Il rapporto con i prof. e l’accettazione degli eventuali torti subiti

Leggo da più parti sul web dei difficili rapporti genitori/insegnanti, problemi che la pandemia mondiale ha in parte attenuato ma non eliminato del tutto.
Parlo per esperienza personale, dato che mio figlio ormai ha 18 anni (quasi 19, a breve ha l’esame di maturità) e di situazioni di questo tipo ne ho vissute più d’una.

Io credo che sia normale trovare maestre, e in seguito professori, che non siano sulla stessa lunghezza d’onda dei ragazzi o di noi genitori.
Ritengo sia fisiologico: impossibile andare d’accordo sempre con tutti i docenti, dalla 1° elementare fino al 5° anno delle scuole superiori.
Ma io, esperienza mia personale, in tutti questi anni non ho MAI dato ragione al ragazzo contro i professori: devono imparare ad accettare anche i torti e ad adeguarsi, fa parte del loro processo di crescita.

Se io dicessi al figlio “quel prof è un cretino” farei sorgere al ragazzo la voglia di impegnarsi
meno in quella materia, o di mettersi in contrapposizione al docente. E non è mai stato questo il mio obiettivo.
Se c’era qualcosa che non andava, ne parlavo direttamente io con il prof. in questione cercando di capire e di farmi capire, ma mai insinuando dubbi al ragazzo.

Ho conosciuto docenti in buona fede, altri con pregiudizi nei confronti di mio figlio, quando interpretavano come disinteresse il suo modo di fare taciturno e introverso.
Dico la verità: ogni problema, in tempi brevi o lunghi, si è comunque sempre appianato.

Ma l’insegnamento importante per mio figlio è sempre stato questo:
Esistono le ingiustizie, anche nei voti e nei giudizi degli insegnanti. Possiamo far loro cambiare idea impegnandoci di più, cercando il dialogo, ma non opponendosi a loro creando un muro-contro-muro, che serve solo a peggiorare la situazione ed a rimetterci è solo lo studente.

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42 risposte a Il rapporto con i prof. e l’accettazione degli eventuali torti subiti

  1. wwayne ha detto:

    Sono totalmente d’accordo: non è produttivo per un genitore assumere un atteggiamento bellicoso nei confronti di un professore. Serve soltanto a farlo irrigidire ancora di più, e quindi a bruciare anche quell’unica possibilità su 100 che il figlio ha di strappare la sufficienza a fine anno. Eppure tanti genitori non lo capiscono, e anzi hanno la convinzione opposta, ovvero che mostrandosi aggressivi con il docente quest’ultimo si farà intimidire e sgancerà il 6 per paura. In realtà i professori così cagasotto sono pochissimi.
    Un’altra tattica molto usata dai genitori è quella di parlar male di un professore con i suoi superiori (i vice – presidi o addirittura il preside), nella speranza che loro lo costringano a mettere voti più alti. In realtà pochissimi presidi sono così invadenti da mettere bocca nelle valutazioni dei loro professori, e anche se un preside lo facesse il docente non è tenuto a sottostare ai suoi ordini, perché le sue valutazioni sono incontestabili. Neanche un giudice ha il potere di annullarle o modificarle, figuriamoci un preside. Tra l’altro quando un genitore accoltella alle spalle un docente in questo modo la vittima lo verrà a sapere di sicuro, e quindi anche in quel caso l’unico risultato raggiunto sarà un ulteriore irrigidimento da parte sua.
    La mia esperienza di professore mi insegna che queste tattiche sono usate da genitori di tutte le classi sociali, ma sono più frequenti tra i genitori ricchi. In quanto ricchi, sono abituati ad avere tutto ciò che vogliono con uno schiocco delle dita: per questo motivo, se loro vogliono un 6 per il loro pargoletto e si accorgono che il professore non glielo vuole dare, reagiscono con la stessa rabbia inconsulta di un bambino viziato a cui la mamma non vuole comprare il giocattolo nuovo.
    Talvolta un genitore reagisce male alle insufficienze per un altro motivo, ovvero perché vuole proteggere il figlio dalle delusioni e dai fallimenti. Questo lo porta a vedere il professore che dà l’insufficienza a suo figlio come un cattivone che prende a martellate la campana di vetro da lui faticosamente costruita, e quindi come un nemico da combattere con ogni mezzo.
    Poi ci sono quelli che reagiscono male alle insufficienze per un terzo motivo, ovvero perché hanno gli occhi a cuoricino per i loro figli e quindi sopravvalutano ampiamente le loro potenzialità. Essendo convinti di aver partorito dei geni, questi genitori danno per scontato che qualsiasi insufficienza sia immeritata, e che se un professore ha dato meno di 6 al loro pargoletto allora dev’essere per forza un cretino.

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  2. La Grazia ha detto:

    Chi non sa fare insegna ( Marge Simpson )
    Altrimenti c’è Obsession di king

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  3. La Grazia ha detto:

    ………….c’è anche un libro per figli taciturni e introversi ……ma non ricordo il titolo …….

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  4. Raffa ha detto:

    D’accordissimo con te, ho fatto lo stesso con le mie figlie, tanto che mi hanno detto più di una volta “tu dai sempre ragione alla prof!”. Purtroppo oggi c’è la tendenza a prendersela sempre con gli insegnanti, difendendo ad oltranza i ragazzi, fino a casi estremi in cui gli insegnanti sono stati minacciati da genitori violenti. La figura dell’insegnante è sempre più svuotata di autorevolezza da genitori che si ergono a giudici, e sono sempre in favore dei propri figli.

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  5. endorsum ha detto:

    Eh, è dura, ma resta un dato di fatto e lo studente non ha il coltello dalla parte del manico. Si impara anche da questo rapporto di potere.

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  6. langolinonascostoèunafiabadark ha detto:

    Come te ho sempre detto di portare rispetto ai prof…e ringraziando non ho mai avuto problemi con nessun figlio. Buongiornoooooo

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  7. silvia ha detto:

    La penso esattamente come te, buon pomeriggio.

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  8. Topper Harley ha detto:

    Non sono un genitore ma sono figlio di un professore e ho un nipote della stessa età di tuo figlio che ha subìto “la personalità” di un insegnante poco flessibile. La penso come te riguardo il rapporto tra docenti e alunni. Il rispetto è alla base e insegnanti non si nasce, per entrambi è importante conoscere il proprio ruolo e cogliere le opportunità di crescita (non solo culturale).

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  9. Massi Tosto ha detto:

    Concordo con te, anche i torti aiutano a crescere, riconoscere la figura dell’insegnante è importante per i ragazzi . Potresti organizzare un bella serata in una zona dell’Italia dove potremmo trovarci dal vivo, sarebbe molto molto bello

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  10. Anche gli insegnanti sbagliano per carità, ma si vedono situazione assurde da parte dei genitori
    Buona serata Andrea

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  11. marisasalabelle ha detto:

    Sono stata per molti anni sia un’insegnante che una madre di studenti. Secondo me il problema è sfaccettato, non ha molto senso “dare sempre ragione al prof” o “dare sempre ragione al figlio”, ma ci sono casi diversi che richiedono comportamenti diversi. Come insegnante sono sempre stata rispettata dai genitori dei miei alunni, salvo qualche caso da contarsi sulle dita (ricordo la mamma di un bietolone che avevo mandato dal preside perché rompeva le scatole a tutto spiano, e la madre che cinguettò: è solo perché a Robertino è caduto l’astuccio…”). Come madre ho conosciuto docenti stimabili e no, sono stata abbastanza esigente coi miei figli ma in alcuni casi ho dovuto difenderli. Ricordo che quando l’insegnante di mio figlio mi raccontò per la terza volta un episodio in cui Enrico era stato antipatico con una compagna, io la stetti a sentire e poi le chiesi: “ma questo è lo stesso episodio di cui mi ha parlato in ottobre e in gennaio, o è successo di nuovo? Perché, se lo sgarbo non si è più ripetuto, bisogna che lei dia a mio figlio la possibilità di riscattarsi!”

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    • wwayne ha detto:

      Probabilmente la mamma di Robertino appartiene all’ultima categoria di genitori che ho menzionato nel mio commento. 🙂

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      • marisasalabelle ha detto:

        Che poi Robertino era alto e grosso tre volte me… 🙂

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        • wwayne ha detto:

          Se La può consolare, anche a me sono capitate molte mamme che avevano una visione totalmente distorta del loro pargoletto, a livello sia di comportamento che di potenzialità scolastiche. Con una di loro ho chiuso ogni rapporto 10 mesi fa, quando suo figlio si è diplomato con un misero 60: quando l’avrà saputo sarà andata su tutte le furie, ovviamente non con suo figlio che non aveva studiato nulla, ma con noi professori che non abbiamo saputo cogliere la sua genialità. 🙂

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    • Kikkakonekka ha detto:

      La soluzione è sempre da cercare nel dialogo.
      Possono esistere errori da parte dei docenti – uomini come tutti noi – e possono anche esserci delle piccole ingiustizie.
      Vanno accettate. questa è la mia opinione.
      Ma va anche cercato il modo per cui non capitino più, parlando con i prof, non mettendosi in contrapposizione con loro e delegittimandoli agli occhi dei ragazzi.

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  12. Paola Bortolani ha detto:

    Quando i miei figli si sono scontrati con ingiustizie vere (non inventate per giustificarsi ecc) rispondevo che anche così va il mondo, e bisogna trovare una soluzione

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