Non ho mai parlato in questo mio blog di cronaca nera, ma questa volta faccio una eccezione.
Ho vissuto con i miei genitori per 30 anni ad Albignasego, in provincia di Padova, in un piccolo quartiere di circa 1000 abitanti. Ora abito a Padova, a soli 2 Km di distanza dalla casa dei miei genitori, che continuano ad abitare dove sempre.
Il quartiere è stato sconvolto nelle ultime settimane dal caso di Isabella, uccisa probabilmente per motivi passionali. Isabella abitava a 150 metri dalla casa dei miei genitori.
Sono sconvolto da questa vicenda, e mi chiedo come sia possibile arrivare ad uccidere una persona che si amava, addirittura con premeditazione.
Purtroppo il piccolo quartiere fu sconvolto molti anni fa da altre vicende che destarono eco a livello nazionale. Il suicidio di un ragazzo che conoscevo benissimo (qui il mio ricordo della vicenda), e la tragica fine di Diana e Tamara, la prima delle quali ex compagna di scuola di mio fratello.
E’ triste che un quartiere sereno di periferia, il quartiere dove io sono cresciuto, di cui conservo milioni di ricordi e dove vivono ancora i miei genitori e molti miei amici, salga per l’ennesima volta alla ribalta per accadimenti così dolorosi.
Non sono ipocondriaco 
Ti capisco! Ogni giorno vado in città per andare a scuola e ogni giorno vedo il degrado in cui versa la mia amata Parma. Il quartiere dove sono nata e cresciuta,l’Oltretorrente,un tempo un antico grande borgo dal sapore familiare in cui tutti ti salutavano e dormivano con le chiavi sulla porta,é diventato un quartiere orribile,pieno di spacciatori extracomunitari ogni metro. La gente ha paura a uscire ormai anche di giorno! E non solo nel mio quartiere:in tutta la città! Sono cose che fanno male al cuore se ami la tua città e la tua Nazione
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Quando ero ragazzo, la casa mia e le case dei miei amici erano sempre aperte. Potevi entrare in giardino ed in casa senza problemi, bastava chiamare a voce alta e qualcuno ti rispondeva.
Ora ti devi chiudere dentro con il portone blindato.
La veranda dei miei genitori tiene ancora il segno dei colpi di carabina che qualche simpatico ha pensato di spararci contro circa 10 anni fa.
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Quando ascolti la tv e vedi tutte quelle tragedie non pensi mai che un giorno possa accadere nel tuo paese, nel tuo rione……anche da me ci sono state diverse tragedie…. e andando al cimitero a trovare i nonni vedere le tombe di quelle vittime, angoscia molto…..
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Infatti. Pensi sempre possa capitare altrove, a persone che non conosci..
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È triste che avvengano questi episodi, e quando accadono vicino a te ancora di più…
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Pingback: Quello che le donne non dicono | Non sono ipocondriaco
Il caso di questa donna era stato depistato addirittura utilizzando il suo giubbotto con cappuccio e facendo sfilare l’altra in pubblica piazza le telecamere hanno filmato anche il sub morto nelle ricerche
Tutti negavano e le telecamere sfondavano i silenzi avrebbero chiuso le indagini fermandosi al giubbotto e al fatto che fosse stata riaccompagnata a casa
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Guarda, non dico nulla.
Conosco personalmente i familiari, la mamma è morta da pochi mesi.
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Mi spiace ma credo che abbia almeno messo qualcuno alla sbarra.
Qui le mamme non ottengono mai niente se vedi fuori il palazzo di giustizia ( un giorno te lo fotografo) quanti manifesti foto di ragazze e richieste di giustizia
Ne sentì mai in tv ?
Mi questa gente non esiste e i familiari spireranno l’ultimo respiro nella derisione generale perché nessuno fa nulla e la tv qui non arriva
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C’è bisogno di giustizia, più che di TV.
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Parere mio
Che non conta niente
Ha tv spinge i giudici a lavorare bene
( a volte )
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Che poi se ricordi il film di Pinocchio hai il quadro della situazione effettiva
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