Le mie vacanze a Tenerife dalla A alla Z. Parte 2 di 4. E-La

El Drago
Nel paese chiamato ‘Icod de los Vinos’ troviamo un bel parco naturale all’interno del quale si erge un albero della specie “Dracaena draco“, chiamato affettuosamente “El Drago” o “albero millenario”.
La guida mi ha spiegato che tale albero ha una crescita molto lenta, ma è anche dotato di una enorme longevità, arrivando alla ‘maturità’ all’incirca verso i 90 anni. Passato il secolo di vita la “Dracaena draco” subisce una sorta di ‘mutazione’, cresce una sovra-corteccia molto spessa e, sempre molto lentamente, la parte interna si ‘restringe’ e si asciuga, cosicché l’albero rimane cavo al proprio interno.
L’esemplare di ‘Icod de los Vinos’ è chiamato “albero millenario” perché sembra che in effetti abbia ben un millennio di vita.
Si tratta di una specie abbastanza rara e protetta, e nessun esemplare (nemmeno se privato) può essere acquistato o nemmeno spostato di ubicazione senza il consenso dell’Autorità competente.

Farmaciste
A causa dei problemi di salute del figlio, sono dovuto andare in farmacia parecchie volte, direi almeno 7-8 nell’arco di 10 giorni.
Ho ‘visitato’ farmacie differenti ad orari differenti, e posso dirlo con certezza: le farmaciste di Tenerife sono in assoluto le più gnocche del pianeta.

Granadilla de Abona
Per un padovano come me, non poteva mancare una visita alla “Iglesia de San Antonio de Padua”, sita nella cittadina di Granadilla de Abona, un po’ fuori mano rispetto alle mete tradizionali.
Vedere la statua del mio “Santo” prediletto, così lontano da casa e con tutte le sfighe che costellavano la mia vacanza, mi ha fatto un enorme piacere.

Guanci
E’ bello sapere che gli Spagnoli, conquistando l’isola nel XV secolo, hanno sottomesso, schiavizzato ed annientato la popolazione originaria dei Guanci senza alcuna pietà, dopo aver tentato di convertirli con la forza al Cristianesimo.
Di essi rimangono solo alcuni reperti archeologici, ed alcune statue erette nei secoli seguenti in ricordo dei re Guanci che avevano governato pacificamente nell’isola prima che arrivassero gli spagnoli.

La Orotava
In questa cittadina posta nella parte settentrionale dell’isola si celebra ogni anno la festa religiosa del Corpus Domini in modo molto originale e pittoresco.
Tutte le strade vengono abbellite con centinaia di disegni floreali di ispirazione religiosa, e la piazza principale del paese diviene un enorme dipinto religioso effettuato con sabbie di diversi colori e tonalità.
Il risultato è strepitoso, ed io ho avuto l’immensa fortuna di visitare La Orotava proprio nel giorno del Corpus Domini.
Sono rimasto a bocca aperta.
Per giorni e giorni, migliaia di cittadini hanno disegnato per terra delle vere e proprie opere d’arte utilizzando foglie, petali, semi e radici, unendo simbolicamente ogni strada con la centrale basilica de “La Concepción”. La piazza centrale, grande almeno 900 mq, era diventata un dipinto a cielo aperto, dove utilizzando vari tipi di sabbia gli artisti del luogo avevano dato vita ad un affresco religioso di incomparabile bellezza.
La cosa incredibile è che questi stupendi tappeti floreali la sera vengono calpestati durante la processione, ed irrimediabilmente rovinati.
Così vuole la tradizione, sin dal 1264.
Passata la processione ti possono rimanere solo le fotografie.

Las Americas ed El Camisòn
La zona dove ho soggiornato si chiama “Las Americas”. E’ stata tutta costruita negli ultimi 40 anni, prima la zona era solo terra e sterpaglie.
A parte la bruttezza degli edifici (vedi voce ‘alberghi’) è coloratissima, piena di luci e di gente, passeggiare sul lungomare anche di sera è delizioso, e la rumorosità dei locali termina con estrema precisione ogni sera a mezzanotte, senza ulteriori schiamazzi e rumori molesti.
La spiaggia, chiamata “El Camisòn”, è anch’essa opera dell’uomo, creata con sabbia di importazione africana e con barriere frangi-onde per limitare la forza del mare oceanico. La balneazione a “El Camisòn” è sempre stata magnifica.

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28 risposte a Le mie vacanze a Tenerife dalla A alla Z. Parte 2 di 4. E-La

  1. Vittorio ha detto:

    non è che tutti quei viaggi in farmacia sono stati influenzati anche dalla visione del decolletè della farmacista?

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  2. Massi Tosto ha detto:

    Evviva il mondo della medicina

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  3. Lu {pandored73} ha detto:

    I tappeti floreali sono stupendi. Però io detesto il mare 😆

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  4. lali1605 ha detto:

    Bellissime foto Andre, mi hai fatto rivevere tanti ricordi. Se ti consola Bea si è beccata il raffreddore oggi. Io dovevo stare al mare. Ecco.

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  5. Neogrigio ha detto:

    conto di leggere tutto una volta tornato a Varsavia

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  6. gaberricci ha detto:

    Anche dalle mie parti si festeggia così il Corpus Domini. E devo dire che la cosa che ho sempre trovato poetica è proprio che la bellezza di quelle opere è effimera.

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Cavolo Gab, deve essere bello, no?
      Certo che lavorarci sopra per giorni e giorni e poi… pufff… tutto volutamente rovinato in pochi minuti.
      Però è bellissimo da vedere.

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      • gaberricci ha detto:

        Be’, se consideri il discorso religioso è in realtà assai coerente: Dio calpesta la bellezza del mondo, anche quella che è stata creata per cantare le sue lodi. C’è da dire che esistono degli artisti che accetterebbero, anche a prescindere dalla fede, un discorso simile: De Filippo, per dire, diceva che non gli piaceva il cinema, perché così la gente avrebbe continuato a guardare la sua performance anche quando lui fosse morto, e che invece il teatro era più nelle sue corde perché, finito lo spettacolo, non si poteva più replicarlo esattamente allo stesso modo.

        Che poi è il motivo per cui mi piace andare ai concerti, e non capisco quelli che ci vanno per sentire solo le canzoni che già conoscono, e solo rifatte esattamente com’erano sul disco.

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        • Kikkakonekka ha detto:

          La bellezza di un momento non replicabile.
          Che poi genera il dubbio: immortaliamo il momento non replicabile su una fotografia o su un filmato, o ci godiamo il momento e lasciamo che resti tutto impresso solo nei nostri ricordi?

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          • gaberricci ha detto:

            Per me, immortalare qualcosa di memorabile non ha alcun senso. Perché dovresti fissare qualcosa che credi non dimenticherai mai? Per ricordarti com’è? Ma tu ti stai innamorando di quella cosa, o del ricordo che ne avrai? Ti stai innamorando di una cosa, o dell’esperienza che hai avuto? Per me, è vera la seconda cosa: e quindi non comprendo foto e filmati. Meno ancora (giacché ne abbiamo accennato) quelli che vanno al concerto, e se lo guardano dallo schermo di un concerto così poi “possono rivederselo”. Ma così il concerto non lo hai mai visto, ed avresti fatto meglio a stare a casa e guardarti un video su YouTube.

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  7. Neogrigio ha detto:

    quindi se la giocano con le cameriere polacche….ottimo! ahahah

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