Nel dialetto veneto, molti sono i modi di dire riguardo la morte che sono stati tramandati dai nostri avi e che sono arrivati fino ad oggi.
Piccole pillole di saggezza popolare che ci rimandano a tempi in cui la morte era vista forse con maggiore rassegnazione o addirittura come una liberazione dai mali di questa terra.
“De sicuro no ghe xe che la morte” e “Tuti i ossi torna al so logo” tutti torniamo alla terra (logo = luogo) come un richiamo al detto biblico “Ricordati, uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”
Molto rassegnato il dire “Se mor un poco a la volta” che ricorda come il fluire della vita ci porta piano piano inevitabilmente verso la morte.
Talvolta la morte arriva all’improvviso al punto che “Ancuo in figura, doman in sepoltura” (ancuo = oggi) oggi si è vivi e domani si potrebbe essere già trapassati.
L’uguaglianza di fronte alla morte viene ribadita anche da “Al dì del giudizio tanto vale el “marcheto” che ‘l “ducato”” (due monete della Repubblica veneta che avevano valori differenti), per dire che di fronte al giudizio divino saremo tutti uguali.
Ricordiamo inoltre che “Tuti va al molin col so saco” per significare che ognuno si presenta dall’altra parte con le proprie opere buone o cattive.
E per finire “Xe mejo ‘ndare in paradiso strazà che al’inferno in abito ricamà“, meglio poveri in paradiso che ricchi all’inferno.
“Trionfo della morte” affresco del XV secolo (Oratorio dei Disciplini, Clusone (Bergamo)).
un final destination veneto
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Modi di dire popolari, ma che ovviamente nascondono sempre una piccola/grande libertà.
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la cultura pop è fondamentale e non dobbiamo perderla.
già mi rammarico per la progressiva scomparsa dei dialetti e delle tradizioni
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Alla lunga rimarranno solo sui libri.
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finchè qualcuno li leggerà
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Mi ha sempre affascinato la figura della morte. Ho tanti libri che in un modo o nell’altro ne parlano e fotografie di luoghi e opere d’arte che la rappresentano. Ai modi di dire non avevo mai pensato però.
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I modi di dire si tramandavano, ora c’è il rischio che si perdano un po’ per strada.
Per fortuna la forma scritta permette di conservarne il ricordo.
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Tutti giusti questi modi di dire … ed è giusto rammentare che non siamo immortali ma soprattutto che i soldi non li portiamo da nessuna parte 🙄 (dovrebbero ricordare certi avidi che si arricchiscono sulla pelle degli altri😡)
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Lo capiranno mai?
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🙄 la speranza è l’ultima a morire… forse quando rimarrà solo quella 😒
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Ma che bell’argomentino stamattina…🤘🌶️
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Oh yes!
Positivismo puro
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Quanto sono belli i proverbi dialettali! Sono pieni di saggezza e ci ricordano che non siamo eterni!!!!
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Purtroppo stanno andando in disuso.
Già io ne conosco pochi, mio figlio nemmeno uno.
Saranno solo il libri a tramandarli.
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rriverà il momento che li andrà a cercare! 🙂
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Qui sono molto meno discreti
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La vose del vecio la xe vose de verità
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Hai origini venete?
🙂
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Ho passato 30 anni della mia vita in Veneto, loro mi hanno insegnato a bere la grappa e cucinare il fegato alla veneziana ed io a loro ho insegnato a bere su fili e ferru e a cucinare le seadas 😁
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Io sono un veneto atipico: la grappa la detesto ed il fegato alla veneziana… l’ho mangiato per anni ed ora non mi stuzzica più
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Sono stata benissimo con i polentoni😄
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Conosco l’affresco!
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Io ricordo di averlo visto nei vecchi libri di scuola, ora l’ho recuperato perché mi sembrava adatto al “post”.
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Ho abitato a Bergamo
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OK!
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