Saturday Pop. Ivan Cattaneo: “Una Zebra A Pois”

Abbiamo conosciuto ieri Tira, una vera “zebra a pois”, priva delle naturali strisce verticali bianche e nere.

Quando diciamo “zebra a pois”, tuttavia, alla maggior parte di noi viene in mente non tanto un animale vero in carne ed ossa, quanto una canzone.

“Una zebra a pois
Me l’ha data tempo fa
Uno strano maraja
Vecchio amico di papà”

Ivan Cattaneo mi è sempre stato simpatico, perché l’ho sempre visto in TV scherzoso, positivo nel modo di proporsi, gentile con le persone. Un bel personaggio.
Ma anche controverso, perché in effetti è spesso andato controcorrente, come quando all’apice della sua carriera musicale decise di ritirarsi perché temeva di essere diventato solo un “interprete di vecchie canzoni”, senza che la sua sensibilità artistica di autore affiorasse e venisse apprezzata.

Dopo alcuni anni ci ripensa, ed il suo rientro artistico è quantomeno inaspettato.
Negli anni ’90, dopo un lungo silenzio musicale, Ivan rientra in scena con progetti ambiziosi che comprendevano musica, danza, poesia e arti figurative. Lui stesso si era dedicato alla pittura, con varie esposizioni in tutta Italia, e nei successivi lavori si avvicina a stili musicali nuovi che uniscono new age e filosofie orientali.

Un personaggio poliedrico, sulla cresta dell’onda negli anni ’80, che ebbe grande successo proprio con un brano intitolato “Una Zebra A Pois”, già portato al successo da Mina negli anni ’60.

“Una zebra a pois
Eya ia lalala
Il balilla è sul sofà
Assomiglia a quello là”