E’ opinione abbastanza diffusa che i BOT siano investimenti interessanti non tanto (e non solo) per la certezza del tasso d’interesse, ma piuttosto perché tali interessi sono “anticipati”.
L’esempio classico di chi sostiene questa tesi è che, di fronte ad un investimento nominale di 10000 Euro, l’esborso effettivo sia di 9524 Euro (tasso di esempio al 5%), mentre alla scadenza si portano a casa i 10000 Euro garantiti. I 476 Euro di differenza, sarebbero appunto da considerarsi “interessi anticipati”.
Nulla di più falso, e non occorre essere economisti o matematici per capirlo.
Partiamo da un concetto molto banale: che cosa significa interessi “anticipati”? Interessi “anticipati” significa che tu ricevi denaro e te lo metti in tasca. Ma con i BOT, in effetti, tu NON ricevi denaro, ma sei tu a dare denaro alla banca.
Semplicemente, nel nostro caso, invece di sborsare 10000 e portare a casa 10500 (tasso di interesse al 5%) noi sborsiamo 9524 e portiamo a casa 10000 (sempre tasso di interesse al 5%).
Per avere realmente interessi anticipati, la banca ti dovrebbe dare subito gli interessi di un investimento che scade nel futuro, cosa ovviamente impossibile a meno che non viviate su un’altra galassia.
Incredibile poi come alcuni siti in cui si discute di investimenti si continui a parlare di interessi anticipati: ma avete fatto almeno le scuole dell’obbligo?
Anzi, a volerla dire tutta, chi compra BOT non solo non ha gli interessi anticipati, ma addirittura è lui che paga anticipatamente la ritenuta di acconto. Il mondo rovesciato!