Londra, 1632: bollettino decessi

Nelle ultime settimane ci siamo abituati ad ascoltare nei notiziari, o a leggere in internet, il bollettino sull’andamento dei contagi e sui decessi causa Covid-19.
Ho trovato nel web questo bollettino relativo alle persone decedute a Londra durante l’anno solare 1632:

Si tratta di circa 10mila decessi, suddivisi per tipologia, alcuni dei quali abbastanza bizzarri, per noi del 2020.
A loro sarebbe apparso strano morire per Covid-19 o per un tumore ai polmoni dovuto ad inquinamento e fumo, immagino.
Accanto ai 445 “aborti e nati morti”, troviamo per esempio:
– 1 “morto di spavento”
– 628 “morti di vecchiaia”
– 2268 crisomi (neonati appena battezzati)
– 267 morti per “idropisia e gonfiore”
– 1108 morti causa febbre
– 9 morti per “scorbuto e scabbia”
– 470 morti per infezioni ai denti
– 2 morti per “letargia”
– 1 morto per sciatica [pare incredibile]
– 80 morti per morbillo
– 1 morto causa emorroidi (“piles”) [pare incredibile anche qui]
– 62 morti “improvvisamente” [forse infarti? non si trova una voce equivalente in questo registro]

troviamo inoltre 1 morto per malaria, 1 morto per il morso di un cane, 241 morti per convulsioni, 12 morti per il “mal francese” (sifilide), e poi itterizia, tubercolosi (“il male del re”), fegato ingrossato, pazzia (“lunatico”), vermi intestinali, cancrena.
Solo 10 morti di “cancro”. Pochissimi, in confronto ad oggi.

Questo resoconto, che oggi possiamo trovare “curioso”, in realtà divenne oggetto di studio da parte di John Graunt (1620-1674) che scrisse il libro “Osservazioni naturali e politiche fatte sui bollettini di mortalità”, nel quale inizia a dare una spiegazione “scientifica” alle morti, ed al loro andamento nel corso degli anni.
Graunt non era uno studioso, ma solo un commerciante di tessuti, tuttavia possedeva una brillante intelligenza, che egli metteva a frutto non solo nella propria attività, ma anche nello studio degli eventi naturali e politici del proprio Paese.
Analizzando le “cause di morte” nel corso degli anni, si accorse di alcune regolarità statistiche che si ripresentavano con andamenti ben definiti, e percentuali spesso costanti (“tra le varie disgrazie alcune mostrano una proporzione costante sul numero totale di sepolture”).
Si accorse anche dell’andamento incostante di alcune malattie infettive (la peste, per esempio) che in alcuni anni presentavano dei picchi, e (con altri dati a sua disposizione) del fatto che la nascita di maschi era sempre maggiore rispetto a quelle delle femmine (cosa che accade anche oggi, ogni anno e ad ogni latitudine).

Graunt fu un pioniere della Statistica moderna, perché fu tra i primi a dare ordine ai dati, a dare una interpretazione ai numeri, e a trarre delle conclusioni attendibili.

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48 risposte a Londra, 1632: bollettino decessi

  1. Come vedi la mortalità perinatale era alta. Gli antibiotici e la miglio igiene hanno abbattuto drasticamente questi risultati. Una volta in ogni famiglia si contavano gli aborti spontanei. Per esempio la mia nonna materna ha avuto tre vivi e tre abortiti. Mia suocera due morti (uno morto alla nascita e uno abortito) e due vivi. Nonna paterna diversi aborti e quattro figli di cui una morta a dieci mesi per un’epidemia che colpì i bambini molto piccoli.

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Tra aborti spontanei, nati morti, e morti infanti era una strage.

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    • gaberricci ha detto:

      Che era anche motivo di elevatissima mortalità materna, per altro. La “febbre puerperale” (cioè la sepsi post parto) avrà ucciso più persone del vaiolo… ed ovviamente più figli si facevano (e se ne facevano molti, proprio perché tanti ne morovano), più rischi c’erano.

      (A proposito di mortalità femminile… ma sogno o ci sono delle morti per “flux”, cioè per mestruazioni?)

      “1 morto causa emorroidi (“piles”) [pare incredibile anche qui]”
      Ti stupirà, ma ho visitato una giovane donna che ci stava lasciando le penne per questo.

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      • Kikkakonekka ha detto:

        Forse “flux” è dissenteria

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      • Sì, morivano anche di parto per le infezioni seguenti. S parte l’igiene, ci sono situazioni predisponenti all’infezione. Dopo il parto c’è un brusco calo di ormoni. Questo può predisporre alle infezioni. Per quanto riguarda le morti per flusso posso pensare alle emorragie prolungate o continue, sempre per squilibri ormonali o endometriosi, mentre al giorno d’oggi si registrano shock anafilattici per l’uso dei tamponi assorbenti.

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        • gaberricci ha detto:

          Non sono shock anafilattici, sono shock tossici dovuti a batteri che “prendono casa” in tamponi interni. Anche questo visto.

          Il problema delle infezioni da parto non so se sia mai stato correlato al calo d’ormoni. È un’idea su cui indagherò.

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          • Sì è vero, shock tossici. Per il discorso ormonale si può dire che già in situazioni normali la fase preovulatoria corrisponde a un sistema immunitario più efficiente per i livelli di estrogeni, mentre la fase postovulatoria cpmporta una maggior suscettibilità alle infezioni, perché il progesterone deprime.

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  2. Giuliana ha detto:

    Sarebbe peggio morire in buona salute

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  3. TADS ha detto:

    accidenti cosa sei andato a pescare, molto interessante

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  4. Vittorio ha detto:

    nessun decesso per alluce valgo?

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  5. La Grazia ha detto:

    Sono troppo gnurante me lo devo tradurre rising of light che roba è?
    Cancer wolf sarebbe il lupus ?
    Il diavolo del re ? La letargia ? Morti di sonno ? Consuption ? Il timpano lo so perché ne mori un signore per infezione certo che abbiamo scelto temi allegrelli stamattina

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  6. Kikkakonekka ha detto:

    Il “diavolo del re”, come scritto, è la tubercolosi.
    Il “Cancer wolf” mi sembra di capire sia il lupus, “consumption” è un termine arcaico per “tubercolosi polmonare”, che si muoia di “letargia” mi pare assurdo probabilmente si tratta di qualcuno morto nel sonno, la “timpanite” non saprei perché nel web ho trovato 2 spiegazioni differenti.
    Allegrello ma non troppo.

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  7. Massy ha detto:

    Ami le statistiche un pò come il sottoscritto. Da questa che hai pubblicato si evince innanzitutto molte malattie che oggi farebbero davvero sorridere ma anche una sfera di morte dovuta a malattie che nel 1632 la medicina che in quegli anni in Europa stava aprendo i battenti, considerava letali.. E letali furono.

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  8. vittynablog ha detto:

    Come tutto cambia nel mondo. Anche il modo di morire….

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  9. Sephiroth ha detto:

    Sempre interessante leggerti. 😊

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  10. francescodicastri ha detto:

    La mortalità infantile era pazzesca

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  11. Stella ha detto:

    Interessante e impressionante per certi numeri

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  12. Paola Bortolani ha detto:

    Molto interessante, anche se un po’ ero informata. Come già detto, antibiotici, igiene e anche i vaccini (non dimentichiamo) hanno cambiato profondamente la mortalità infantile. Si facevano più figli anche e soprattutto perchè non c’era il controllo delle nascite, oltre che per avere la prole

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    • Kikkakonekka ha detto:

      Più figli anche perché solo 1 su 2 (più o meno) raggiungeva la maggiore età, e poteva essere di sostentamento alla famiglia.
      Valeva anche qui da noi, specialmente nelle realtà contadine (i miei nonni, per esempio, mica 300 anni fa).

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      • Paola Bortolani ha detto:

        le mie nonne hanno fatto entrambe sette figli, due morti piccolissimi e uno morto adulto. Stesso destino. Una è morta prima dei 70 anni di “mal di cuore”, l’altra ha avuto una devastante demenza senile. Mi pare il minimo con tanti dolori nel cuore

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