Saturday Pop. Kate Bush: “π”

Che il rapporto tra il raggio di un cerchio e la sua circonferenza fosse un numero difficile da calcolare se ne erano già accorti gli Egizi oltre 3500 anni fa.

Il papiro egizio di Rhind, datato 1650 A.C. circa e trascritto da uno scriba di nome Ahmes, riporta come valore di π il rapporto frazionario 256/81, approssimabile a 3,16.
Fu il grande Archimede di Siracusa (287 A.C. – 212 A.C.) ad affinare il calcolo di π. Mediante lo studio dei poligoni inscritti e circoscritti ad un cerchio, arrivò a determinare che π avesse un valore compreso tra 223/71 (circa 3,1408) e 22/7 (circa 3,1428).
Nei secoli successivi, con il solo uso di carta e penna, altri matematici e studiosi si cimentarono nel calcolo di π, e nel 1615 il matematico tedesco L. van Ceulen riuscì a calcolare ben 35 cifre decimali di questo fatidico numero.

Ma perché questo numero si chiama proprio π?
Esistono 2 teorie.
La prima afferma che la lettera greca π venne scelta perché è la lettera iniziale della parola greca “periphereia”, che significa circonferenza.
La seconda invece afferma che si tratterebbe di una sorta di “omaggio” a Pitagora, il grande matematico vissuto tra il 570 A.C. ed il 495 A.C.

π possiede numerose caratteristiche, tra le quali spiccano:
– è un numero irrazionale, dunque non esprimibile con una frazione
– è un numero con infiniti numeri decimali
– è un numero trascendente, quindi non calcolabile algebricamente e nemmeno ricavabile geometricamente

Si tende a pensare che π sia un numero strettamente legato alla geometria ed alla matematica.
Così non è.
Esso compare in svariate formule legate alla fisica, alla meccanica, alla teoria quantistica, all’elettromagnetismo e perfino alla relatività, tanto cara ad Einstein.

Nel 2005 la cantante inglese Kate Bush pubblica l’attesissimo album “Aerial”, ben 12 anni dopo il suo pluri-premiato album “The Red Shoes” del 1993.
In “Aerial” troviamo un brano intitolato proprio “π“, nel quale la cantante elenca tutti i numeri decimali di π dal 1° al 78° e poi dal 101° al 137°.
Non si tratta di un mero esercizio musicale-matematico.
La canzone parla di un uomo che cerca di calcolare π, e questa sua ricerca lo porta a scoprire l’infinito, una sorta di bellezza cosmica naturale insita nelle cose che ci circondano.

“Sweet and gentle and sensitive man
With an obsessive nature and deep fascination for numbers
And a complete infatuation with the calculation of π

π come simbolo di ricerca, di perfezione, di infinito, di universo.
π “numero trascendente” che eleva l’uomo verso il trascendente, verso quella ricerca di infinito che va oltre il mondo fisico, e che trova risposta nella religione, nella teologia e nella filosofia.

“Oh, he love, he love, he love, he does love his numbers
And they run, they run, they run him in a great big circle
In a circle of infinity”

Kate Bush
π
CD singolo promozionale
Anno: 2005
Casa discografica: EMI
Numero di catalogo: –

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43 risposte a Saturday Pop. Kate Bush: “π”

  1. Alex ha detto:

    Grazie, non sapevo gli fosse stato “dedicato” una canzone… vado ad ascoltarla

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  2. langolinonascosto ha detto:

    Buongiorno

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  3. Vittorio ha detto:

    Il fascino della mente umana sta nel non avere confini. Numeri irrazionali e immaginari. Razionali e irrazionali. Binari e algebrici.
    Kate bush ha un tocco magico in tutto ciò che fa

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  4. Alessandro Montani ha detto:

    Non conoscevo questo pezzo di Kate Bush. A un livello molto più basso ricordo un album dei Rockets con lo stesso titolo, credo che il pezzo di punta fosse “Ideomatic”. https://youtu.be/MMkUTOfFaEw

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  5. silvia ha detto:

    Kate Bush mi è sempre piaciuta molto, una voce particolare e bellissima, una vera professionista.

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  6. Daniela ha detto:

    la valenza del π risuona meno matematica con la voce della fantastica “folletta” della musica, la adoro

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  7. La Grazia ha detto:

    π Ah che bellezza sono riuscita a copiarlo altrove, sul tablet manca, dicevo, a me ricorda il film la vita di Pi …..ma la terra è tonda ? Ho preso il libro di Gauss che ha frazionato il cerchio lo hai letto ? E della sezione aurea ? E della prova del nove ? E delle applicazioni del Pi …..non ricordo niente, hai terreno fertile qui, aspetto le tue lezioni

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  8. Neogrigio ha detto:

    eh, questa news mi sembra di averla letta da qualche parte…. 😛

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    • Kikkakonekka ha detto:

      🙂

      Dal libro “Matematica rock” ho estratto 2 post: quello delle copertine dei Coldplay e quello di Kate Bush.

      In nessuno dei 2 casi ho fatto copia/incolla.
      Per quello die Coldplay mi sono studiato il codice ITA2 ed ho riprodotto le copertine a mano. Un post che mi ha impegnato per almeno 2 ore.

      Per Kate Bush è stato più semplice, ma ho dato alla canzone una visione più “metafisica” e meno “matematica”.

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  9. Massi Tosto ha detto:

    Qualche suo pezzo mi piace molto, questo non lo conoscevo

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