Quella volta che… mi sentii abbandonato a casa

Da bambino avevo la paura irrazionale che i miei genitori mi avrebbero – prima o poi – abbandonato.
Ben strano il fatto che il mio timore fosse quello di trovarmi solo a casa, con tutto a mia disposizione, ma senza la loro presenza.

Fu così che, avrò avuto più o meno 9 anni, un giorno d’estate mia mamma, con mio fratellino piccolo in passeggino, fosse andata “a comperare pane latte e giornale”, lasciandomi di fatto a casa da solo, dato che mio padre era al lavoro.
Certo che, oggi come allora, è difficile lasciare a casa da solo un bambino di soli 9 anni, ma io ero giudizioso e sapevo di “non dover aprire a nessuno”, per cui mia madre si fidava di me e certamente, avendo edicola e panificio a 100 metri da casa, la sua assenza non avrebbe dovuto essere più lunga di 10-15 minuti al massimo.

Fatto sta che dopo oltre un’ora mamma non era ancora tornata, ed io non sapevo cosa fare.
Così mi misi in giardino scrutando la strada per vedere se mamma apparisse in lontananza con il passeggino, cosa che non accadeva affatto.
Mi misi a piangere pensando di essere stato abbandonato.

Dopo pochi minuti passò davanti a casa mia una bambina mia vicina di casa di qualche anno più grande.
In lacrime le chiesi “hai visto mia mamma?” e lei mi disse di no ma poi, voltandosi, me la indicò perché in effetti stava tornando col passeggino proprio in quel momento.
No. Mia mamma non mi aveva abbandonato.

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20 risposte a Quella volta che… mi sentii abbandonato a casa

  1. Avevo la stessa paura. Temevo in particolare che se mi fossi addormentata in spiaggia durante le vacanze al mare, lei mi avrebbe abbandonata – paura accentuata dalla lontananza da casa. Credo che sia una paura comune un po’ a tutti i bimbi.

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  2. Enza Graziano ha detto:

    Che cucciolo!
    Lo sai, mi è successa una cosa del genere da bambina, penso che ci scriverò un post, grazie!
    La paura che i nostri genitori ci lascino credo si possa verificare nell’arco della vita di un bambino, anche se avere “una base sicura”, cioè sapere che i nostri genitori ci sono anche quando non sono fisicamente con noi, serve proprio a evitare questo tipo di angoscia.

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  3. Raffa ha detto:

    Ho letto anche i commenti… A questo punto credo di non essere normale: l’idea di poter essere abbandonata non mi ha mai sfiorato, ma nemmeno per un attimo. Boh! Forse l’ho rimossa.

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  4. tramedipensieri ha detto:

    Quella è una paura costante. A volte riemerge in momenti particolari….
    Un fatto naturale, pare

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  5. Neogrigio ha detto:

    il film mamma ho perso l’aereo è arrivato troppo tardi per darti le giuste ispirazioni ….P.S. il tuo blog si è adeguato al periodo, è molto natalizio vedo

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  6. vittynablog ha detto:

    Il timore di essere abbandonata no, quello non l’ho mai avuto. Però il timore che potesse accadere qualcosa di brutto si , la temevo eccome!

    Mio padre era un vigile del fuoco sommozzatore. L’acqua era il suo elemento. Talvolta la domenica mattina mi portava al mare con lui a Tirrenia. Considera che avevo sei o sette anni. Per un po’ nuotavamo insieme, mi aveva insegnato benissimo. Poi mi diceva che sarebbe anadato a fare una nuotata mentre io l’avrei aspettato sulla riva. Ebbene, lui andava ed io cercavo di non perdere d’occhio la sua tesata…era sempre più lontano e alla fine non lo vedevo più. Quanto tempo restavo lì sulla riva? Non lo so di preciso, forse un’ora o due ma a me sembrava un’eternità. Temevo non sarebbe più tornato….senza dare nell’occhio piangevo…mi struggevo il cuore…poi finalmente tornava , io facevo finta di niente, ci si asciugava e si tornava a casa. Ma quella sensazione di vuoto, di abbandono non me la sono più tolta di dosso. Babbo poi è mancato dopo pochi anni e questo ha chiuso il cerchio sulla catastrofe che prima o poi mi sarebbe caduta addosso.

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  7. Paola Bortolani ha detto:

    ah ma allora hai cominciato presto con l’ansia

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