I miei esordi con i “mattoncini”, negli anni ’70, non riguardarono i Lego, ma i Plastic City.
Si trattava di mattoncini molto semplici, simili ai “Lego Duplo”, ma molto meno costosi.
Venivano fabbricati in Italia dalla azienda “Italocremona”, che al tempo vendeva anche bambole dai nomi fantasiosi, tipo “Ciralina” o “Le Formaggine”.
Alcune “Formaggine”
Col tempo i mattoncini della serie Plastic City migliorarono di forma e qualità, arrivando a somigliare molto ai Lego.
Ma il vero punto di forza dei Plastic City furono la serie “Historic” che, grazie a pezzi molto particolari di forma arrotondata, permettevano di costruire bellissimi castelli.
Sebbene fossero meno particolareggiati dei Lego, i Plastic City Historic avevano il punto di forza nei pezzi arcuarti, che nei Lego anni ’70 e ’80 (ma anche anni ’90) mancavano quasi completamente. Gli omini della Plastic City erano molto simili a quelli della serie Playmobil, anche se in effetti un po’ meno belli.
A me piaceva costruire castelli con moltissime torri, ed è un peccato che non abbia foto di quel periodo, perché in effetti ci giocavo per interi pomeriggi insieme agli amici.
Devo averli ancora da qualche parte, forse in soffitta a casa di mio padre.
avevo i plastic city. usavo un “bidone” del detersivo come magazzino.
quando avevo voglia di giocarci, svuotavo il bidone a terra e iniziavo a montare qualcosa.
poi prendevo i soldatini e iniziavo la battaglia
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Anch’io usavo il bidone di un detersivo come ripostiglio dei giocattoli.
Il famoso “fustino”, così lo si chiamava.
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esatto: il fustino.
ne avevo più di uno perchè li usavo come batteria. le bacchette erano due cucchiai di legno da cucina impugnati al contrario
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Sempre belli i mattoncini
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Sviluppano la creatività
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Anche io non avevo i Lego ma questi non li ricordo. Ricordo i Playmobil. Avevo invece dei mattoncini che a casa chiamavano “costruzioni” (“vai a giocare con le costruzioni” mi dicevano!) che erano di qualità mediocre ma che mi piacevano tantissimo.
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In effetti c’erano anche altri tipi di mattoncini, spesso di qualità inferiore rispetto ai Lego.
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I miei erano un po’ più grandi dei Lego, spesso non reggevano l’incastro e mi facevano incavolare…
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Io adoravo giocare con le costruzioni e ho trasmesso la passione alle mie figlie, che da bambine ci hanno giocato parecchio.
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Le costruzioni, Lego & affini, sono per tutti, bambine e bambini. E direi anche per ogni età.
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I miei figli ne avevano di ogni tipo…
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Perché sviluppano manualità e creatività.
Una ottima attenzione.
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🙏🤗🙏
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Ricordo questi, io però, grazie agli zii negozianti, ho avuto Playmobil e poi Lego. Io e mio fratello trascorrevamo ore a giocare con i mattoncini, io poi facevo megamondi infilandoci il villaggio dei Puffi e la casa di Barbie 🤣🤣🤣
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Io creavo le “giostre”, con autoscontri, catenelle (quelle che girano) e la casa dei fantasmi.
Peccato non avere nemmeno una foto ricordo.
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Oggi certi giochi possono valere parecchio. Ti immagini che meraviglia se fossero nella soffitta di tuo padre ? A proposito, è guarito dal Covid? Spero di si!!! 🙂
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Papà negativo!
Grazie per essertene ricordata.
In realtà non aveva sintomi, ma almeno si è tolto un pensiero.
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OH, sono felice per lui!!! Finalmente!!! Certo tuo padre ha una fibra fortissima, complimenti !!! 🙂 🙂
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E’ molto più forte di me, fisicamente.
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Roba forte ! Ne avevo una discreta quantità, penso in percentuale più “Plastic City” che “Lego”. La cosa che mi faceva più imbestialire è che non c’era verso di usarli insieme: non “combinavano” nemmeno a forza (e si che ci ho provato), ma erano assolutamente incompatibili. Comunque ci ho fatto di tutto, compresa una “casa” per le lumache ed una tana per il criceto: per le lumache ok, nel caso del criceto avevo sottovalutato la sua capacità di “comprimersi” ed avevo fatto le finestre un po’ troppo grandi 🙂 Per fortuna era un criceto “intelligente” e dopo un primo attimo di panico l’ho ritrovato fuori dalla sua gabbietta che spingeva per rientrare.
Comunque erano giochi che “spaccavano”, non c’è che dire. E le lavagnette della Quercetti con in pioli colorati ? Ne vogliamo parlare ?
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I “chiodini”?
Non li sopportavo. Davvero.
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Ho scoperto col tempo che erano ottimi proiettili per la fionda 😉
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Dovevi prendere il DAS, farne una palla di circa 3 cm di diametro, incastrare dentro una dozzina di “chiodini” in modo che avessero la punta verso l’esterno, poi seccare ed indurire il DAS in freezer in modo che diventasse duro.
In questo modo potevi avere una “simil” sfera chiodata, che con la fionda poteva diventare una vera arma da guerra.
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Forte, ma troppo sbattimento 😀
In tema di armi, il top dalle mie parti dai 7 ai 10 anni era costituito da:
60 cm di cannuccia di plastica da 7mm di diametro interno (acquistabile presso negozi di animali – all’ epoca “uccellerie” – perchè sono quelle che si tagliano a misura e si incastrano nelle gabbie per far posare gli uccellini);
0,5 Kg di stucco per vetri (dal vostro ferramenta di fiducia, pochi spiccioli).
Poi, si ammappazzava tutto lo stucco attorno alla zona centrale della cannuccia (faceva da impugnatura) e se ne prelevava la quantità necessaria a fare una pallina che entrasse perfettamente nell’ imbocco della cannuccia.
Dopodichè era solo una questione di fiato: con una potente immissione di aria, a mò di sputacchiata ma senza sputo, la cerbottana così costruita era capace di lanciare la pallina di stucco a distanze considerevoli. Lo stucco, nel viaggio fino al bersaglio, riusciva anche ad indurirsi un po’, con effetti devastanti. Ricordo vistosi segni rossi in rilievo su braccia e gambe. Micidiale.
Dopo i 10 anni imparai invece a modificare le pistole ad aria compressa (tipo “Condor”) che normalmente sparavano innocui cappuccetti di gomma. Questa è più complicata:
La canna di queste pistole all’ interno presentava delle “sbavature” di metallo fatte apposta per non far passare nulla di rigido: funzionava infatti solo con i gommini di cui sopra.
Scoprii però che (simulando l’ incamiciatura di canne per cambiare calibro alle pistole vere), era possibile inserirci un pezzo (la parte interna) di quei bastoncini a molla con le punte all’ estremità che servono per attaccare le tendine al telaio delle finestre. Caso vuole che quei bastoncini, metallici e perfettamente cilindrici, abbiano un diametro interno di 4,5mm. Fatto questo, era solo da acquistare una scatoletta di “piombini” per le carabine ad aria compressa vere (allora li davano anche ai ragazzini, oggi ti guardano storto anche se sono legali, è il progresso).
Ultimissima cosa, si smontava la molla interna del pistoncino che caricava l’ aria e la si “tirava” un po’ stando attenti a non deformarla: questo dava un po’ di potenza in più alla pistola. Ecco trasformato un giocattolo in un’ arma capace di trapassare una lattina (vuota) anche a 5 metri di distanza. Anche se i bersagli preferiti erano le custodie delle audiocassette: davano soddisfazione perchè si spaccavano in parecchi pezzi e volavano via.
Poi ho cominciato con le armi vere, ma questa è un’ altra storia… 😉
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Anche noi giocavamo con le cerbottane, il quartiere era diviso in due fazioni, e ci “combattevamo” con scaramucce di ogni tipo. Ma le nostre erano semplici cerbottane a stoppini di carta, c’era chi li faceva rotondi, chi a cono appuntiti.
Noi eravamo capitanati da Anna, una ragazzina molto maschiaccio che detestava apertamente i ragazzi dell’altra fazione.
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Ti posso assicurare che hanno resistito fino ai primi anni Novanta, perché sono abbastanza sicuro di averci giocato anche io!
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Anche se in effetti potevano essere stati ereditati da qualche cugino più vecchio.
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O comprati in qualche discount ante litteram.
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Ho avuto sia i Lego che i Plastic city, ma devo confessare che la qualità dei Lego è nettamente superiore. Quando ero piccola io, invece, i Playmobil non esistevano ancora
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Io ho visto i primi Playmobil (anni 70, credo) ma non li avevo, ed in tutta onestà non mi sono mai piaciuti troppo.
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Mio fratello piccolo, nato nel ’68, ne andava pazzo e anche i miei figli ci hanno giocato tanto. Avevamo un bellissimo galeone dei pirati
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Ah, certo, erano belli.
Non sto dicendo fossero brutti.
Ma a me non piacevano.
(o forse non mi piacevano perché non li avevo… heheheh)
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La volpe e l’uva…
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Ma sai che forse li avevo anche io? Italocremona mi dice qualcosa… Di certo non erano i Lego, perché quando si incastravano erano dolori. 😄😄
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Mah, alla fin fine i giocattoli erano quelli, non c’era tutta quella scelta che c’è oggi. E poi più o meno siamo coetanei.
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Il mio nipotino gioca tantissimo con i Duplo. Cercherò i Plastic City, chissà
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Non li trovi, sono fuori produzione da anni.
I Duplo vanno più che bene, anche per l’età.
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Grazie. I Duplo, fra un po’ usciamo noi per far posto a loro 🙂
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Invasione aliena
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E perché non ha fatto l’architetto ?
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Perché per me era solo un gioco, non una vocazione.
Io sono fatto per i numeri.
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Io giocavo con i Lego
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E facevi bene.
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Mi hai ricordato Pomodorina, una bambolina piccina, tipo le Formaggine, che aveva un cappello a forma di pomodoro 🍅 che bella che era, uno dei tanti regali di mia zia. Quanto vorrei averla ancora, la adoravo e naturalmente adoro mia zia. A prescindere, lo sai!
Ricordi bellissimi!!!
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Pomodorina mi mancava!”
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😄😄😄
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I fiammiferini però li ricordi, vero??? 😄😄😄
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No.
Li ho cercati con Google, davvero non li ricordavo.
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Io purtroppo, li ho regalati tutti alle mie nipoti, avrei dovuto conservarne qualcuno! Erano così belli. Mio fratello mi costruì la casetta per loro, quando era ancora un essere umano.
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E Coccolino? Coccolino sì dai, sicuramente! 😄😄😄
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Io ricordo “Coccolino” l’orsetto dell’ammorbidente. Parli di quello?
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Sì, assolutamente, le nostre mamme ce lo regalarano con l’acquisto dell’ammorbidente, la versione di oggi, in confronto, è molto deludente.
Mi piaceva molto anche la pubblicità, l’orso che cadeva delicatamente sulla biancheria.
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Salve a tutti ! Se qualcuno di voi volesse a malincuore separarsi dalle sue costruzioni Plastic City Historic, sarei felice di acquistarle. Non importa se incomplete o senza scatola, non sono un collezionista. Mia figlia appassionata di Lego ha scoperto le miei vecchi mattoncini ItaloCremona dai nonni e vorremmo costruire insieme un castello più grande! Chi volesse vendere ad un prezzo onesto mi risponda su questo forum e ci contatteremo. Grazie
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