L’insulto definitivo

L’Azienda dove lavoro, in ottemperanza alle ultime direttive nazionali e regionali, ha dotato ogni dipendente di mascherine di protezione.
Ecco la foto di una della mascherine che mi è stata consegnata:

“Bene” penso. E’ pur vero che io ho comunque le mie mascherine, comperate in un negozio di articoli sanitari. Si tratta della mascherine cosiddette “chirurgiche”, consigliate da molti.

Ma torniamo alle mascherine “aziendali”.
Giriamo la confezione e vediamo cosa c’è scritto:

Positivo: è lavabile 100 volte e riutilizzabile.
Negativo: non è a norma (non ha il marchio CE), è ad uso generico (quindi non pensata per una pandemia), “non è un dispositivo di protezione individuale” (quindi a cosa cazzo serve?), “non è un dispositivo medico” (quindi non garantisce sicurezza alcuna), “non è una mascherina chirurgica” (il ché conferma la sua inutilità), “non protegge in alcun modo le vie respiratorie di chi le indossa” (la conferma che si tratta di una cazzata imperiale), “non offrono una protezione efficace contro i patogeni” (e qui mi girano gli zebedei).

Dunque, per capirci, le mascherine consegnate ai dipendenti sono assolutamente inutili, se non addirittura dannose.

Io tutto questo lo trovo altamente offensivo, un vero insulto per il lavoratore.
Non mi interessa neppure “incolpare” qualcuno.
E’ colpa della Azienda?
E’ colpa della USL locale che ha fornito alla Azienda mascherine non conformi?
E’ colpa della Protezione Civile che si è fatta dare mascherine inadatte?
E’ colpa della Sanità Regionale (ricordiamo che la gestione sanitaria è demandata alle singole Regioni) che si è procurata mascherine inutili?
E’ colpa del Governo (ormai si incolpa il Governo anche per le eclissi) che ha ordinato mascherine di scarsissima qualità?
E’ colpa del produttore che ci ha “rifilato” un prodotto del tutto privo delle prerogative per le quali dovrebbe invece essere utilizzato?
Non lo so e, ripeto, non mi interessa.

Dico solo che *queste* mascherine non avrebbero dovuto per nessuno motivo venire consegnate ai lavoratori con finalità di protezione individuale da un virus che sta mietendo vittime ovunque.
Io lo reputo un insulto, e continuerò ad utilizzare le mascherine chirurgiche che mi sono comperato per conto mio.

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73 risposte a L’insulto definitivo

  1. Raffa ha detto:

    D’accordissimo sull’insulto. Almeno però sono sinceri e scrivono la verità. Probabilmente confidano sul fatto che si getti via il foglietto, senza leggerlo.

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  2. Vittorio ha detto:

    che è la soluzione più logica per la tutela della tua salute e degli altri
    giusto ieri pensavo a cosa potrebbe accadere in aziende in cui il datore di lavoro non rispetta la norma oppure dice ai dipendenti di procurasri le mascherine autonomamente.
    ci vorrebbe una soffiata all’asl per fagli fare una bella multa
    ma prima di tutto, la salute. le polemiche in secondo piano

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  3. stefonwater79 ha detto:

    sono convinta che con più di 10.000,00 euro di stipendio al mese, un qualunque consigliere regionale potrebbe aiutarti.

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  4. Rossatinta ha detto:

    L’unico vantaggio di questa mascherina è far guadagnare il produttore. Secondo me.

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  5. Parole e pensieri a bassa voce ha detto:

    Sono d’accordo con te che vergogna

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  6. Le puoi usare per l’assalto alla diligenza (disambiguazione: la dirigenza pronunciata da un cinese, diligenza come carrozza trainata da cavalli, diligenza come comportamento ligio: quello che avrai tu mettendo una mascherina inutile)

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  7. La Grazia ha detto:

    Puoi usarla con un fazzoletto dentro. Almeno ti salvi dalle allergie di stagione
    Ieri in tv hanno messo al Microscopio ( finalmente) quelle chirurgiche e risulta che si sfilacciano e lasciano passare quindi si inala materiale e virus 🦠

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  8. quarchedundepegi ha detto:

    Ma se c’è chi dice che le mascherine non servono a niente e chi dice che pure i vaccini non servono… specialmente per le influenze.
    Quindi?
    O si fa finta di niente o… GATTA CI COVA… nel senso che di chiarezza ce n’è troppo poca.
    BUONGIORNO.
    Quarc

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  9. Giuliana ha detto:

    … ma è sacrosanto segnalare il fatto

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  10. silvia ha detto:

    E’ una vergogna!

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  11. Raffa ha detto:

    Ti ho appena nominato per un premio. Guarda il mio ultimo post.

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  12. Premesso che sei sano la mascherina non serve, serve a quelli malati per non diffondere il virus, se lo stato vuole che io giri con la mascherina, la mascherina me la deve fornire lui, noi siamo in 5 e mi hanno dato due mascherine .Invece di dare soldi a pioggia anche a chi non ne ha diritto, o finanziare aziende già fallite.
    La nostra è diventata la repubblica del proclama, e fatti zero.

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    • Kikkakonekka ha detto:

      In effetti i soldi urbi et orbi non l’ho capita del tutto, ma ovviamente nella emergenza ogni soluzione sarebbe stata opinabile.
      Riguardo le mascherine… lasciamo perdere, mi tengo le mie.

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      • Le banche per dare i 25 mila euro chiedono i ricavi se no col c…. che danno i soldi.
        Un mio amico che ha un negozio di alimentari (ho scritto un pezzo) che sta lavorando 4 volte di più aveva diritto ai 600 euro , lui non li ha richiesti.

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        • Kikkakonekka ha detto:

          Guarda, io ci sono dentro per lavoro in questa situazione.
          C’è chi vergognosamente ha chiesto i 600 Euro nonostante un incremento dei ricavi, chi molto onestamente ci ha rinunciato. Per i 25mila Euro in teoria le garanzie le offre lo Stato, ma le banche si fidano fino ad un certo punto…
          Ne sto vedendo di ogni tipo…

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  13. gaberricci ha detto:

    “non è un dispositivo di protezione individuale” (quindi a cosa cazzo serve?)

    A proteggere gli altri dai tuoi patogeni, esattamente come le mascherine chirurgiche. O almeno, credo: non so giudicare su quanto siano efficaci. Ma se ti aspetti che una mascherina chirurgica ti protegga, ti sbagli.

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  14. tramedipensieri ha detto:

    Un attentanto alla salute dei lavorati e, quindi, pubblica.

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  15. vittynablog ha detto:

    Forse chi l’ha ordinate non immaginava fossero così inutili!! C’è ancora tanta confusione su queste mascherine!!!!

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  16. lamelasbacata ha detto:

    Ciao Andrea, provo a fare un po’ di chiarezza.
    Le mascherine chirurgiche sono quelle che rispettano la norma UNI EN 14683:2019 + AC:2019 che definisce
    la costruzione, la progettazione, i requisiti di prestazione e i metodi di prova per le maschere facciali a uso medico, destinate a limitare la trasmissione di agenti infettivi da parte del personale ai pazienti durante le procedure chirurgiche e altre attività mediche con requisiti simili.
    Il rispetto di tale norma le fa ricadere nell’ambito dei dispositivi medici.
    Il loro principale utilizzo è quello di proteggere il paziente dagli agenti infettivi e, inoltre, di proteggere chi le indossa da spruzzi di liquidi potenzialmente contaminati. Possono anche essere destinate ad essere indossate dai pazienti e da altre persone per ridurre il rischio di diffusione delle infezioni, in particolare in situazioni epidemiche o pandemiche.
    Le mascherine chirurgiche devono essere utilizzate da persone positive o potenzialmente positive al Covid-19.
    Ovviamente è molto importante l’uso corretto della mascherina che, purtroppo, non viene quasi mai rispettato e parlo con cognizione di causa, dato che le vedo indossate nei modi più improbabili. È stato anche sottolineato dall’OMS come un uso non appropriato delle mascherine possa ingenerare un falso senso di sicurezza, portando a comportamenti pericolosi, quali non mantenere un’adeguata distanza sociale nonché non limitare il tempo di interazione con le persone.
    Non mi addentro nella spiegazione delle caratteristiche delle mascherine FFP2 ed FFP3, in quanto sono dispositivi di protezione individuale, con un grado crescente di protezione in base alle loro caratteristiche, che sono indicati a chi è esposto a un rischio da medio-basso ad alto e devono essere utilizzati da medici e operatori sanitari che assistono soggetti positivi, potenzialmente positivi o infetti.
    Per quanto riguarda le mascherine fornite dal tuo datore di lavoro, vorrei spiegarti che sei in errore.
    Le Mascherine Filtranti per la collettività prive del marchio CE sono disciplinate dall’art. 16 comma
    2 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 e la loro produzione è prevista fino al termine dello stato di
    emergenza di cui alla Delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020.
    Questa misura straordinaria è stata varata per riuscire a colmare l’enorme carenza che si è venuta a creare nei primi giorni dell’emergenza. Ciò vuol dire che mascherine diverse da quelle chirurgiche, quindi non dispositivi medici, né DPI possono essere legalmente prodotte sotto la responsabilità del produttore, che deve comunque garantire la sicurezza del prodotto, ad esempio che i materiali utilizzati non siano noti per causare irritazione o qualsiasi altro effetto nocivo per la salute, non siano altamente infiammabili, ecc.
    Di questo deve essere fornito un dossier agli organi competenti e a chi le acquista per rivenderle, ad esempio le farmacie.
    Le mascherine in questione non possono essere utilizzate in ambiente ospedaliero o assistenziale in quanto non hanno i requisiti tecnici dei dispositivi medici e dei dispositivi di protezione individuale.
    Per un uso civile sono invece perfettamente idonee, nel rispetto delle altre norme introdotte per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
    Nel tuo caso, il trattamento antigoccia e il fatto che siano lavabili fino a 100 volte, cosa ti assicuro assolutamente positiva, rendono le tue mascherine un prodotto che giudico molto positivamente, se confrontato con molti dei modelli che mi sono passati fra le mani nelle ultime settimane.
    L’assenza di marchio CE non vuol dire automaticamente che siano fatte all’estero, anzi magari arrivano da piccole realtà locali che hanno saputo riconvertire la produzione.
    La scelta che abbiamo fatto noi, come realtà sanitaria sul territorio, è stata proprio questa. Ci siamo affidati a tessiture locali e aziende che normalmente producono manufatti tessili per l’industria automobilistica. Hanno riconvertito la produzione, hanno presentato dossier affidabili e stanno cercando di ottenere la certificazione adeguata. Nel frattempo producono in deroga ma legalmente e noi riusciamo a soddisfare le richieste della nostra città.
    Trovo che questa sia anche una scelta ecologica, visto che i prossimi mesi ci vedranno anche alle prese con una mole enorme di rifiuti potenzialmente pericolosi e non riciclabili.
    Con questo spero di averti fatto capire che non sempre il dolo esiste. In questo momento è difficile prendere sempre la decisione più giusta, ma trovo che molto di ciò che è stato fatto è stato fatto con buona volontà.

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Ciao Mela, grazie per la tua spiegazione e per la chiarezza espositiva.
      Per esempio non sapevo che la dicitura CE potesse essere segnale di riconversione della produzione.
      Non era mia intenzione parlare di “dolo”, termine che non ho utilizzato. Più che altro a me (ed agli altri 110 colleghi) è parsa una presa in giro, perché le varie diciture fanno sorgere legittimi dubbi sulla “bontà” di tali mascherine. Ti assicuro che tra i circa 20 colleghi con cui ho parlato, nessuno ha gradito il “regalo” e nessuno ha detto che le indosserà in futuro, preferendo le proprie.
      Potranno anche essere “utili”, ma quelle diciture insinuano il dubbio, ed in un periodo di incertezza come questo, il “dubbio” diventa una forma difensiva e di auto-protezione.
      Non metto in dubbio la buona volontà di chi ce le ha fornite, il dubbio – ripeto – riguarda la validità del prodotto fornito.

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      • lamelasbacata ha detto:

        Le diciture vanno apposte perché manca l’omologazione del dispositivo medico, ma una mascherina in stoffa fatta con materiali idonei ha la stessa validità di una mascherina chirurgica. Entrambi non sono dispositivi di protezione individuale, non proteggono da agenti patogeni e non proteggono le vie aeree se non limitatamente. Cosa che tra l’altro ti ha ben spiegato gabericci che è medico.

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  17. Sephiroth ha detto:

    Che tristezza dai. Ma come si fa a lavorare così?? E se qualcuno si ammala a lavoro che succede?? Porta in tribunale quel fogliettino?? 🤦🏻‍♂️

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  18. Neogrigio ha detto:

    ridicoli, veramente

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  19. francescodicastri ha detto:

    Quella è in pratica una “sovramascherina”. Mettici una garza sterile dentro e vale come una chirurgica. Più o meno

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  20. Paola Bortolani ha detto:

    La mascherina chirurgica protegge gli altri da te e non viceversa. Infatti le usano i chirurghi che devono proteggere il paziente. Ma se la portiamo tutti, siamo tutti protetti. E’ molto semplice.

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