Reddito di Cittadinanza: un breve pensiero personale

Io non sono d’accordo con il Reddito di Cittadinanza così come è stato concepito, perché apre la strada a parecchi equivoci.
Da un certo punto di vista (puramente concettuale) lo troverei anche giusto, ma per come è stato messo in pratica mi sembra che crei disparità con chi lavora ed è sottopagato (o lavora part time), oppure favorisce i soliti furbetti che lavorano in nero (senza dichiarare alcuna entrata) e coloro che non hanno alcuna voglia di lavorare.

Gradirei conoscere il vostro punto di vista.

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19 risposte a Reddito di Cittadinanza: un breve pensiero personale

  1. gaberricci ha detto:

    Sono d’accordo col principio, ma non con la realizzazione: e non per i motivi che hai detto tu (perché quando si fa “qualcosa”, c’è sempre la possibilità che qualcuno faccia il furbo).

    Trovo sacrosanto che lo stato aiuti chi non ha un lavoro, meno che il reddito venga concepito come una specie di ricatto (a tutto favore dei datori di lavoro) nei confronti di chi lo riceve, che deve accettare un QUALUNQUE lavoro gli venga offerto, anche squalificante, anche sottopagato, anche a 200 chilometri da dove, magari, vive il figlio appena nato…

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Hai ragione al mille x 1000.
      Avrei voluto fare un post più lungo ed articolato, ma poiché non amo parlare di politica, ho preferito darne un tono asettico e molto conciso.

      Perché, diciamolo, se esiste il posto di lavoro, perché devo pagarti affinché tu lo possa trovare?

      Poi: se prendono (faccio un esempio) il RdC 1 milione di persone, significa che ci sono *già* disponibili 1 milione di posti di lavoro?

      Si potrebbe continuare…

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  2. silvia ha detto:

    A ben guardare di “paletti” ne sono stati messi tanti, ed in effetti la spesa risulta di molto inferiore a quella preventivata, ma, detto questo, non piace nemmeno a me.
    Trovo che per dare sostegno alle famiglie che ne hanno veramente bisogno si potevano trovare altri modi.
    Buona domenica.

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  3. quarchedundepegi ha detto:

    Aiuta i furbi. D’altra parte, Di Maio che l’ha voluto… non è cretino… e, chi non è cretino… potrebbe essere furbo.
    E, chi ha ben contribuito alla rovina dell’Italia?
    Risposta: “I FURBI”.
    Buongiorno.
    Quarc

    P.S.: Chi è povero o è diventato povero… va aiutato. Va aiutato anche se possiede l’alloggio nel quale vive. Senza contare che l’alloggio, di questi tempi, può essere solo “svenduto”.

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Il walfare in Italia è a livelli secondo me drammatici.
      Nelle scuole mancano gli insegnanti di sostegno, i non autosufficienti non hanno strutture che li possano ospitare, i presidi medici hanno carenze di letti, chi è a casa non ha aiuti infermieristici sufficienti, e nemmeno contributi economici che possa permettere loro una vita dignitosa. E potremmo andare avanti per ore.

      Ma attenzione: il governo attuale è in carica da 1 anno. Il disastro lo ha compiuto chi ha governato negli ultimi 40.

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  4. Giuliana ha detto:

    Esatto, è stato organizzato male, si poteva usare la stessa cifra per debellare il lavoro nero

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  5. Vittorio ha detto:

    mi scuso per il ritardo
    la mia opinione è che il reddito di cittadinanza deve basarsi su realtà economiche nazionali solide perchè sia utile
    l’italia di oggi e del prossimo futuro è una nazione dalal coperta corta: o hai freddo alla testa o hai freddo ai piedi
    spero non entrambi
    quindi, in teoria bene; in realtà no

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