La nave a vapore “SS City of Adelaide”, venne costruita nel 1863 come nave passeggeri, ma avrebbe avuto durante la sua storia un destino molto diverso.
Varata a Glasgow, Scozia, per conto delle “Compagnia di navigazione a vapore australiana”, in effetti fino al 1885 operò da Sydney per portare i passeggeri in varie destinazioni, tra le quali le lontanissime Honolulu e San Francisco.
In seguito ad un cambio di proprietà, nel 1890 venne convertita a nave a “quattro alberi”, eliminando caldaie e motori. Cambiò anche il suo utilizzo, divenendo nave per il trasporto merci.
Ancora pochi anni, siamo nel 1902, e la “SS City of Adelaide” viene ulteriormente “retrocessa”. Acquistata da una società privata di Brisbane (nord dell’Australia) inizia ad essere utilizzata come “hulk” (nave galleggiante non più utilizzata per la navigazione) per lo stoccaggio di carbone. In pratica un enorme magazzino su acqua.
Sfigata all’inverosimile, la “SS City Of Adelaide” nel 1912 prese fuoco andando parzialmente distrutta.
Il relitto venne comperato nel 1915 da un certo George Butler, il quale aveva intenzione di rimorchiarla fino all’isola di “Magnetic Island” ed utilizzarla come barriera frangiflutti all’entrata dalla “Picnic Bay”.
Purtroppo le sfighe continuano.
Durante le operazioni di rimorchio, la “SS City Of Adelaide” si incaglia nelle prossimità di un’altra baia, la Cockle Bay, e da lì non riescono più a spostarla.
Durante la II Guerra Mondiale lo scafo galleggiante della nave venne utilizzato dall’Aviazione Australiana come bersaglio per le esercitazioni di bombardamento, finché il 22 Ottobre 1942 un bombardiere, dopo averla colpita, precipitò in mare decretando la morte di tre ufficiali della marina australiana ed uno della marina americana presenti a bordo del bombardiere.
Sfighe terminate? Nemmeno per sogno.
Il 24 dicembre 1971 il relitto della “SS City Of Adelaide” venne ulteriormente danneggiato dal “Ciclone Althea“, che fece crollare una parte dello scafo, rovesciando il relitto su un fianco.
Da allora, tuttavia, finalmente abbiamo la rinascita della nave, che inizierà ad avere una vita completamente nuova.
Il relitto è diventato una piccola isola artificiale, ed oggi ospita numerose varietà di piante ed uccelli, di fatto diventando una sorta di attrazione per chi si trova a visitare la Cockle Bay.
Finalmente la “SS City Of Adelaide” può riposare tranquilla.
come hulk l’avranno dipinta di verde?
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Come Hulk: non muore mai, nonostante tutto.
PS Grazie x gli Oasis
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prego
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Wow, che storia!
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Dalle stelle … alle stalle …. e nuovamente alle stelle.
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Ammazza che sfiga! E non le hanno neanche cambiato nome!
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No, cambiare nome ad una nave… sai che porta sfortuna!
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E che altro le poteva succedere!
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La peste bubbonica, il meteorite, una visita di Trump
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😂
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adesso che è felicemente stanziale potrà innamorarsi di un sottomarino in disarmo (certo che le costruivano bene). 🙂
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Ed avere dei bambini, ma temo che l’età fertile sia già passata.
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con tutto quel verde non è la fertilità a mancarle 🙂
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in effetti…
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Bellissimo post 😉
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Ti ringrazio.
Mi ero imbattuto casualmente in una foto di questa “isola artificiale”, ed ho desiderato capirci di più.
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Si trova a Magnetic Island? Australia…
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Esattamente
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Le tue storie offrono un momento di relax 🙂 Grazie
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Lo faccio perché se un giorno tu andassi ad un quiz televisivo, potresti sapere una risposta in più e vincere un sacco di soldi.
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Ovvio, quello che ho pensato anch’io 🙂
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