Ebbi una specie di visione tipo “Shining” e preso da quel raptus artistico che i critici d’arte ben conoscevano dipinsi le due gemelle in una sola notte.
La mattina dopo la tela era già completa in ogni particolare, con le due bambine che si tenevano per mano con sguardo ingenuo.
Certamente alla prossima galleria anche “Le due gemelle” avrebbe trovato il proprio spazio.
Mesi dopo mi trovai all’estero, e quasi mi venne un mancamento quando nel soggiorno della suite trovai appesa alla parete una sbiadita fotografia in bianco e nero, databile almeno 50-60 anni fa, che ritraeva due bambine identiche a quelle da me rappresentate. Mai avevo visto prima quella foto, e per prima cosa temetti che il mio dipinto potesse essere additato come semplice copia e non come creazione originale.
Chiamai immediatamente la governante a casa per chiederle del dipinto, e la sentii gridare di paura per poi comunicarmi telefonicamente che il dipinto aveva perso i colori rimanendo anch’esso in bianco e nero.
Non seppi darmi una spiegazione, e decidendo di farmi una passeggiata per schiarirmi le idee, scesi a piedi le scale dal quinto piano in cui mi trovavo.
Alla prima rampa il mio cuore quasi mi abbandonò: due bambine, “quelle” bambine, stavano salendo le scale venendo verso di me tenendosi per mano, mi salutarono con un “buongiorno”, ed io una volta che le ebbi superate iniziai a correre a perdifiato per raggiungere in fretta e furia la reception.
Incrociai il padrone dell’albergo il quale, vedendomi trafelato, mi chiese se avessi bisogno di aiuto. Gli rivolsi la parola, in preda all’agitazione, chiedendogli se conoscesse le due bambine ritratte su quella fotografia, ed egli mi rispose dicendomi che si trattava di 2 sorelle di suo padre, morte una sessantina di anni prima a causa della tubercolosi.
Non volli aggiungere di averle incontrate lungo le scale, bevvi un bicchiere d’acqua che nel frattempo mi era stato offerto, e tornai in camera salendo per le scale ma senza incontrare nessuno.
Entrato nella suite notai che la fotografia era per terra strappata a pezzi, e lanciai un urlo di terrore.
e se nel bicchiere d’acqua ci fosse stata della droga?
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O un potente lassativo?
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a quel punto saresti scappato di corsa
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E al dipinto che era successo?
(Mi piacciono molto i tuoi racconti dell’orrore).
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Il dipinto perse i colori. Mistero di… Halloween!
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Il paranormale non è una scienza esatta ma ci mostra come è possibile convivere o meno con entità oramai passate in un’altra dimensione. Quelle due bambine avevano bisogno di strappare quella fotografia che rappresentava qualcosa del loro passato da viventi. Le loro sofferenze per la tubercolosi e quindi la loro morte.
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Diciamo un incontro tra passato e futuro, che generano uno scontro temporale e poi si annullano.
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