Anch’io sono nato con il mito americano negli occhi: tutto ciò che era “made in USA” era bello, era sinonimo di libertà e bellezza.
Contrariamente alla Russia, dove erano tutti brutti e cattivi.
La Cina invece era solo Mao, cioè una dittatura bella e buona.
Così mi feci regalare da Babbo Natale un libro che parlava degli Stati Uniti, e le foto delle città americane mi facevano sognare. Ero talmente innamorato di quel libro da averne consumate le pagine. Lo conservo ancora.
Crescendo ho capito che il mondo non è proprio così, però la colpa non è degli USA, ma forse proprio della Russia che non è riuscita a stare al passo con i tempi seguendo ideologie politiche ma ancor più economiche ed industriali completamente sbagliate.
E così il mito USA si è diffuso, anche grazie ad una opera di americanizzazione partita dalla musica e dallo schermo (piccolo e grande) al punto che noi bambini tifavamo pure per i cow-boy del far-west a discapito dei ‘cattivi’ indiani (oggi la penso diametralmente all’opposto).
un giorno andrò a fare un giro in usa
ora no
ho ancora rabbia da smaltire e ci vorrà un bel po’
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Posso immaginare
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quando sarà sbollita sarò in grado di godermelo
ora no
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Il tuo itinerario ” mitico” è’ un po come il mio!
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Gli USA, per noi ragazzi di qualche decade fa, sono sempre stati un sogno ad occhi aperti, inutile negarlo. Parlare degli USA significava fantasticare di cose “dell’altro mondo”.
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A me invece ha sempre fatto schifo l’America:mi fa schifo il suo cibo,la testa dei nuovi americani,la loro arroganza,i vestiti,la pacchianeria. Se vai là la Natura rimasta é stupenda e gli Indiani rimasti anche. Il resto si vede che non appartiene a quelle terre e che non dovrebbe essere lí
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Condivido questo pensiero e fin da piccolo tifavo per i pellerossa, un popolo di molte tribù che hanno vissuto sempre in totale armonia con la loro terra. Sono state vittime del peggior olocausto dai tempi della finta scoperta colombiana fino a oggi e tutto questo per sfruttare le terre, le risorse e tutto quello che poteva portare ricchezza ai “soliti noti”, famiglie potenti che da sempre vogliono tutto e vogliono imporre alle masse il loro modo di vivere, pensare e agire. Compreso questo mi chiedo come sarebbe stato senza tutto questo, come sarebbero state le americhe e non solo il mondo intero senza questa feccia parassitaria e vile
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Hello vecio! Io da piccolo avevo il “sogno americano” davanti agli occhi, solo crescendo ho sviluppato una coscienza critica nei loro confronti. Non nego che gli USA mi attraggano ancora, d’altronde sono stato negli USA poco tempo fa, però vedo tutto da una differente prospettiva, e non giustifico in alcun modo la loro recente (degli ultimi decenni, intendo) politica estera di “esportazione forzosa della democrazia” e tutto il resto che io e te immaginiamo.
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Eh mio caro Andrea, io ti capisco, ma è solo appunto un sogno e la realtà purtroppo in questo mondo controllato e dominato da una “forza deviata” non lo è per niente. Gli USA ma la stessa URSS sono state ottimi esperimenti messi in atto per poter raggiungere obiettivi di lunga data e tutto questo sulla pelle delle masse dormienti, schiavizzate da un lavoro necessario alla sopravvivenza e anestetizzate con ogni mezzo possibile. La realtà è questa e prima ce ne rendiamo conto, prima potremmo finalmente svegliarci dal “sogno” e non essere più complici del “buon pastore” che controlla spasmodicamente le masse e vuole mantere hackerata a qualsiasi costo questa realtà per continure a mungere come sta facendo dalla notte dei tempi
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Capisco perfettamente, volevo tuttavia solo scrivere 2 righe sul “me bambino” di quando a 7 anni sfogliavo un libro e sognavo l’America.
Hehe, certo crescendo si capiscono altre cose, e ci si forma una propria visione delle cose. Gli USA e Trump stanno rovinando quelle poche cose buone che ancora rimanevano, come l’accordo sul clima e i famosi oleodotti in terra dei Nativi. Spero sempre non vogliano fare la prima mossa verso Kim Ciccio.
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Sì sì certo e lo capisco perfettamente e non ti critico assolutamente, anzi lo considero normale e anche condivisibile. Il mio intervento infatti è stato solo quello di voler condividere il pensiero di indianalakota con il quale mi ritrovo in totale accordo, in particolare mi è piaciuta moltissimo la frase: “Il resto si vede che non appartiene a quelle terre e che non dovrebbe essere lí”. Esatto e chissà come sarebbe stato senza tutto questo
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Secondo me tu e Indy potreste essere ottimi amici, lei è una persona molto simile a te per molti aspetti, per idee determinazione e intelligenza.
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Crescendo ho iniziato a vedere le cosa da una differente angolazione, ma devo ammettere Indy che da piccolo stravedevo per gli USA oltre misura. Viaggi spaziali, territori immensi, cinema, tv a colori…
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Io ho studiato in una scuola americana…devo molto alla loro istruzione ma….ho faticato poi a tornare con i piedini per terra😁😁
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Forse pensano di essere il centro del mondo ed i depositari unici di conoscenza. A me non stanno “antipatici”, non per nulla sono stato in vacanza negli USA pochi mesi fa, me devo dire che il loro desiderio di protagonismo, chiamiamolo così, non sempre è facile da digerire. Ciao Paola.
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Concordo!😁
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Era così che ce li dipingevano… i cow boy (i conquistatori) erano buoni e gli indiani (che manco sono indiani) erano cattivi perché non se ne volevano andare dalle loro terre, non volevano cedere ai conquistatori né stare alle loro regole.
Questa idea di superiorità che avevamo noi europei…
Per quanto riguarda l’ideologia comunista (quella vera, non quella che c’era qui in Italia), aveva come grosso errore quello di non considerare minimamente l’individuo in quanto tale (le sue ambizioni, la sua unicità), ma considerarlo unicamente parte della comunità. In estrema sintesi.
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Tramite film, musica e quant’altro ci hanno dipinto una America colorata e sorridente, ma non reale.
I russi invece hanno fatto tutto da soli, e sì che alla fine della 2° Guerra Mondiale i veri vincitori erano loro.
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dietro le dittature di Stalin e Mao con le loro repressioni non c’èra nulla del comunismo di Lenin di Marx e di Engels , dittature belle e buone , ma al mondo a parte i paesi scandinavi non ci sono paesi che possono insegnare ad altri come si sta al mondo , per il resto viaggiate , solo cosi avrete la possibilità di capire , stando a casa a sentire altri che parlano e come non andare a votare e poi lamentarsi di quello che accade , ciao K , a proposito , sto leggende proprio in questi giorni la porta proibita di Terzani , che parla della Cina e della rivoluzione di Mao …….
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Diciamo che volevo far vedere i sogni di “me bambino” in contrapposizione alla mia visione del mondo da adulto. Io resto tendenzialmente pro USA per tanti motivi (liberazione, musica, stile, tecnologia) ma non nego di essere molto contrariato per la loro politica estera e nei confronti dei Nativi.
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sai che quando io ho messo piede negli States, mi sentivo più americana degli americani? ahahah
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Io mi sentivo piccolo piccolo, ma comunque contento di essere negli States. Fossi stato contrario mica ci sarei andato!
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Beh io sono andata nell’ovest l’unica cittá un pò forte è stata los angeles ma io ero presa dal cinema e tutte quelle robe lí
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ho scoperto gli USA con Playboy
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Con Playboy scoprivamo tanti mondi sconosciuti.
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Non ho mai avuto simpatia per gli americani. Credo che siano i fautori “di tutto”. Inteso come politica. Però confesso che in America mi sono trovato bene. Hanno sicuramente una mentalità, per certi versi, migliore della nostra.
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Intanto hanno una legge elettorale fissa da 200 anni, mentre noi la modifichiamo a piacimento ad ogni legislatura….
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È complesso il discorso. E non vorrei svilirlo in poche righe. Gli americani sono molto nazionalisti. La loro politica interna funziona. Rispetto a noi sono avanti anni luce per determinate cose. Come ben tu dici la legge elettorale. Ma il loro potere espansionistico, le loro mire, l’inventare guerre per il petrolio, per controllare i luoghi dove c’è il petrolio, o comunque interessi, il vendere le armi agli stessi paesi a cui dichiarano guerra…e molto altro!! Twin Towers docet!! 😊
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Ah sì, su tutto questo non vi è dubbio alcuno. Dicevo tanto per dire una cosa positiva rispetto a noi ce l’hanno.
Poi io la loro politica estera la odio proprio, dalle mani in Sudamerica sin dagli anni 60-70, fino alle basi USA sparse un po’ ovunque anche a Vicenza a 20 Km da casa mia.
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e quest’anno hai coronato il sogno di vederlo
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In effetti sì, ma ho visto solo uno spicchio di USA. Sarebbe da tornarci ogni anno, ma vedere molto altro anche zone meno “battute”.
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E tra l’altro penso che non sia ancora finito questo mito americano… io ci andrei, negli Usa, ma probabilmente non saprei viverci mai… vorrei visitarli ma poi tornare a casa 😦
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Tra la via Emilia e il West?
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A metà strada
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Hai colto la citazione vero?
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Guccini, credo. Spero di non sbagliarmi perché non è tra i miei preferitissimi
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Bravo! Invece io lo amo immensamente
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