Bandiere al…venti: Bhutan

Il giorno 20 di (quasi) ogni mese, pubblico una breve storia riguardante alcune bandiere del mondo.
Oggi parleremo della bandiera del Bhutan.

Quando da bambino ho iniziato ad appassionarmi alle bandiere del mondo, le mie preferite erano quelle più fantasiose e colorate, come per esempio quella del Bhutan.
Nessuna particolare passione per strisce orizzontali e verticali: volete mettere la bellezza di avere sulla bandiera un bel dragone in primo piano?

Bandiera del Bhutan

Il Bhutan è l’ultimo regno buddhista esistente al mondo, e il suo nome ufficiale è Druk Yul che, tradotto, significa proprio “Terra del Drago”. Pensate che lo stesso sovrano del Bhutan viene chiamato Druk Gyalpo, cioè “Re Drago”. Ecco spiegata la presenza del drago sulla bandiera del Paese.

Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, “Re Drago” del Bhutan

Il drago, che ha una storia millenaria legata alla mitologia orientale, diventa nella bandiera del Bhutan un simbolo di regalità, purezza e protezione e le sfere tra le sue zampe, invece, sono emblema di ricchezza e prosperità.

Negli anni la bandiera ha subito alcune importanti variazioni:

Qui sopra alcune varianti, adottate nei decenni scorsi, della bandiera del Bhutan.

Negli anni sono state modificate la forma del drago (quello attuale ha un aspetto meno simile a un serpente), la sua direzione, il suo colore (il bianco esprime purezza), con le fauci bene aperte (in difesa del Bhutan), con una precisa definizione dei colori (giallo e rosso per rappresentare rispettivamente la dignità reale e la religiosità dei monaci buddisti, ovvero il potere temporale e quello spirituale), e le proporzioni della bandiera stessa (meno “quadrata” e più “rettangolare”, a somiglianza della bandiera dell’India).

Una bandiera senza dubbio affascinante.