Art. 590 c.p.

Sono arrabbiato, agitato, confuso, stupefatto.
Qualcuno forse ricorda il mio incidente di qualche mese fa, ecco cosa accadde.
Riassumendo: in una rotatoria, un anziano in scooter mi ha tamponato mentre ero in auto. Io dico di avere ragione (tamponamento da dietro) lui dice che io gli ho tagliato la strada (fosse vero avrebbe sbattuto sulla mia fiancata, non sul mio paraurti posteriore, ma vabbeh).
Che ci crediate o no, mi ha denunciato. Il tizio mi ha querelato sulla base di lesioni colpose, articolo 590 Codice Penale.

Penale.

Mica una cazzata.
L’assicurazione mi dice che devo stare tranquillo, dato che dalla dinamica appare chiaro che io non abbia torto.
Ma intanto come la mettiamo con la denuncia penale?
Intanto devo andare al comando di Polizia per la ‘identificazione’, poi dovrò trovarmi un Avvocato (altrimenti me ne sarà assegnato uno d’ufficio). Davvero non ci posso credere.
Ci si chiede: cosa vuole ottenere la controparte? Intanto potrebbe insistere sul volere il 100% della ragione (ma in questo caso fa fede il verbale dei Vigili, che al momento non è ancora stato emesso, ci vuole ancora qualche settimana). In secondo luogo potrebbe ritenere insufficiente il risarcimento (qualora ci fosse, perché se la colpa ricadesse su di lui a lui non spetterebbe nulla).
Queste denuncie spesso (mi dice l’Avvocato da me contattato) vengono ritirate al momento della liquidazione, ma nel 10% dei casi vanno avanti a dismisura, anche per anni.
Io cosa rischio? L’Avvocato dice che non rischio nulla, perché se ci fosse un risarcimento inadeguato, sarebbe interesse della assicurazione trovare un accordo extra-giudiziale (alla assicurazione non conviene avere a che fare con spese di avvocatura). Al massimo, in caso di mia accertata colpevolezza, potrebbe essermi inflitta una ammenda (che comunque non andrebbe in tasca alla controparte).
Quindi io non ci capisco nulla.