Spreco di carta

Quando rientro a casa alla fine della giornata di lavoro, passo sempre prima alla cassetta delle lettere per vedere se c’è qualcosa da ritirare.

La corrispondenza che ricevo è sostanzialmente questa:
1 volta al mese: Ciak (mensile dedicato al mondo del cinema)
1 volta alla settimana: bollettino parrocchiale
Bollette (poche, quando posso le ricevo via mail in formato PDF, così come in formato PDF gestisco i resoconti bancari)
99% pubblicità e puttanate

Le pubblicità sono di vario tipo: supermercati con offerte strepitose (la maggior parte della carta che ricevo arriva da parte loro), catene di elettrodomestici/informatica (anch’esse molto presenti nella cassetta delle lettere), agenzie immobiliari, pizzerie, servizi di ristrutturazione, idraulici, carpentieri, autoscuole, gastronomie, tinteggiatori, riparatori di tapparelle, idraulici, negozi di abbigliamento (specialmente pre-covid), e cazzate di vario genere.

Io mi chiedo quanta efficacia possa avere la pubblicità cartacea, a mio parere pochissima.
A livello di supermercati, credo che quasi tutti vadano al supermercato di fiducia, difficile cambiare abitudini solo perché un volantino pubblicitario ti comunica che le mele golden vengono 1,49 al Kg da un’altra parte.
Forse un po’ più incisive le pubblicità dei negozi di elettrodomestici e di informatica, dato che un prezzo ritenuto “conveniente” potrebbe stimolare il consumatore ad un acquisto magari rimandato da tempo.
Le altre pubblicità, e meno che tu non abbia un bisogno immediato di un professionista per qualche riparazione, non servono praticamente a nulla. Fermo restando che potresti già avere in agenda i contatti con i riparatori di fiducia in caso di emergenza.

E’ pur vero, lo dicono gli studi, che la pubblicità cartacea ha comunque un maggiore impatto rispetto a quella in internet, televisiva o radiofonica, per il semplice fatto di essere tangibile e di rendere più credibile l’oggetto della pubblicità stessa, ma è altrettanto vero che ha un costo elevato non tanto – o non solo – in termini di costo di produzione, ma anche per il costo di smaltimento e per il costo ecologico.
Sì, perché il costo dello smaltimento non è da sottovalutare: tonnellate e tonnellate di carta che viene gettata via (perché non interessa a nessuno), spesso senza neppure venire riciclata.
Costo ecologico: la carta deriva da fibre vegetali, che vanno poi lavorate e preparate.

Credo sia impossibile trovare un modo per limitare questa forma di pubblicità, che io paragono allo “spam” che riceviamo via mail, solo che in questo caso non va a finire nel “cestino” di Outlook, ma nel bidone di raccolta carta. E solo se fai la differenziata.

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43 risposte a Spreco di carta

  1. Vittorio ha detto:

    nel mio condominio c’è una cassetta appesa in strada proprio per la pubblicità. fa abbastanza da filtro. in buca trovo di solito le buste delle agenzie funebri e dei kebab o pizzerie

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  2. Ehipenny ha detto:

    A me arrivano soprattutto volantini di pizzerie, anche con cadenza regolare così che mi trovo cinque copie dello stesso… non sono del tutto inutili perché a volte le proviamo, ma ne basterebbe uno

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  3. Lo spreco di carta e plastica quotidiano è un qualcosa di assurdo, mi fa sempre storcere il naso.

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  4. L'ORA DELLE OMBRE- diario da altrove di un sole nero ha detto:

    Da me come da Vic

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  5. Di questo siamo contenti noi finnici che la vendiamo. (Battutona!)

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  6. Interessante riflessione. Consideravo i volantini pubblicitari un inevitabile fastidio da sopportare passivamente, ma effettivamente hai ragione, sono come lo spam, con la differenza che oltre a rompere le scatole inquinano, hanno un impatto non trascurabile!!

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  7. Raffa ha detto:

    L’importante è riciclarla sempre, ma purtroppo spesso si vede buttata anche per terra, soprattutto nei condomini.

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  8. phileasfogg2020 ha detto:

    In questo periodo stavo riflettendo anche sulla pubblicità su Youtube, dove vieni bombardato di spot in un inglese dalla velocità supersonica. Anche qui non capisco chi sia il destinatario

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  9. vittynablog ha detto:

    Anche da noi arriva tanta pubblicità, che rimane invariabilmente fuori nella cassetta esterna proprio per evitare che suonino incontinuo. Ci pensa il signore che fa le scale due volte la settimana a svuotarla. Non posso che essere d’accordo con te: che gran spreco di carta!!!!

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  10. Emily ha detto:

    Io lo trovo un modo proprio obsoleto di fare pubblicità…

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  11. wwayne ha detto:

    Concordo con la mia amica Ehipenny: per una pizzeria appena aperta è fondamentale farsi conoscere, e i volantini pubblicitari (che vengano spediti nelle case o messi sotto i tergicristalli) possono aiutare molto in questo senso.
    Le pubblicità su Youtube invece sono una pessima idea, mirate o meno che siano: l’Internauta medio quando va su quel sito non vede l’ora di guardare il video che ha scelto, quindi se tu gli fai perdere tempo con uno spot pubblicitario tu non lo invogli a comprare un prodotto, ma anzi glielo fai odiare alla follia. E infatti io non compro per principio tutti i prodotti che vengono pubblicizzati in questo modo.

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    • Kikkakonekka ha detto:

      La mia azienda “compera” anche gli spazi si Facebook, con il “targeting mirato”.
      A mio avviso non serve a nulla, ma non lo dico apertamente perché sembrerei un bastian contrario.

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      • wwayne ha detto:

        L’importante è non pubblicizzarsi con quegli spot che vari siti (non solo Youtube) costringono i loro utenti a vedere prima di un video: come ti ho spiegato prima, quegli spot ottengono l’effetto opposto a quello sperato, quindi sono soldi buttati dalla finestra. Grazie per la risposta! 🙂

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  12. Paola Bortolani ha detto:

    Negli anni ’80, quando arrivarono i primi computer, dicevano “sparirà la carta”. Magari. Quanto alla pubblicità, avendo un figlio che ci lavora, credimi, è tutto studiato molto attentamente

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  13. La Grazia ha detto:

    Hai scritto la parolaccia con la P…,,
    Visto che riciclo cartoni direi che la carta igienica potrebbe non essere imballata
    I cartoni ondulati sono tripla carta ma ….. dovremmo consumare meno di tutto

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  15. vincenza63 ha detto:

    Apprezzerei se mi facessero uno sconto ogni kg di carta riciclata correttamente.
    Ti ricordi che carini i buoni che si ritagliavano dalle riviste? Un plusvalore per le riviste stesse 🙂

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