Tra le persone che più hanno lasciato un segno profondo nella mia vita, c’è sicuramente Don Floriano.
Lo conobbi quando iniziai le scuole medie – tanti anni fa – e lui divenne mio insegnante sia di Religione che di Musica.
Don Floriano adorava la musica.
Ogni anno reinventava da zero la “banda musicale” scolastica, all’interno della quale potevi trovare ragazzini di 11-12-13 anni che suonavano ogni tipo di strumento: dal flauto dolce al flauto traverso, dal pianoforte al violino, dal saxofono al clarinetto, dalla chitarra classica al basso, includendo batteria e quant’altro un ragazzino sapesse suonare.
Lo strumento musicale non era donato dalla scuola, te lo dovevi far acquistare dalla famiglia, per cui io dovetti accontentarmi del classico flauto dolce.
Ma l’amore che Don Floriano mi trasmise per la musica non ha eguali.
La musica ce la insegnava, ce la faceva capire, ci insegnò a leggerla, a suonarla, a saperla ascoltare ed amare.
Non ci faceva suonare brani liturgici: nelle sue lezioni (incluse quelle volontarie 2 pomeriggi a settimana) si suonavano Bach ed i Beatles, Mozart, Dylan ed i successi di musica italiana ed inglese del momento. Era uno spasso.
Don Floriano non aveva un carattere facile: si arrabbiava spesso, era “fumimo”, andava su tutte le furie per un nonnulla, pretendeva serietà, attenzione e concentrazione continue. Ma tutti noi gli volevamo un gran bene.
Io gli volevo un gran bene.
Io, timido ragazzino piccoletto di provincia, trovai in lui un vero e proprio nume protettore. Mi difese da quegli scherzi che oggi potremmo anche definire “bullismo” da parte di alcuni ragazzini più grandi di me, ma che ora ripensandoci erano davvero cose da poco. Mi aiutò a “diventare grande”, a volte mi sgridava, ma sempre a fin di bene.
Finite le medie lo rividi in alcune occasioni, per esempio quando ogni 8 Dicembre – festa dell’Immacolata – teneva un concerto all’aperto con i “suoi” studenti durante una classica funzione all’aperto molto nota qui a Padova.
E lo reincontrai alcuni anni fa per strada, un incontro inaspettato di cui ne parlai in questo post.
Don Floriano avrebbe compiuto la bellezza di 100 anni tra pochi giorni, essendo nato l’11 Gennaio del 2021.
E’ morto il giorno dell’epifania, lasciando in me ed in tutti coloro che lo hanno conosciuto un ricordo bello ed indelebile, per la sua passione per la musica ed il suo carattere burbero ma amabile.
lo sguardo della prima foto sembra dire: non so cosa hai fatto, ma so che qualcosa hai fatto
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Era così.
Poi si incazzava di brutto.
Diventava rubicondo,
Poi tutto d’un tratto gli passava.
Che personaggio! Lo adoravo.
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ho fatto otto anni di salesiani
conosco bene quegli sguardi
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Esattamente
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Ci sono alcuni sacerdoti che hanno saputo interpretare il loro ruolo.
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Lui sì, ma non tanto come insegnane di religione, quanto per il suo sconfinato amore per il pentagramma. Sapeva suonare, da autodidatta, praticamente ogni strumento.
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Una dolcissima storia, che ci mostra quanto siano importanti alcune figure adulte per i ragazzini.
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Vero, Enza.
Una persona adorabile, cui tutti volevamo un gran bene.
L’ho incontrato qualche anno fa per strada. Un incontro che non dimenticherò mai.
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Sono proprio i ricordi quelli che restano ♥️
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davvero un bel ricordo!
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Non può essere che così, per una persona che davvero è stata punto di riferimento per moltissimi ragazzi.
Un amore infinito per la musica – a 360° – credo che tra le nuvole stiano intonando l’Inno alla Gioia, la sua aria preferita.
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certamente!!!1
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E’ strano come persone che in fondo conosciamo solo superficialmente lascino impronte indelebili nella nostra vita, e spesso ricordi affettuosi. E’ capitato anche a me con personaggi come sacerdoti, insegnanti e perfino una bidella che ricordo ancora con tanto affetto. Altri sono scivolati via, inghiottiti dal tempo, senza lasciare traccia.
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Ci sono persone che davvero ti lasciano qualcosa dentro.
Don Floriano era amato da tutti, e tutti lo ricordano per il suo amore per la musica, più che per la sua attività sacerdotale.
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Immagino, comunque ha trasmesso qualcosa che è rimasto.
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E’ sempre bello comunque aver lasciato un segno ….. gli farebbe sicuramente piacere saperlo ..
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Lo sa.
Nel senso che ha lasciato un ricordo positivo ed indelebile in centinaia/migliaia di studenti, credo fosse impossibile non volergli bene.
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Che belle cose davvero, leggere di qualcuno che ha lasciato il segno!
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Ci lascia un bel ricordo.
Quante lezioni di musica, quanti rimproveri, ma quanti bei momenti.
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bellissimo avere punti di riferimento così “ricchi”
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Una bella persona.
Molto “musicale”.
Si arrabbiava, ma si faceva voler bene.
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La sua vita non è stata certamente inutile se è riuscito a restare nel cuore di tanti ragazzi. Hai scritto un bel ricordo, la sua vita continuerà a vivere nei vostri ricordi! ❤
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Quando una persona lascia un ottimo ricordo, significa che non ha vissuto invano.
Il Paradiso lo attende con una banda di angeli suonatori.
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