oggi ci sconsigli il salame di cartapesta o plastica che sia , GRAZIE!

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  3. Demonio ha detto:

    Ci sta tutto per carità ma quello che proprio non mi va giù di questo modo vegano è questa necessità di finzione.Non vuoi mangiare i salumi? Bene, non farlo ma non metterti a chiamare salame ciò che non è! Almeno si sforzassero con la fantasia! Io quel coso lo chiamerei stronzotto per esempio.😂

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  4. Per curiosità, quali sono gli ingredienti?

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  5. ElenaRigon ha detto:

    sai che giusto ieri ho sentito alla radio due studentesse di non so quale università che hanno messo a punto l’uovo sodo vegano???

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  6. Enri1968 ha detto:

    Il problema è il marketing: non esiste il salame vegano di sua natura.

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  7. Oriana ha detto:

    Quando i vegani sostengono che il loro hamburger di polistirolo sia buono e tu, “carnivoro”, ti chiedi come mai allora debbano aggiungere le più fantasiose salse dagli improbabili sapori. Se fosse davvero così buono, non ne dovresti sentire la necessità… come l’hamburger di carne chianina che persino il pane lo rovina!

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  8. Neogrigio ha detto:

    pensa a me che qui ormai compro a scatola chiusa, ogni volta è una sorpresa ciò che trovo dentro

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  9. Ma che ingredienti riportava dietro? O vegetariano era solo il nome del brand come molti oggi chiamano i prodotti bio anche quando non lo sono -.-‘

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  10. diamanta ha detto:

    Sei caduto nella trappola del consumisno 😛 hanno addentato il settore vegan e vegetariano (pure quello bio volendo vedere)

    (te lo dico da vegetariana ascendente vegana 😛 )

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    • kikkakonekka ha detto:

      E tu l’hai mai assaggiato?
      A me, dico la verità, non dispiacciono le cotolette vegane, le polpettine con farina di ceci, o quei strani prodotti a base di soia e proteine derivate da funghi non ben definiti.
      Ma il salame vegetariano è assurdo.

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      • diamanta ha detto:

        Certo che si 🙂 non quello che hai assaggiato tu. Altro. Non sono cose da grande distribuzione non specializzata però, devi andare in posti (tipo natura si per intendercci) dove oltre al vegan si abbina la qualità, altrimenti… altro che plastica… catrame 😛

        Il salame veg o similari non fa parte di solito dell’alimentazione di un veg (per di solito intendo quotidianamente), ma occasionalmente può capitare che non hai voglia di cucinare e quindi un panino con “dell’affettato” vegetale ci stia.

        Concordo che poi chiamarlo salame o prosciutto è una cosa assurda, ma quello non son i veg, ma le grandi distibuzioni che stanno cavalcando l’onda

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  11. francescodicastri ha detto:

    Quando ero in accademia a Modena nel 1987, due volte la settimana a cena c’era sempre, e dico sempre, l’arrosto. Il fatto strano è che ogni allievo aveva due fettine perfettamente uguali, come tutti gli altri 300 allievi. Cos’era? Forse un antenato del tuo salame (quello che hai mangiato, intendo)…

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  12. Paola ha detto:

    Intanto mi piacerebbe sapere quanto l’hai pagato. Poi devo dire che non c’è limite al peggio, con questa storia del mangiare sano. Meglio due fette di salame un po’ più raramente … secondo me. Infine, cos’è questa storia della libreria di Santorini? Ci sono stata quest’estate, combinazione. E’ bellissima

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