SPQ(R)

SPQR.
Credo che tutti noi conosciamo questo acronimo, legato alla città di Roma.
Le 4 lettere, infatti, sono l’acronimo di “Senatus PopulusQue Romanus” (“il Senato e il Popolo Romano”), frase emblematica riferita al governo della Repubblica Romana.
SPQR compare nei documenti pubblici, nelle iscrizioni in pietra o metallo, sulle monete, sui monumenti e sugli edifici pubblici dell’epoca.
L’acronimo è poi presente nella letteratura politica, giuridica e storica romana, come i discorsi di Cicerone e specialmente nell’opera “Ab Urbe Condita” di Tito Livio.
Oggi SPQR è visibile per esempio sul Palazzo Senatorio, sull’arco di Tito ma anche su molti tombini sparsi per la città.

Quello che è meno noto, è che SPQR non è un acronimo legato solamente alla città di Roma.
Per esempio la città di Reggio Emilia ha SPQR nel suo stemma, che sta per “Senatus Populusque Regiensis”. Lo stesso accade per Reggio Calabria (“Senatus PopulusQue Rheginus”).


Lo stemma municipale di Reggio Emilia

Ma la cosa ancora meno nota, è che esistono molte varianti di questo acronimo.
Per esempio la città di Catania presenta nel proprio stemma SPQC (“Senatus PopulusQue Catanensium”):


Stemma della città di Catania

Nondimeno Palermo possiede nello stemma SPQP (“Senatus PopulusQue Panormitanus):


Stemma della città di Palermo

L’acronimo, con l’ultima lettera modificata, è presente anche in molte altre città o comuni italiani. Ne cito alcuni: Anagni (SPQA “Senatus PopulusQue Anagninus”), Benevento (SPQB “Senatus PopulusQue Beneventanus”), Foligno (SPQF “Senatus PopulusQue Fulginatensis”), Messina (SPQM “Senatus PopulusQue Messanensis”), Vibo Valentia (SPQV “Senatus PopulusQue Vibonensis”).


Tombino lungo le strade di Benevento

Allarghiamo gli orizzonti, ed usciamo dall’Italia.
Anche in altre nazioni compare l’acronimo SPQx, con l’ultima lettera personalizzata.

Alkmaar, Paesi Bassi: SPQA (“Senatus PopulusQue Alkmaris”)

Iscrizione sull’edificio della vecchia pesa pubblica di Alkmaar

Bruges, Belgio: SPQB (“Senatus Populus Que Brugensis”)

Stemma della città di Bruges

Liverpool, Regno Unito: SPQL (“Senatus Populusque Liverpudliensis”)

St George’s Hall, Liverpool

Olomouc, Cechia: SPQO (“Senatus Populusque Olomucensis”)

Bandiera della città di Olomouc

E poi ancora moltissime altre, tra cui Siviglia (Spagna, SPQH, “Senatus Populusque Hispalensis”), Vienna (Austria, SPQV, “Senatus Populusque Viennensis”), Norimberga (Germania, SPQN, “Senatus Populusque Norimbergensis”), Dublino (Irlanda, SPQH, “Senatus Populusque Hibernicus”), Gand (Belgio, SPQB, “Senatus Populusque Gandavensis”), Basilea (Svizzera, SPQB, “Senatus Populusque Basilea”).

In conclusione.
SPQR: Roma, ma non solo.


Obelix: “Sono Pazzi Questi Romani”, sempre di SPQR si parla, no?

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53 risposte a SPQ(R)

  1. Interessante
    Buona giornata

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  2. wwayne ha detto:

    La pazzia dei romani è in effetti rinomata. Ad esempio, ricordo che una volta ero in macchina con mio padre, e uno speaker alla radio disse: “Hanno bruciato un bus a Roma, ma non è un evento anomalo nella Capitale”. Io e mio padre ci guardammo sbigottiti: in pratica quello speaker ci stava dicendo che per i romani è un passatempo normale e abituale dare fuoco agli autobus, e noi non ci potevamo credere.
    Come ti dissi anche quando incontrai te e tua moglie dal vivo, a me i romani stanno generalmente antipatici non tanto per la loro pazzia, quanto piuttosto per la loro cafonaggine. Credo che si comportino in maniera così cafona con gli altri un po’ per indole, un po’ perché sono consapevoli che tanto a Roma verrà sempre una marea di gente a prescindere da come si comportano i suoi abitanti, e quindi tanto vale non fare neanche lo sforzo di essere gentili.

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  3. ziokos ha detto:

    La grandezza dell’Impero Romano è rimasta anche in questo particolari. Molto interessante Andea, buona giornata

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  4. alicespiga82 ha detto:

    Interessante questa carrellata di stemmi e sigle! Grazie! E, appena ho visto il titolo, ho pensato subito a Obelix. 😂

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  5. Sono l’unica che ormai appena legge la sigla pensa ad Asterix e Obelix?🤣
    🙊

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  6. egle67 ha detto:

    Non conoscevo le varianti. Grazieeeee

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  7. Raffa ha detto:

    La vera tristezza è come si sia ridotta una sigla che rappresentava la grandezza dell’impero romano e che oggi fa bella mostra di sé in una città coperta di rifiuti. Cmq non sapevo che esistessero tutte queste SPQR per me è stata una bella scoperta!

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Anche io sono rimasto sorpreso.
      Tutto è iniziato (guarda un po’…) da una bandiera, quella della città di Bruges, che ha la sigle SPQB. Mi sono chiesto: ma quante ce ne possono essere? Ed ho scoperto che ce ne sono a decine e decine…
      Ciao Raffa.

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  8. coulelavie ha detto:

    Alle elementari spopolava una interpretazione zozza di questo acronimo che sicuramente conoscerai… 😉

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  9. 2010fugadapolis ha detto:

    A questo punto, sulla falsariga di questo gagliardissimo articolo, ti invito se già non l’hai fatto (cosa probabile, conoscendoti 😉 ) a cimentarti nella ricerca di un altro simbolo nelle varie iconografie del mondo intero.

    Lascia perdere i significati politici postumi, concentrati nel caso sulla pura iconografia di una cosa che risale anch’essa all’ Impero romano.

    Dalla serie di premesse in puro stile mio, avrai già capito che parlo del Fascio Littorio: sarai sorpreso di vedere quanti ce ne siano in giro 😀 Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che compaia da qualche parte anche nel Senato americano…

    A margine, sull’onda dei commenti, la mia opinione è che la grandezza di Roma sta proprio nell’essere grande lo stesso, malgrado e nonostante i romani: romani che ormai sono più una convenzione che altro, visto che se in tutta la città cerchi un romano “vero” non lo trovi manco col lanternino (e se lo trovi, molto probabilmente ti dirà “che cazzo ciài da guardà ?” 😀 )

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  10. Ivana Daccò ha detto:

    Ma dai! Interessante. Non ne avevo idea.

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  11. Centoquarantadue ha detto:

    Anche a me fa venire in mente Asterix 😁

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  12. flowerlily00 ha detto:

    Non sapevo ci fossero tante varianti 🙂

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  13. allombradegliacerirossi ha detto:

    Ma che interessante Andrew

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  14. valy71 ha detto:

    Davvero molto istruttivo, complimenti.
    Ciao Andrea, buona serata.

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  15. Paola Bortolani ha detto:

    Non lo sapevo, al di fuori di Roma! Ma se non mettevi l’ultimo, lo avrei aggiunto io

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  16. gaberricci ha detto:

    Ai sivigliani devono piacere particolarmente i giochi di parole, visto che ne hanno anche uno sulla loro bandiera: le lettere NO e DO, separati da una matassa (che aggiunge un ulteriore livello al tutto, perché la matassa è appunto un nodo). Il simbolo è misterioso ma, siccome matassa in spagnolo si dice meadexa, andrebbe letto come no me a dexado, non mi ha abbandonato, concesso da un re di Spagna dopo che Siviglia gli era stata fedele durante una ribellione. Secondo me non è vero… ma penso che tu troverai comunque la storia affascinante:-).

    (Visto che l’hai nominata… visitate Anagni, che lo merita! E anche Siviglia, naturalmente:-) ).

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