Leggo da più parti sul web dei difficili rapporti genitori/insegnanti, problemi che la pandemia mondiale ha in parte attenuato ma non eliminato del tutto.
Parlo per esperienza personale, dato che mio figlio ormai ha 18 anni (quasi 19, a breve ha l’esame di maturità) e di situazioni di questo tipo ne ho vissute più d’una.
Io credo che sia normale trovare maestre, e in seguito professori, che non siano sulla stessa lunghezza d’onda dei ragazzi o di noi genitori.
Ritengo sia fisiologico: impossibile andare d’accordo sempre con tutti i docenti, dalla 1° elementare fino al 5° anno delle scuole superiori.
Ma io, esperienza mia personale, in tutti questi anni non ho MAI dato ragione al ragazzo contro i professori: devono imparare ad accettare anche i torti e ad adeguarsi, fa parte del loro processo di crescita.
Se io dicessi al figlio “quel prof è un cretino” farei sorgere al ragazzo la voglia di impegnarsi
meno in quella materia, o di mettersi in contrapposizione al docente. E non è mai stato questo il mio obiettivo.
Se c’era qualcosa che non andava, ne parlavo direttamente io con il prof. in questione cercando di capire e di farmi capire, ma mai insinuando dubbi al ragazzo.
Ho conosciuto docenti in buona fede, altri con pregiudizi nei confronti di mio figlio, quando interpretavano come disinteresse il suo modo di fare taciturno e introverso.
Dico la verità: ogni problema, in tempi brevi o lunghi, si è comunque sempre appianato.
Ma l’insegnamento importante per mio figlio è sempre stato questo:
Esistono le ingiustizie, anche nei voti e nei giudizi degli insegnanti. Possiamo far loro cambiare idea impegnandoci di più, cercando il dialogo, ma non opponendosi a loro creando un muro-contro-muro, che serve solo a peggiorare la situazione ed a rimetterci è solo lo studente.
Sono totalmente d’accordo: non è produttivo per un genitore assumere un atteggiamento bellicoso nei confronti di un professore. Serve soltanto a farlo irrigidire ancora di più, e quindi a bruciare anche quell’unica possibilità su 100 che il figlio ha di strappare la sufficienza a fine anno. Eppure tanti genitori non lo capiscono, e anzi hanno la convinzione opposta, ovvero che mostrandosi aggressivi con il docente quest’ultimo si farà intimidire e sgancerà il 6 per paura. In realtà i professori così cagasotto sono pochissimi.
Un’altra tattica molto usata dai genitori è quella di parlar male di un professore con i suoi superiori (i vice – presidi o addirittura il preside), nella speranza che loro lo costringano a mettere voti più alti. In realtà pochissimi presidi sono così invadenti da mettere bocca nelle valutazioni dei loro professori, e anche se un preside lo facesse il docente non è tenuto a sottostare ai suoi ordini, perché le sue valutazioni sono incontestabili. Neanche un giudice ha il potere di annullarle o modificarle, figuriamoci un preside. Tra l’altro quando un genitore accoltella alle spalle un docente in questo modo la vittima lo verrà a sapere di sicuro, e quindi anche in quel caso l’unico risultato raggiunto sarà un ulteriore irrigidimento da parte sua.
La mia esperienza di professore mi insegna che queste tattiche sono usate da genitori di tutte le classi sociali, ma sono più frequenti tra i genitori ricchi. In quanto ricchi, sono abituati ad avere tutto ciò che vogliono con uno schiocco delle dita: per questo motivo, se loro vogliono un 6 per il loro pargoletto e si accorgono che il professore non glielo vuole dare, reagiscono con la stessa rabbia inconsulta di un bambino viziato a cui la mamma non vuole comprare il giocattolo nuovo.
Talvolta un genitore reagisce male alle insufficienze per un altro motivo, ovvero perché vuole proteggere il figlio dalle delusioni e dai fallimenti. Questo lo porta a vedere il professore che dà l’insufficienza a suo figlio come un cattivone che prende a martellate la campana di vetro da lui faticosamente costruita, e quindi come un nemico da combattere con ogni mezzo.
Poi ci sono quelli che reagiscono male alle insufficienze per un terzo motivo, ovvero perché hanno gli occhi a cuoricino per i loro figli e quindi sopravvalutano ampiamente le loro potenzialità. Essendo convinti di aver partorito dei geni, questi genitori danno per scontato che qualsiasi insufficienza sia immeritata, e che se un professore ha dato meno di 6 al loro pargoletto allora dev’essere per forza un cretino.
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Dovresti fare copia/incolla di queste parole e pubblicarle sul tuo blog.
Sai qual è un ulteriore problema?
Che molti leggendo queste tue parole diranno “è vero, hai ragione, che genitori di merda” e magari sono proprio loro quelli che – magari anche senza accorgersene! – sono i primi a criticare i docenti per un voto basso dato al figlio.
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Sdrammatizziamo un po’. Parlando dell’imminente maturità di tuo figlio mi hai fatto tornare in mente questa divertentissima storia: https://wwayne.wordpress.com/2008/09/03/1994-diploma-di-maturita-di-giuseppe-gatto/
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Chi non sa fare insegna ( Marge Simpson )
Altrimenti c’è Obsession di king
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I figli devono capire che per i professori si deve portare rispetto, e se sono i genitori i primi ad infrangere questa regola, l’insegnamento svanisce
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Non sapevo che wwayne fosse un docente ho letto dopo
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Ed è bravissimo
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Lo conosci ? ,ma conosci tutti .ma fai il sindaco dei blog
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Magari vi conoscessi tutti.
La ns è una bella comunità, e incontrarsi di persona sarebbe magico.
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Sul seggiolino per bambino ( che sarebbe il mio posto ) in una ipotetica cenina tutti tutti insieme scrivete il biglietto Non pervenuta per gratia de dios
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………….c’è anche un libro per figli taciturni e introversi ……ma non ricordo il titolo …….
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🙂
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D’accordissimo con te, ho fatto lo stesso con le mie figlie, tanto che mi hanno detto più di una volta “tu dai sempre ragione alla prof!”. Purtroppo oggi c’è la tendenza a prendersela sempre con gli insegnanti, difendendo ad oltranza i ragazzi, fino a casi estremi in cui gli insegnanti sono stati minacciati da genitori violenti. La figura dell’insegnante è sempre più svuotata di autorevolezza da genitori che si ergono a giudici, e sono sempre in favore dei propri figli.
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Bisogna ridare dignità al loro ruolo, messo in ulteriore crisi dalla pandemia.
Ma è difficile, perché i genitori si relazionano ai docenti in modo sempre più maleducato e con la convinzione che ogni voto basso derivi da una errata valutazione, e NON dal basso impegno del ragazzo
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Purtroppo è proprio così
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Eh, è dura, ma resta un dato di fatto e lo studente non ha il coltello dalla parte del manico. Si impara anche da questo rapporto di potere.
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Bisogna ridare dignità al ruolo dei docenti, messo in ulteriore crisi dalla pandemia.
E i genitori sono alla base di questo rapporto, che non deve essere conflittuale ma di cooperazione.
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A un insegnante sono chieste molteplici abilità, anche giustamente, ma non gli si accorda il fatto di essere con dei limiti (come tutti), perciò si crea la disperata copertura dei limiti (con esiti negasti).
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Sono persone come noi, nessuno è infallibile.
Se sbagliano, il compito del genitore non è offenderlo e delegittimarlo di fronte ai ragazzi, ma andargli a parlare e capire insieme come risolvere il problema.
Questo intendevo dire.
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Delegittimare di fronte agli altri potrebbe essere uno sport di massa come il calcio.
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Come te ho sempre detto di portare rispetto ai prof…e ringraziando non ho mai avuto problemi con nessun figlio. Buongiornoooooo
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Ciao Paoletta, oggi ci siamo incontrato di sfuggita.
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Tranquillo notte🌟🌟🌟
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La penso esattamente come te, buon pomeriggio.
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Ciao Silvia.
Mai delegittimare i professori davanti ai figli.
I prof sono una autorità, possono sbagliare anche loro, ma in questo caso bisogna capirsi, e non mettersi di traverso.
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Non sono un genitore ma sono figlio di un professore e ho un nipote della stessa età di tuo figlio che ha subìto “la personalità” di un insegnante poco flessibile. La penso come te riguardo il rapporto tra docenti e alunni. Il rispetto è alla base e insegnanti non si nasce, per entrambi è importante conoscere il proprio ruolo e cogliere le opportunità di crescita (non solo culturale).
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Se c’è un problema, va risolto andandoci a parlare, non maledicendo il docente di fronte al figlio.
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Concordo con te, anche i torti aiutano a crescere, riconoscere la figura dell’insegnante è importante per i ragazzi . Potresti organizzare un bella serata in una zona dell’Italia dove potremmo trovarci dal vivo, sarebbe molto molto bello
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Quando l’Italia sarà tutta bianca, credo.
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Va bene, organizzi tu ?
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Certo.
Tutti a casa tua.
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Hahaha!!!!
😀
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Anche gli insegnanti sbagliano per carità, ma si vedono situazione assurde da parte dei genitori
Buona serata Andrea
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C’è una maleducazione dilagante. ed una iper-protettività nei confronti dei figli.
La vita è anche accettare un voto basso, e magari una piccola ingiustizia.
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Sono stata per molti anni sia un’insegnante che una madre di studenti. Secondo me il problema è sfaccettato, non ha molto senso “dare sempre ragione al prof” o “dare sempre ragione al figlio”, ma ci sono casi diversi che richiedono comportamenti diversi. Come insegnante sono sempre stata rispettata dai genitori dei miei alunni, salvo qualche caso da contarsi sulle dita (ricordo la mamma di un bietolone che avevo mandato dal preside perché rompeva le scatole a tutto spiano, e la madre che cinguettò: è solo perché a Robertino è caduto l’astuccio…”). Come madre ho conosciuto docenti stimabili e no, sono stata abbastanza esigente coi miei figli ma in alcuni casi ho dovuto difenderli. Ricordo che quando l’insegnante di mio figlio mi raccontò per la terza volta un episodio in cui Enrico era stato antipatico con una compagna, io la stetti a sentire e poi le chiesi: “ma questo è lo stesso episodio di cui mi ha parlato in ottobre e in gennaio, o è successo di nuovo? Perché, se lo sgarbo non si è più ripetuto, bisogna che lei dia a mio figlio la possibilità di riscattarsi!”
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Probabilmente la mamma di Robertino appartiene all’ultima categoria di genitori che ho menzionato nel mio commento. 🙂
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Che poi Robertino era alto e grosso tre volte me… 🙂
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Se La può consolare, anche a me sono capitate molte mamme che avevano una visione totalmente distorta del loro pargoletto, a livello sia di comportamento che di potenzialità scolastiche. Con una di loro ho chiuso ogni rapporto 10 mesi fa, quando suo figlio si è diplomato con un misero 60: quando l’avrà saputo sarà andata su tutte le furie, ovviamente non con suo figlio che non aveva studiato nulla, ma con noi professori che non abbiamo saputo cogliere la sua genialità. 🙂
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La soluzione è sempre da cercare nel dialogo.
Possono esistere errori da parte dei docenti – uomini come tutti noi – e possono anche esserci delle piccole ingiustizie.
Vanno accettate. questa è la mia opinione.
Ma va anche cercato il modo per cui non capitino più, parlando con i prof, non mettendosi in contrapposizione con loro e delegittimandoli agli occhi dei ragazzi.
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Quando i miei figli si sono scontrati con ingiustizie vere (non inventate per giustificarsi ecc) rispondevo che anche così va il mondo, e bisogna trovare una soluzione
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Da scolpire nella pietra.
Purtroppo esistono anche le ingiustizie.
Bisogna trovare una soluzione, lamentarsi ed additare il colpevole non serve per risolvere il problema.
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Non è semplice, ma sempre meglio che piangersi addosso
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