Il medioevo dell’Iran

Avevo solo 10 anni, e non capivo ciò che stava accadendo.

Forse non lo capivano nemmeno gli iraniani, ma ricordo perfettamente che il rientro dell’Ayatollah Khomeyni in Iran dopo 15 anni di esilio destò un enorme scalpore, e se ne parlò davvero in tutto il mondo.

Sin da giovane Khomeyni si avvicinò alla religione, sognando di portare nella sua Nazione quella rigorosità e quella tradizione che con lo scià Reza Pahlavi sembravano persi.
Il movimento religioso cui Khomeyni apparteneva, detto Taleban, venne messo fuorilegge e costrinse gli adepti alla clandestinità.
Il figlio dello scià, Mohammad Reza Pahlavi, nonostante avesse ridato libertà di pensiero e di azione ai seguaci del Taleb, continuò ancor più di suo padre il cammino di modernità e di laicizzazione dell’Iran, contrastando nettamente coloro che invece volevano un ritorno dell’Iran ad uno Stato di impronta religiosa.

Khomeyni, nel frattempo divenuto Ayatollah (grado più elevato del clero Sciita), organizzò un attentato contro lo scià, per guidare un colpo di Stato. L’attentato fallì e Khomeyni venne condannato all’esilio (prima in Turchia, poi in Iraq ed infine in Francia).
Sotto la guida dello scià, l’Iran era diventato uno Stato ricco e moderno.

Il governo intransigente di Mohammad Reza Pahlavi, tuttavia, fu motivo di numerosi disordini interni, che portarono ad una vera rivolta. Lo scià fu costretto alla fuga all’estero, mentre Khomeyni poteva tornare dall’esilio e dare vita al suo sogno: la rivoluzione islamica.

Era il 1979. Io avevo 10 anni.

I seguaci dello scià vennero uccisi o arrestati. I più fortunati fuggirono all’estero.
L’ambasciata USA fu oggetto di un assalto armato, vennero presi 54 ostaggi con la richiesta di avere in cambio lo scià, che si presumeva vivesse sotto la protezione degli Americani.
Il presidente Carter non accettò lo scambio, ed anzi tentò di liberare gli ostaggi, ma il blitz non riuscì.
Gli ostaggi tornarono in libertà un anno dopo, ma nel frattempo gli USA erano diventati un nemico, “il grande satana del mondo”.

Intanto Khomeyni aveva emanato le prime leggi per la riforma islamica dell’Iran: abolizione del divorzio, abbassamento a 9 anni dell’età minima per il matrimonio, pena di morte per adulterio, copertura del volto femminile, obbligo della donna alla obbedienza al marito.
L’intera vita della Nazione venne riformulata sulla base delle rigide regole islamiche, e l’Iran perse completamente quello spirito “occidentale” che lo aveva caratterizzato fino al 1979.
L’intolleranza religiosa divenne un dogma (famosa la fatwa contro Salman Rushdie), e l’oscurantismo si diffuse ovunque.

Famosissima l’intervista che concesse Khomeyni ad Oriana Fallaci: rispose a tutte le domande, anche provocatorie, della giornalista, ma se ne andò indignato quando lei per protesta ad una risposta si tolse il velo.

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18 risposte a Il medioevo dell’Iran

  1. Veramente triste la storia dell’Iran. Chissà perché molte religioni sottomettono le donne.

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Non lo so.
      Ma ho il serio dubbio che le “scritture” giustifichino questo comportamento, così come le guerre sante e il suicidio/kamikaze per andare in paradiso.

      Credo che dipenda tutto da lavaggi del cervello, sorti da interpretazioni molto forzate delle leggi islamiche.

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  2. Vittorio ha detto:

    l’unione tra potere religioso e politico è quanto di più esplosivo e pericoloso esista al mondo
    da sempre l’uomo si è trovato “vittima” di entrambi i poteri
    a partire dal primo sciaman che ostentò il potere del suo bastone sacro in mezzo ad un accampamento di uomini primitivi
    se non ci siam ancora esistiniti è perchè siamo stati fortunati

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  3. Pi’s enterprise 🐭 ha detto:

    Buongiorno 😃

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  4. Massi Tosto ha detto:

    Stesso discorso vale per l’Afghanistan , purtroppo il mondo Arabo è in mano a poca gente , Re , reucci e principi di sto ……. , ma le due superpotenze e gli Europei di danni ne hanno fatti e continuano imperterriti . America e Russia oggi sono molto peggio di quando avevamo dieci anni noi , mentre l’Europa è troppo debole

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    • Kikkakonekka ha detto:

      L’Europa crede di essere “forte” perché “unita”, ma poi non si mettono d’accordo neppure per dividersi 26 migranti.

      In politica estera facciamo l’Europa fa SCHIFO!!!
      Mai una presa di posizione univoca, mai comunità d’intenti, mai azioni programmate.
      Guarda per Maduro: ognuno dice la sua, ma come Comunità Europea… silenzio assoluto!

      E il caso Regeni? Qualcuno ha visto l’Europa attivarsi?

      Mah

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      • Massi Tosto ha detto:

        L’Europa sta perdendo la sua occasione , ma le politiche estere statunitensi sono state per oltre mezzo secolo uno schifo , vogliamo parlare di chi armò e coprì tutti gli attentati in Italia , da Portella delle Ginestre , a Piazza Fontana , Brescia, Bologna etc etc , Il Venezuela è alla fame da decenni , arriva Trump e ci accorgiamo tutti che c’è Maduro , su Regeni chiederei ai governi Italiani compreso quest’ultimo cosa hanno realmente fatto

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  5. quarchedundepegi ha detto:

    Ricordo come fosse adesso che, quando annunciarono che Khomeyni sarebbe tornato in Iran, ero in viaggio, e, in quel momento in un autogrill per bere un caffè. Un po’ più in là c’erano due o tre persone che commentavano il fatto ad alta voce, e uno disse chiaramente: “Perché a Khomeyni non hanno dato il veleno… di quello per i topi.”
    Sembrava un’esagerazione.
    La storia sarebbe sicuramente cambiata.
    Buon Pomeriggio.
    Quarc

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  6. Nc ha detto:

    è sempre stato quanto meno sbrigativo rubricare ogni fatto del medio oriente a questione di petrolio o imperialismo americano. c’è molto altro dietro di cui si preferisce non parlare. nessuno mai potrà convincermi che coprire il viso o la testa di una donna sia cosa tollerabile.

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