L’Ipnotista

Vado subito al dunque: il libro non è brutto, ed infatti è stato molto incensato da pubblico e critica, ma a me non ha convinto del tutto.
La trama si snoda in due direzioni:
– la strage di una famiglia che vede come maggiore indiziato il figlio sopravvissuto
– un ipnotista che subisce il rapimento del figlio
Ma il legame tra queste due situazioni è davvero sottile, si tratta quasi di due “storie” indipendenti, e benché il lettore sia portato a credere vi siano legami tra esse, alla fine ci si accorge che non ve ne sono affatto.
Questo, secondo me, confonde un po’ il lettore, che alla fin fine si trova a seguire due storie nello stesso libro (benché l’ipnotista appaia in entrambe).
Avrei personalmente preferito che la trama si concentrasse solo sul rapimento di Benjamin (figlio dell’ipnotista), magari arricchendo un po’ la trama, senza necessità di divagare su un delitto che, ai fini del racconto, non porta da nessuna parte.

Con questa mia critica ancora in testa, ho deciso di vedere il film immediatamente dopo aver letto il libro.
Il film prende spunto dal libro, ma non ne ricalca fedelmente la trama. Come spesso accade nelle trasposizioni cinematografiche di un libro, molti personaggi vengono cancellati, e molte situazioni secondarie vengono tralasciate.
Da questo punto di vista il film fa un ottimo lavoro ed anzi, modificando anche in modo sostanziale alcuni aspetti del libro, ne trae una trama più lineare e logica.
Sarebbe tutto molto positivo, se non fosse che lo spettatore “ignaro” del libro molte situazioni era impossibile che le capisse: si dava infatti per scontato che uno avesse letto il libro, perché alcune scene davano per scontato che si sapesse il “chi” ed il “perché”. Non mi meraviglia dunque che, in generale, la critica al film abbia dedicato voti medio-bassi.
Ed anche i miei voti, sia per il libro che per il film, non vanno oltre un 6= (sei meno meno), per una sufficienza davvero stiracchiata.

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30 risposte a L’Ipnotista

  1. Ho letto questo libro ma non ne ricordavo la trama, forse un po’ per colpa della mia memoria ma forse anche perché certi libri, in fondo, non sono così incisivi.

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  2. Vittorio ha detto:

    Letto anni fa. Mi piacque a sufficienza da leggere il secondo è uscirne deluso. Il film non l’ho visto e credo non lo vedrò
    Scrivere un buon thriller fuori dagli schemi non è facile

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  3. Madved ha detto:

    Mi è piaciuto

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  4. Sara Provasi ha detto:

    Ho una storia strana su questo libro!
    Sebbene io praticamente non legga romanzi, se non qualche classico raramente, una volta comprai questo libro, attirata da non so cosa, forse l’atmosfera che emanava…
    Ma ovviamente non riuscii a leggerlo °_°
    Ma è tra quelli che uso di più per i ritagli dei miei collage di poesie! 😀

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Strano Sara che tu non legga romanzi, non ti attraggono? Ce ne sono di mille tipi.

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      • Sara Provasi ha detto:

        Sì, mi piacciono i classici.. il conte di montecristo è il mio preferito! *_*
        Ma col fatto che faccio fatica a ricordare i nomi e che mi metterei a leggere di sera, tra stanchezza e tutto mi diventa stressante stare ad appuntarmi i nomi ecc, non più un momento di relax… motivo per cui guardo tante serie tv, che considero come dei romanzi visivi, quando sono fatte davvero bene!
        Ma in generale mi piace leggere o vedere tutto ciò che abbia una bella trama e detesto vivamente i finali aperti xD

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  5. Neogrigio ha detto:

    mah, anche io per ora sono insoddisfatto delle mie ultime letture….

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  6. La Grazia ha detto:

    L’hai già comprato
    Vabbè
    Diciamo che lo scambio con storie d’Egitto

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