Quella volta che… la bocciatura

(sottotitolo: io non sono una persona che odia, ma in questo caso il mio sentimento è molto simile)

Sono sempre andato bene a scuola, magari a volte (mi riferisco alle scuole medie) studiando poco, accontentandomi del voto ottenuto.
Alle superiori scelsi “Liceo Scientifico”, perché adatto ai miei interessi ed alle mie capacità, prime tra tutte la matematica.
Tutto molto bene fino alla II superiore.

Alla fine della II superiore cambiai Liceo, ambiente, compagni di classe. E successe un po’ di tutto.
Non legai con i nuovi compagni di classe, che facevano gruppo tra loro escludendomi a volte deliberatamente.
Non mi piacque l’ambiente, molto “freddo”, e non conoscevo molti ragazzi nemmeno delle altre classi.
Alcuni professori mi presero di mira, forse perché “nuovo”, adducendo il fatto che avessi una preparazione insoddisfacente nelle loro materie.
E poi iniziai ad avere problemi personali, credo tuttavia non legati a questi cambiamenti. Nonostante avessi solo 15-16 anni caddi in depressione, ed iniziai ad avere bisogno del supporto psicologico.
Persi molti giorni di scuola, ed iniziai ad avere valutazioni basse.

Nel 2° quadrimestre tentai il recupero, che in effetti credevo fattibile.
Mia madre andò a parlare con tutti i professori, e sulla base dei voti e dell’impegno, ricevemmo la promessa che sarei stato rimandato in 3 materie, che con tutta probabilità avrei recuperato a settembre.
Da una media dell’8 avuta in II, passare ad essere rimandato in 3 materie in III sarebbe stato un bell’insuccesso, ma con tutto quello che mi era capitato non appariva come un ostacolo insormontabile.
Ma il giorno in cui esposero i risultati mi accorsi di essere stato bocciato, con 5 materie insufficienti. Alcuni professori avevano mentito a me ed a mia madre.

Non ci rimasi male, e non piansi. Mi ero quasi tolto un peso di dosso.
Ma 2 professoresse si comportarono in modo falso ed ignobile nei miei confronti.
Sapevano che ero in difficoltà, ma sapevano anche che non ero uno stupido e che studiavo per recuperare. Ed in più mentirono.
Il 5 in Italiano non aveva alcun senso. Ricordo come fosse ieri un tema che scrissi in modo splendido, e che mi venne valutato “5” perché lei, la professoressa, “non lo aveva capito”.

Ma ancor peggio il 5 in matematica. No, dico: 5 in matematica. Io la matematica l’ho sempre adorata, mi sono laureato in Statistica! Eppure quella gran troia mi diede 5, immotivatamente. Vi giuro: ero più bravo di lei. Ma ero stato tanto assente, avevo poche valutazioni di cui le prime negative perché in effetti avevo saltato le lezioni. Ma alla fine avevo recuperato con voti alti, che evidentemente per lei non sono bastati a “salvarmi”.

Aneddoto.
3 anni dopo, in V Liceo, la stessa professoressa ci fece da supplente per un paio di settimane, e in un compito in classe mi diede 9. Mi ero accorto che non si ricordava di me, e mi fece pure i complimenti. Volevo sputarle addosso.

Insomma: venni bocciato. Io non ci credevo, i miei genitori non ci credevano, i miei amici non ci credevano.
Ma, giuro, quella bocciatura fu una enorme fortuna. Immensa.

Cambiai ovviamente i compagni di classe ed anche i professori, e mi ritrovai in una classe fantastica. Mi feci subito delle amicizie, che durano ancora oggi dopo 30 anni, e trovai professori bravissimi e, nei miei confronti, sinceri e comprensivi.
In particolare il professore di matematica, al quale avevo confidato tutti i miei problemi.
Per farla breve: con il prof di matematica mi sento ancora dopo tanti anni, per me lui è stato un faro, ed io l’ho sempre stimato ed ammirato.

La zoccola mi aveva bocciato con “5”, ed io l’anno dopo partecipavo con successo alle gare di matematica provinciali e regionali, arrivando ai primissimi posti. Evidentemente la mia valutazione fu approssimativa.

Ma, ripeto, quella bocciatura fu una enorme fortuna, e sebbene io nutra un sentimento di profonda disistima nei confronti di “quei” professori, sono pienamente consapevole che da lì iniziò per me davvero una nuova vita.
Un enorme grazie ai miei nuovi compagni di classe, ed un enorme grazie ai nuovi professori, in particolare quello di matematica, che mi diedero fiducia valutandomi con equità.

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33 risposte a Quella volta che… la bocciatura

  1. Vittorio ha detto:

    quando una sberla a sorpresa diventa un nuvo corso nella propria vita
    l’odio è un sentimento che ci limita e diventa un peso difficile da sopportare. meglio, secondo me, una sana e grassa indifferenza vaffanculistica

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  2. Purtroppo il limite di alcuni professori compromette i risultati e da giovani non si hanno le armi per neutralizzarli. Per me è successo senza bocciature ma con una dinamica contorta col prof di italiano. Pensa che una volta fece l’elogio del mio tema davanti a tutti e quando mi diede il compito avevo cinque meno meno! Non c’era un errore segnato e il giudizio analitico era assolutamente positivo. Questo problema con lui mi ha condizionato l’esame di stato ricevendo un 54 anziché 60. La commissione disse che ero l’unica che avrebbe potuto aspirare al 60 e nessuno in tutta la scuola lo prese. Ancora ci penso, ma nel tempo mi sono abituata che per me vale sempre la legge di Murphy.

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  3. Enza Graziano ha detto:

    A volte davvero gli insegnanti hanno atteggiamenti inspiegabili. Dovrebbero essere imparziali e invece… Comunque non c’è soddisfazione più grande di dimostrare che si sbagliavano completamente, e tu lo hai fatto alla grande!

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  4. Paola ha detto:

    Hai ragioalcune cose apparentemente negative sono fortune ma comprendo la delusione….. dettata dalla falsità di quei professori

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  5. Paola ha detto:

    Ragione

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  6. Raffa ha detto:

    Anche io non nutro odio verso nessuno in generale, tranne una professoressa d’italiano del liceo, che mi prese in antipatia e mi calò i voti per tutto il triennio finale, per il fatto che ero dichiaratamente credente, mentre lei era una sessantottina di m….

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Per fortuna io non ho mai notato discriminazioni, nei confronti miei o dei compagni di classe, mi dispiace per quanto ti sia capitato.

      Ho tuttavia notato in alcuni professori molta ipocrisia e presunzione, e poca attenzione verso i ragazzi.

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  7. silvia ha detto:

    Le ingiustizie rimangono sempre ferite aperte, ma hai avuto il tuo riscatto, quindi bene così 😉

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  8. Istituto tecnico, indirizzo elettronica e telecomunicazioni.
    Rimandato tre anni su tre in telecomunicazioni ed elettrotecnica.

    Faccio l’elettricista da vent’anni.

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  9. Senza contare che per qualche oscura ragione, dopo il mio diploma la mia prof di matematica é andata volontaria in Africa, dove credo ci abbia rimesso le penne, aggiungendo sessanta chili alle tonnellate di rifiuti che i paesi industrializzati smaltiamo nel terzo mondo.

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  10. La Grazia ha detto:

    Ho conosciuto nel 95 un ragazzo di 14 anni che per una bocciatura si era buttato dalla finestra del 4 piano procurandosi ( solo ) fratturine perforazione del polmone e coma
    Quando si riprese era lucido e mi disse ‘ l’ho presa troppo male’
    A te è stata una benedizione ( ma poi la nuova classe ti ha fatto passare la depressione ?

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  11. Paola Bortolani ha detto:

    Mi sembra tu l’avessi già raccontata, ma è una bella storia. Mai perdersi d’animo!

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