Gli scrocconi della mascherina

Quando c’è qualcosa di gratuito, non mancano mai gli scrocconi.

Nella mia azienda abbiamo contatto con il pubblico. Negli uffici tutti noi dipendenti indossiamo la mascherina, e per i clienti c’è tutta una procedura di accoglienza adottata per la sicurezza anti-covid: mascherina, igienizzazione, rilevamento della temperatura, percorsi obbligati.
In entrata abbiamo messo un distributore di mascherine: può accadere che qualcuno si dimentichi la mascherina a casa, può accadere che ad una mascherina si rompi l’elastico, e così via. Queste mascherine – gratuite – servono apposta per supplire a problemi dell’ultimo minuto.
Proprio per il fatto che siano gratuite, ecco che qualcuno se ne approfitta.

Ho visto con i miei occhi, che ci sono almeno 2-3 colleghi che *tutti i giorni* in entrata prelevano una mascherina, nonostante essi già ne indossino una.
Perché lo fanno?
Probabilmente per sostituire quella che indossano, oppure per portarsela a casa, oppure prendono la mascherina solo per il fatto che è gratis.

Io non sopporto gli scrocconi.
Sono gli stessi che poi si portano a casa la penna dell’ufficio (perché tanto di penne ce ne sono a bizzeffe), perché non lo vedono come un furto, e nemmeno come un danno nei confronti dell’azienda.
La penna è gratis, e me la prendo.
La mascherina è gratis, e me la prendo.
E lo scroccone colpisce ancora. Tutti i giorni.