Shi Pei Pu e la pratica del “tucking”

Shi Pei Pu (maschietto) è stato un personaggio intrigante e controverso, noto soprattutto per essere stato al centro di uno dei più bizzarri scandali di spionaggio e inganno del XX secolo.

Nato in Cina nel 1938, di professione cantante ed attore di teatro, Shi Pei Pu è diventato famoso per la sua relazione con un diplomatico francese di nome Bernard Boursicot.

Shi Pei Pu nel 1964 conobbe Bernard Boursicot, un diplomatico francese, raccontandogli di essere una giovane donna costretta a vestirsi da uomo perché il padre aveva sempre desiderato avere un figlio maschio.
Bernard Boursicot non solo ci credette, ma i due iniziarono una relazione amorosa durata oltre vent’anni, durante la quale i rapporti sessuali tra i due furono frequentissimi.
Ma come è possibile che Bernard Boursicot non si sia mai accorto per tutti questi anni che Shi Pei Pu era un maschietto, con tanto di peppiniello e zebedei?


Shi Pei Pu in panni femminili

Innanzitutto Shi Pei Pu ha sempre preteso che i loro rapporti sessuali avvenissero nel buio più assoluto.
In secondo luogo lo stesso Shi Pei Pu utilizzava lo strano metodo del “tucking” per nascondere i propri genitali.
Come funziona questa tecnica? Si fanno risalire i testicoli nel canale inguinale, mentre il pene viene incuneato tra le cosce fino a farlo sparire.
A me fa abbastanza impressione al solo pensiero.


La tecnica del “tucking”: non fatelo!

Non solo Shi Pei Pu mentì a Boursicot riguardo la propria sessualità, ma dopo che questi per lavoro venne trasferito da Pechino a Ulan Bator (Mongolia) lo convinse pure di essere diventato padre di un bambino, cosa di cui lui mai dubitò.

Ciò che ha reso questa storia ancora più straordinaria è che Shi Pei Pu era in realtà una spia al servizio del governo cinese. Shi aveva reclutato Boursicot, ottenendo informazioni riservate attraverso di lui.
La storia è diventata un vero e proprio caso mediatico quando alla fine è emerso che Shi non era una donna, ma un uomo, e che la gravidanza era stata solo un inganno.

Nel 1986, Shi Pei Pu e Bernard Boursicot furono processati in Francia per spionaggio e condannati a 6 anni di reclusione. Fu in questa occasione che Boursicot venne a conoscenza delle verità riguardo Shi Pei Pu, il quale – dopo la confessione – venne “visitato” dai medici francesi, che ne attestarono la sessualità maschile, e videro come funzionava la tecnica del “tucking”.
Ed i rapporti sessuali? Semplicemente anali, senza che Boursicot se ne accorgesse.

Boursicot si vergognò al punto da tentare il suicidio in carcere, senza tuttavia riuscirci.
Un anno dopo, nel 1987, entrambi furono graziati ed uscirono di prigione.
Shi Pei Pu continuò la sua professione di cantante d’opera fino alla morte nel 2009, dichiarando in varie occasioni di essere davvero innamorato di Boursicot. Questi, invece, ha continuato a vivere in modo appartato (è ancora vivo) ma non ha mai perdonato gli inganni di Shi Pei Pu.

La storia di Shi Pei Pu e Bernard Boursicot è stata portata alla ribalta nel libro “M. Butterfly” di David Henry Hwang, che a sua volta ha ispirato un’opera teatrale e un adattamento cinematografico.


Bernard Boursicot e Shi Pei Pu durante il processo per spionaggio.
Ora: io capisco che l’amore sia cieco, ma credere per oltre 20 anni che Shi Pei Pu fosse una donna, mi pare – guardandolo – davvero incredibile.


Shi Pei Pu (1938-2009)

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27 risposte a Shi Pei Pu e la pratica del “tucking”

  1. egle67 ha detto:

    Che storia pazzesca!

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  2. Vittorio ha detto:

    della serie: non è tutto oro ciò che luccica

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  3. Nemesys ha detto:

    Una storia più che mai singolare. Buonavgi8rnata Andrea 😉

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  4. Lo arrapava parecchio per non accorgersene.
    Buongiorno

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  5. FA minore ha detto:

    Tutto molto complicato! Come il diplomatico non si accorgesse che la penetrazione fosse anale invece che vaginale, dio solo lo sa…

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  6. valy71 ha detto:

    Sembra davvero incredibile anche a me. Essere ingannati fa male, ma seppure i rapporti avvenivano al buio, lo avrà visto anche in pieno giorno.
    Mi viene in mente che non abbia voluto guardare in faccia la realtà.

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  7. luisa zambrotta ha detto:

    Ma che storia incredibile!!!

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  8. Paola ha detto:

    Robe da matti

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  9. Centoquarantadue ha detto:

    Nell’ultima foto si vede che è un uomo, ma in quella in alto, col trucco, poteva sembrare una donna. I rapporti sessuali però dovevano essere rivelatori, a meno che non avesse mai visto una donna prima…

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  10. Raffa ha detto:

    Conoscevo la storia dal film M Butterfly, ma non ci credo che non lo sapesse che era un uomo. L’avrà detto perché si vergognava.

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  11. vittynablog ha detto:

    Ma come… solo rapporti anali, pensando fossero normali con una donna? Ma mamma sua non gli aveva insegnato niente ? No, via….

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  12. Ivana Daccò ha detto:

    Cosa non si fa, ingabbiati dentro una cultura, per negare, primariamente a se stessi, una normale omosessualità che tale cultura non possa (o si creda che non possa) accettare, e per poter semplicemente, e pubblicamente, amare. Un dramma dolorosissimo lo svelamento, inevitabilmente “saputo” e rimosso, credo. Con quanta fatica, e quanto dolore. Avrà potuto avere ancora qualcuno vicino, che gli abbia, semplicemente, voluto bene?

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Senza dubbio il problema di fondo è “sociale”: il mondo, la società (specialmente quella cinese di qualche decennio fa) non avrebbe tollerato un legame omosessuale di questo tipo.
      Ancora oggi la omosessualità viene spesso repressa per timori di ogni tipo, segno che siamo ancora lontani dalla sua piena accettazione.

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  13. recensioni53 ha detto:

    C’era proprio un buio fitto fitto!

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