Racconto breve: “Devo dirti una cosa”

Tornai a casa dall’ufficio prima del solito, saranno state le 15:00, e avvolto da brividi di freddo mi misurai la febbre con un vecchio termometro a mercurio: 38,8°.
“Laura” dissi a mia moglie “me ne vado subito a letto, non riesco neppure a stare in piedi”. Presi un antipiretico e mi coricai.
Mi addormentai subito, ma il mio ‘sonno’ si tramutò rapidamente in ‘sogno’.
Meglio sarebbe dire in ‘incubo’. Non saprei dire se a causa della febbre alta, o perché erano settimane che avevo degli attriti in famiglia, fatto sta che entrai come in un film del terrore, senza vie di fuga.

L’incubo iniziò con un bussare alla porta e Laura, mia moglie, che entra in camera.
“Devo dirti una cosa” mi dice lei.
Il suo volto è serio, io resto impietrito dal suo sguardo.
“Ho sentito il tuo telefono suonare, ed ho risposto” mi dice.
Io, già in preda all’agitazione, noto un riflesso dietro al suo corpo: con la mano destra, nascosta dietro la schiena, un raggio di sole fa riflettere una lama di coltello. Lei gridando furiosamente mi si avventa contro, urlando che sono un traditore, che sapeva che me la
facevo con la segretaria, che aveva capito che gli straordinari erano solo delle scuse.
Cerco di bloccarla, ma parando le mani davanti al mio volto mi produco una ferita lacerante alla mano destra, che mi fa gridare di dolore. Il mio sangue schizza su pareti, mobili e vestiti, e Laura approfitta della mia ferita per colpirmi di nuovo.
Il secondo fendente mi ferisce ad un fianco, poi con un calcio la sospingo via dicendole che si stava sbagliando…
Ancora più arrabbiata si scaglia contro di me urlando “Ti uccido, ti pugnalerò al cuore!”.
Sudavo copiosamente, non so se per colpa della febbre o dell’incubo, così dannatamente reale nei suoi vividi particolari.

Mi svegliai desideroso di un po’ d’acqua. Dal comodino presi la bottiglietta che mi ero portato in camera e bevvi direttamente da essa.
Pronto a coricarmi di nuovo sentii bussare alla porta, e vidi entrare Laura.
“Devo dirti una cosa” mi dice mia moglie e dietro di lei, per uno strano riflesso, vedo comparire la lama di un coltello…

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I miei precedenti “racconti brevi” li potete trovare qui

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35 risposte a Racconto breve: “Devo dirti una cosa”

  1. lali1605 ha detto:

    bellissimo Andre, l’ho letto tutto d’un fiato….

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  2. Vittorio ha detto:

    buongiorno
    ricorda l’atmosfera finale di basic instinct

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  3. Paroledipolvereblog ha detto:

    Bel noir

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  4. Massi Tosto ha detto:

    a volte i sogni son belli solo quando ti svegli buongiorno K

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  5. indianalakota ha detto:

    Ne deduco che gli antipiretici ti fanno malissimo! 😆

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  6. Sara Provasi ha detto:

    Bellissima ahahah xD
    Magari al risveglio voleva solo fargli assaggiare la torta appena sfornata! xD

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  7. SaraTricoli ha detto:

    ops… e fu così che l’incubo era in realtà un sogno premonitore…
    peccato aver dormito invece di essere scappato 😛
    molto bello complimenti ^_^

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  8. davvero un bel thriller 🙂 buona serata

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  9. gaberricci ha detto:

    Mi aspettavo che, allungando la mano verso la bottiglietta, avresti notato la ferita sulla mano… anche quello sarebbe stato un bel finale.

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