Musei strambi. Sydney (Nuovo Galles del Sud, Australia): Museo delle malattie umane

Avete sempre desiderato vedere l’effetto che le malattie (sia infettive che non infettive) hanno sui tessuti e sugli organi umani?
Bene!
Questo è il museo che fa per voi.

Siete a Sydney, in Australia, e dopo aver visitato controvoglia il “Teatro dell’opera”

vi dirigete a passo spedito verso il “Samuels Building UNSW”, che ospita il “Museum of Human Disease“.

Fondato dal professore di patologia D. Wilhelm presso l’Università del New South Wales, è stato aperto al pubblico solo nel 2009 dato che fino ad allora il suo uso era solo finalizzato allo studio da parte degli studenti di medicina e dei patologi.
Il museo espone circa 2700 esemplari di tessuto umano malato (dai pezzetti di pelle, ai cuori, ai polmoni, ai cervelli) tutti in qualche modo deformati, anneriti e devastati da una malattia. Ogni campione è conservato in formaldeide ed è accompagnato da una storia clinica e una descrizione della sua anomalia.
Bello, vero?

La vasta raccolta ospita centinaia di malattie e le loro complicanze, tra cui HIV / AIDS, cancro, ictus, infarti, diabete, malattie genetiche e gli effetti dei farmaci.

Il “pezzo” esposto più pregiato è una gamba che sembra avere la cancrena, ma in realtà è stata colpita da emangiosarcoma, un tumore dei vasi sanguigni a crescita rapida e altamente invasivo.

Per spaventare definitivamente il visitatore ci sono poi le sezione tematiche su fumo, obesità, alcol, droghe e disturbi mentali ed i loro effetti sull’organismo umano.

Aperto solo i giorni feriali dalle 10:00 alle 16:00.

Biglietti
Adulti: 10 $ Australiani
Ragazzi: 5 $ Australiani
Studenti ed anziani: 5 $ Australiani
Insegnanti ed accompagnatori: gratis

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26 risposte a Musei strambi. Sydney (Nuovo Galles del Sud, Australia): Museo delle malattie umane

  1. Vittorio ha detto:

    penso che dopo che hai visitato il museo non mangi per almeno tre giorni

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  2. Paola Pioletti70 ha detto:

    Io ho visto una mostra simile qui a Torino rimasi estremamente affascinata nel vedere ad esempio bronchi e bronchioli in necrosi, polmoni carbonizzati, cervelli con emorragia cerebrale.. è veramente affascinante

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  3. Molto istruttivo e utile anche se impressionante. 😷

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  4. valy71 ha detto:

    Hai fatto un post davvero interessante ed istruttivo, ma con tutta la buona volontà non credo faccia per me.
    Da quanto so, il sarcoma è uno dei tumori più gravi, non so se si possa guarire da quello.
    Mi sono divertita a leggere alcuni commenti.
    Mamma, ho i brividi.
    A Firenze vidi un museo che riportava una sezione di malattie e relative conseguenze.

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  5. Raffa ha detto:

    Ma non era meglio il Teatro dell’Opera?

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  6. silvia ha detto:

    Molto interessante e istruttivo, buon pomeriggio.

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  7. Un pò macabro per i miei gusti

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  8. 2010fugadapolis ha detto:

    *EEW* !
    Impresa nobile ed apprezzabile, controversa quanto si vuole, ma sicuramente utile e di non facile realizzazione. Per me sta bene là, grazie, però riconosco che ha un suo perchè. Forse un pelino morbosetta, comunque interessante.

    Fra le cose che feci a suo tempo nel preparare un rognoso esame di medicina legale e delle assicurazioni, ne ricordo due specifiche: lettura per riferimento di alcune parti di un “atlante di medicina legale” (che conteneva roba a livello di immagini che magari oggi si trova un tanto al chilo in rete ma allora era inaccessibile ai non addetti ai lavori) e presenza ad un’ autopsia. Alcune delle immagini (e delle descrizioni) di quel librone malefico mi hanno accompagnato per mesi e mesi nei miei peggiori incubi e durante l’autopsia non ho fatto altro che autoconvincermi che si trattasse di un fantoccio molto realistico. Solo così mi sono evitato la figura di palta che avrei fatto svenendo come una pera. In principio avevo anche rifiutato con superficialità il gel mentolato che mi avevano offerto da spalmare sotto le narici, dopo tre minuti ho dovuto chiederne umilmente un po’. Incidentalmente riconosco che nel corso di questi eventi le colleghe di sesso femminile (contrariamente a quanto si creda) erano per la maggior parte non solo molto più attente ma anche decisamente più robuste di stomaco. Qualcuna sono certo che si è pure divertita. Per la cronaca sono uscito con un 28/30 e ancora oggi volendo sarei capace – dato un cadavere – di stabilire il tempo trascorso dal decesso (era l’argomento “a piacere” che mi ero preparato, che però non mi hanno chiesto).

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  9. Non so, essendo un luogo che nasce per esigenze di studio, e per cui gli organi sono preparati per mostrare una determinata malattia evitando per quanto possibile l’orrido, potrebbe essere meno disturbante di quanto si crede.
    Sarebbe estremamente più disagevole aver a che fare con la persona, viva in carne ed ossa, portatrice suo malgrado di quelle malattie: ci sono passato, e per quanto affetto e solidarietà e pietas ci si possa mettere, quello che resta qui è il corpo che disobbedisce.

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  10. vittynablog ha detto:

    Mamma mia, non potrei mai andare a visitare un simile museo. Già guardare le foto ha fatto un’impressione!!!!!!!!!!!

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