Dieci alla decima: le mie 10 canzoni preferite di Kylie Minogue

Il giorno 10 di (quasi) ogni mese, pubblico una personale classifica riguardante argomenti molto differenti tra loro. Spesso parlo di musica, ma ho parlato anche di sport, di cibo, di vacanze e di quant’altro mi potesse passare per la testa.

Questo mese la mia classifica riguarda le canzoni di Kylie Minogue, una cantante che mi è sempre piaciuta per la musica pop-elettronica prodotta, che ho avuto la fortuna di vedere dal vivo proprio a Padova qualche anno fa, e che un mese fa ho posizionato al 1° posto nella mia personale classifica riguardante “le cantanti di cui mi sono platonicamente innamorato”.
Kylie è bella, davvero, mi è sempre piaciuta. Ma ancor di più mi piacciono i suoi dischi, che ho numerosi a casa e che spesso riascolto.

A dire il vero i suoi primi dischi non è che mi piacessero molto. Prodotti dal trio inglese Stock/Aitken/Waterman era davvero musica commerciale senza troppi scossoni, la potevi ascoltare volentieri, ma nulla di più. Sono dischi che non riascolto quasi mai.
La svolta è arrivata negli anni ’90 quando Kylie ha lasciato il brit-pop per affacciarsi verso un pop-elettronico più “europeo”, spesso remixato in funzione della musica da discoteca.
Lì davvero ho iniziato a seguirla fedelmente, perché era – e rimane – il mio genere di musica preferito.

In questa mia personale “Top 10”, riguardante le canzoni di Kylie che mi piacciono maggiormente, troveremo solo una canzone della “vecchia” Kylie, quella per capirsi prodotta da S/A/W, si tratta di “Better the Devil You Know”. Niente “I Should Be So Lucky”, dunque, e nessuno di quei moltissimi brani, arrivati anche al 1° posto della classifica, che tuttavia avevano un “sound” che io trovavo abbastanza banale, o quantomeno troppo standardizzato.

Ecco dunque la classifica delle mie 10 canzoni preferite di Kylie Minogue.

#10 Where the Wild Roses Grow
Non è propriamente un brano di Kylie Minogue, quanto una collaborazione tra la stessa cantante e Nick Cave con i The Bad Seeds, tutti accomunati dalle origini australiane.
Una canzone da pelle d’oca, dove il testo narra dell’uccisione di una giovane donna, e delle sue ultime parole con il proprio carnefice.

#9 Breathe
Tratto dall’album “Impossible Princess” del 1997, è una canzone completamente elettronica, che nel CD singolo propone alcuni remix di levatura eccezionale.

#8 Slow
Brano del 2003 incluso nell’album “Body Language”. Apprezzato sia dal pubblico (oltre 2 milioni e mezzo di copie vendute, 1° posto in Regno Unito, Australia, Spagna e Danimarca) che dalla critica (nominato ai Grammy come migliore canzone dance dell’anno, descritto dalla rivista specializzate “Rolling Stone” come “una gemma musicale in stile Prince”), a me è sempre piaciuto per il ritmo “lento” ma elettronico. Nel video lei è stupendamente bella.

#7 In Your Eyes
Dall’album “Fever” del 2001, ritmo veloce, sound da discoteca e testo “sexy” (“I want to make it with you”).

#6 2 Hearts
Dall’album “X” del 2007. Si tratta del grande ritorno di Kylie dopo la lunga battaglia, fortunatamente vinta, contro il tumore al seno.
In contrasto al difficile periodo appena trascorso, “X” esprime positività ed ottimismo, e “2 Hearts” ne è l’emblema.

#5 Better the Devil You Know
Come scrivevo poche righe fa, questo è l’unico brano appartenente alla prima fase della carriera di “Kylie” che includo nella mia classifica.
E’ tratto dal suo 3° album del 1990, intitolato “Rhythm of Love”, ed è scritto e prodotto da Stock/Aitken/Waterman. Si tratta di uno dei brani più amati da parte dei fans di Kylie sparsi per il mondo.

#4 Timebomb
Una sorta di “regalo” di Kylie ai fans, per i suoi 25 anni di carriera. La canzone è da considerarsi come “stand-alone”, nel senso che al momento dell’uscita non era inclusa in alcun album; verrà inclusa solo successivamente in alcuni “best of”.
Dance elettronica, lei nel video è bellissima.

#3 Did It Again
Una canzone cui sono particolarmente affezionato di cui all’inizio comperai il CD singolo solo per alcuni remix in esso inclusi che mi piacevano in modo particolare (“Trouser Enthusiasts’ Goddess of Contortion Mix” e “Razor-n-Go Mix”, per la cronaca).
Anche “Did It Again”, così come “Breathe” (posizione #9), appare nell’album “Impossible Princess” del 1997, e nel video Kylie si presenta con 4 look differenti: Indie Kylie, Dance Kylie, Sex Kylie e Cute Kylie.
Auto ironica.

#2 Confide in Me
Adoro questa canzone.
Rappresenta una svolta per la carriera di Kylie che, dopo aver lasciato il trio di produttori Stock/Aitken/Waterman, affronta un nuovo percorso musicale non privo di rischi. Lasciare S/A/W, veri “numero uno” nel panorama europeo, poteva significare per Kylie un rapido declino ed una carriera senza vie d’uscita.
Ma lei si “reinventò”, abbandonando il brit-pop di più facile ascolto per intraprendere un pop più “maturo” e di classe.
“Confide in Me” riassume questa sua svolta: nuovi produttori, musica elettronica, atmosfera malinconica, e nel video lei bella come e più di prima.

#1 Can’t Get You Out of My Head
Una canzone icona della musica pop e dance degli ultimi 20 anni.
Ricordo ancora la prima volta che la sentii. Era alla radio, e mi trovavo insieme ad MDM (Mia Dolce Metà). Era una domenica di agosto, ed avevamo fatto una gita in montagna a Folgaria, in provincia di Trento. Una pioggia improvvisa ci aveva fatto rientrare repentinamente in auto, ed accendendo la radio sentimmo la canzone. Entrambi esclamammo: “questa fa il botto”.
E lo fece davvero.
1° posto in ben 40 Nazioni – un vero record – incluse Italia, Regno Unito, Australia, Canada, Francia, Germania, USA dance, “Can’t Get You Out of My Head” vendette oltre 5 milioni di copie ottenendo critiche positive ovunque.
Di questa canzone mi piace tutto. Esprime perfettamente il mio ideale di pop-elettronico, mi piace il ritmo, mi piace Kylie come la canta. I remix sono ottimi, il video “iconico”, lei nella copertina è sexy come non mai.

Stupenda poi la sua reinterpretazione ai “Brit-Awards”, dove presenta il brano sotto forma di “mash-up” con il famosissimo brano dei New Order del 1983 intitolato “Blue Monday”.

Pure pop.
Pure dance.
Pure Kylie.

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20 risposte a Dieci alla decima: le mie 10 canzoni preferite di Kylie Minogue

  1. wwayne ha detto:

    “Can’t get you out of my head” segnò la rinascita di Kylie Minogue dopo un lungo periodo in cui sembrava destinata a non replicare mai più il successo avuto negli anni 80. Non fu un fuoco di paglia, perché a quella hit da urlo fece seguito un’altra canzone altrettanto bella e apprezzata (“In your eyes”). Poi purtroppo è arrivato un maledetto tumore al seno ad interrompere quest’ascesa altrimenti irresistibile.
    Comunque per me il miglior cantante di tutti i tempi rimarrà sempre lui: https://wwayne.wordpress.com/2018/12/22/i-10-film-piu-belli-che-ho-visto-nel-2018/

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  2. Enri1968 ha detto:

    Where the Wild Roses Grow… top! La canzone fa parte dell’album Murder ballads: ottima collaborazione di lei con Nick.

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  3. Ehipenny ha detto:

    Ammetto di conoscere molto poco di Kylie, ma è nella mia lista di “prossimi ascolti obbligatori su spotify”

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  4. Nonna Pitilla ha detto:

    bello il tuo post!, ma non amo molto la sua musica! tuttavia tue ne hai detto con grande “passione” bravo

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  5. Vittorio ha detto:

    Da vedere e,volendo, da ascoltare

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  6. silvia ha detto:

    A me è sempre piaciuta, certo se piace il genere, ultimamente sta facendo collaborazioni interessanti, l’ultima fatta con Dua Lipa è molto carina 😉
    Buona domenica!

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  7. La Grazia ha detto:

    A mio figlio piace la tutina bianca che indossa nella canzone 1 chissà che botto quando hai visto il video

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