La sconfitta che rende forti

Credo che i ragazzi, sin da piccoli, debbano imparare ad affrontare le sconfitte e le delusioni.
Un brutto voto, un risultato sportivo deludente, perdere nel gioco con gli amici… secondo me li fortifica e li rende più capaci di affrontare le future avversità.

Ho visto amici di mio figlio, abituati ai 10 ed a primeggiare *sempre* nello sport, sciogliersi come neve al sole ai primi brutti voti (che prima o poi arrivano, magari alle superiori) o al primo rigore sbagliato.

Sono le avversità a renderci forti.
Se va sempre tutto liscio ci si abitua ad un mondo semplice, quando semplice non è.

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34 risposte a La sconfitta che rende forti

  1. Vittorio ha detto:

    la foto: (s)gambetto di regina?
    il post: si, nella vita si impara ad andare avanti in base al confronto tra le esperienze che facciamo. una vita facile porta a pensare che tutto sia facile e viceversa. così come prima di imparare pedalare si cade di sella

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  2. Misteryously🐰 ha detto:

    Con il giusto equilibrio…… buongiorno

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  3. Hadley ha detto:

    Però pare che le nuove “mode” sull’educazione dicano esattamente il contrario, io in realtà concordo con te

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  4. The Butcher ha detto:

    Se si riesce sempre in quello che si fa e non si perde mai, c’è qualcosa che non va. La sconfitta è importante per maturare e migliorarci.

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  5. Massi Tosto ha detto:

    Bisogna insegnare ad accettare la sconfitta , perché è parte della stessa medaglia , non si può vincere sempre , ma migliorarsi ogni giorno si può fare

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  6. indianalakota ha detto:

    A me le sconfitte hanno insegnato tantissimo:in primis a rialzarmi e a prepararmi per dare il meglio la volta dopo. E anche che non si può sempre essere i primi e che in fondo non importa nemmeno:l’importante è vincere la sfida contro sé stessi

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  7. francescodicastri ha detto:

    Avrei preferito qualche fregatura in meno, in passato, ma se doveva succedere per farmi arrivare dove sono arrivato, ok 🙂

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  8. Harley ha detto:

    Si chiama resilienza…

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  9. Erik ha detto:

    Totalmente d’accordo, e ti sostengo con i fatti…. sconfitta e vittoria sono due eventi che vanno “spiegati” perchè entrambi possono essere illusori in un senso o nell’altro. Secondo me (e il mio moto storico “la sconfitta è uno stato mentale” lo testimonia) spesso che si trova a lavorare con i bambini sottovaluta questi aspetti. La sconfitta insegna sempre e non è mai un risultato definitivo universale, così come giusto e sbagliato… sono elementi che vanno capiti e trattati non drammi infiniti… e torniamo sempre li… equilibrio… tutto gira attorno alle fasi in cui esso non è presente e tutto si riconduce nei pressi dello stesso, anche starne leggermente fuori da una parte o dall’altra non è un problema ma riconoscerne l’essenza forse può essere la chiave… 🙂
    Ciao Andrea!!!

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  10. Mr.Loto ha detto:

    Hai proprio ragione, il problema è che spesso sono i genitori a volere che i figli primeggino in tutto e sono perfino capaci di aggredire i professori che danno loro brutti voti. Una volta non era così.
    Un saluto

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  11. La Grazia ha detto:

    Sono cresciuta accanto a una famiglia dove entrambi i genitori davano urla gioiose per inneggiare la bellezza e le qualità dei loro figli poi nipoti e pronipoti tanto che li si sentiva dalla strada e dalla stazione.
    Un giorno gridarono che uno si era fatto male e non accorse nessuno, chiesero e nessuno aveva capito che non si trattava di grida di incitamento ma di dolore 😀

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