Racconti brevi: “Lucifero”

Non avrei mai immaginato che sarebbe finita così.

Io!

Portatore di luce sin dalla nascita, ho rinunciato a mille privilegi pur di avere un regno tutto mio.
E non un regno qualsiasi. Un regno che può accogliere chiunque voglia entrarci, perché è proprio la volontà – e non la debolezza – a darti il via libera per il mio mondo sotterraneo.
Mi sono inimicato il mio Creatore. Sono diventato il suo principale antagonista.
La gente ha sempre dovuto scegliere tra “me” e “lui”, spesso abbracciando le mie tentazioni per tutta la vita, ma ricredendosi in punto di morte.
In questo modo ho perso un sacco di ospiti.
Peggio per loro.

Ancora si crede che nel mio regno esistano solo pianto e stridore di denti. Vi assicuro che non è vero.
Avete amato un vizio tutta la vita? Qui lo ritroverete.
Siete sempre stati attratti da qualcosa di “vietato”? Sarete nel posto giusto.
Ma il problema è un altro.
All’inizio ridevo, la mia risata echeggiava ovunque.
Sì, perché vedere le persone allontanarsi dalla religione, dalla retta via, dal perbenismo, significava solo che sarebbero passate dalla mia parte.
E per un sovrano, avere un suddito in più è sempre un onore.
Ma mi sbagliavo.

Le persone hanno iniziato ad allontanarsi dalla religione perché ha iniziato a diffondersi l’ateismo, una indifferenza verso l’aspetto metafisico della loro esistenza. Quindi non si trattava della scelta di venire dalla mia parte, quanto una scelta di rinunciare sia al paradiso che all’inferno.
Io non capivo.

Non capivo che ateismo ed indifferenza allontanano non solo da Dio, ma anche da Lucifero.
Le persone non aspirano più alla beatitudine divina, ma non temono più nemmeno la dannazione eterna.
Non credono più al Paradiso, ma nemmeno all’Inferno.
Non scelgono il bene, ma non scelgono neppure il male.
Ormai vengo snobbato.

Dio, il Creatore, continua ad avere infinite opere che lo osannano, e nonostante l’indifferenza la sua immanenza rimane eterna.
E così, alla fine, l’unico che rimane davvero solo sono io.

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36 risposte a Racconti brevi: “Lucifero”

  1. Vittorio ha detto:

    lucifero potrebbe mettere qualche annuncio si air b&b e vedere come va
    riscaldamento gratuito

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  2. stefonwater79 ha detto:

    Accendo la luce e lui… appare.

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  3. stefonwater79 ha detto:

    Piú che snobbato, io direi che c’è il libero mercato ☺ ciao

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  4. tramedipensieri ha detto:

    Ma di quale regno parla? :D:D:D

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  5. Centoquarantadue ha detto:

    Gran bel racconto! Una metafora semplice ma profonda.

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  6. theatreatelier ha detto:

    Bello Andrew…. ah mi trovi qui ma il blog è privato dunque se ovviamente hai piacere, nessun obbligo, dovresti mandarmi la richiesta via mail…..😘

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  7. valentina ha detto:

    Che bel racconto, complimenti davvero scritto molto bene.

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  8. vittynablog ha detto:

    bel racconto, riesci sempre a sorprendermi!!! 🙂

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  9. SaraTricoli ha detto:

    stupendo questo punto di vista differente… fa davvero riflettere.
    Lucifero alla fine solo, nonostante ci sia nel mondo tanta cattiveria…
    complimenti!

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  10. Fa minore ha detto:

    Ecco, parlerei più di indifferenza, o agnosticismo, che di ateismo, rispetto al bisogno di trascendenza.
    Mi viene in mente il povero Giobbe: lui l’ha conosciuto bene!

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  11. Papillon, il Blog ha detto:

    Non dico di tornare ai tempi dell’inquisizione, ma un po’ di senso di colpa andrebbe recuperato…

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