Le mie giornate

Mi trovo sempre a casa di mio padre in isolamento-covid.

Ho sempre nella mia vita evitato di annoiarmi, ma stare 24/7 dentro la stessa stanza può davvero portare allo sconforto.
Per questo motivo mi sono dato delle regole, di comportamento e di alimentazione.

Mi sveglio presto, verso le 6:00, quando la stanza è ancora abbastanza fresca. Mi misuro la febbre e mi sposto in bagno, in modo da arieggiare la camera da letto.
Poi faccio colazione, the e biscotti. E poi inizia la tiritera della mini attività che svolgo a rotazione, che più o meno sono queste:
– un po’ di cellulare (giochini, whatsapp, notizie)
– lettura di un libro poco impegnativo (causa mal di testa)
– camminatina su e giù per la stanza
– giochi di logica (sulla rivista specializzata, non sul cellulare)
– riposo
Ognuna di queste mini-attività dura dai 15 ai 20 minuti, e vanno a rotazione.

Devo sempre ricordarmi di bere, per evitare non solo il rischio disidratazione, ma anche di danneggiare i miei reni (sicuramente ricordate delle mie frequenti calcolosi e della necessità di bere con frequenza tutti i giorni).
Pranzo leggero: pasta in bianco, un po’ di tonno, frutta.
Nel pomeriggio, quando la temperatura in stanza diventa torrida, mi sposto in bagno, dove riesco a fare qualcosa, pur in una situazione di massima scomodità. Ricordo che a casa di mio padre non c’è l’aria condizionata, che comunque dubito mi farebbe bene avendo ancora alcune linee di febbre (anche se molto meno rispetto ai primi giorni) e tosse (sempre fastidiosa e dolorosa al torace).
Finalmente al tramonto il sole non batte più sulla finestra della camera, e posso aprire rotolante e finestra per rinfrescare l’ambiente e cambiare aria.
Mentre rigenero l’aria della camera, mi concedo una bella doccia che, vi assicuro, è quanto mai purificatrice.
Cena leggera: brodino, mozzarella, nulla più.
La sera cerco qualche distrazione sul cellulare, qualcosa che mi possa interessare, o che mi sollevi il morale.
Qualcosa da seguire senza troppa attenzione, dato il mal di testa continuo, ma che mi faccia star meglio.
Per cui sto seguendo i documentari di David Attenborough, una serie di “Lego Master”, e gli sketch comici di Antonio Ornano e Giuseppe Giacobazzi. Tutte visioni leggere, che non impegnano troppo la mia testolina.
Infine cerco di dormire presto.
Le giornate sono clamorosamente tutte uguali, mi sembra di vivere in prima persona “il giorno della marmotta” (cit.).

“Ricomincio da capo”: Bill Murray ed il “giorno della marmotta”